Capitolo 16

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Sono passati 25 min abbondanti in cui mi sono concentrata sul suo respiro e quando sento che ormai e' regolare da piu' di cinque lo guardo
"Passato?"
D : "si" abbassa gli occhi cosi' per smorzare la tensione prendo altre due sigarette
"Dai ancora una poi scendiamo, che se no fino a stasera non resisto"
D : " non dovresti a maggior ragione che stasera saremo a una sfilata"
" Anche tu non dovresti avere ancora degli ansiolitici in giro"
Lui sorride ma lo vedo con la coda dell'occhio perche' sono concentrata a guardare il panorama
"Perche' ti e' venuto un attacco?"
D : "non lo so "
"Cazzata" e a questo punto mi giro a guardarlo "l'attacco di rabbia non viene dal nulla, c'e' sempre una motivazione"
D : "giuro non ne ho idea"
Alzo un sopracciglio per fargli capire che non gli credo pero' non voglio stargli addosso alla fine sono cazzi suoi
"Dai andiamo che era pronto il mangiare"
Mi segue e poco prima di uscire dalla porta mi ferma
D : "grazie" e mi abbraccia
"Non devi ringraziarmi, devi andare da Vic perché' l'hai terrorizzata"
D: "cazzo"
Scendiamo e vedo che gli altri hanno aspettato a mangiare e io faccio segno con la testa di andare a tavola mentre Damiano raggiunge Vic e l'abbraccia e si scusa per il comportamento.
A tavola provo a mangiare ma sento l'ansia che inizia a crescere a ogni boccone penso a dopo che devo vestirmi per la sfilata a un certo punto mi dissocio completamente dal gruppo ed entro in un vortice di pensieri e paranoie fino a quando con la scusa che suonano al campanello e quindi Eva e altri si alzano per vedere io senza farmi notare vado in bagno e vomito tutto quello che ho mangiato fin a quel momento. Quando scendo dalle scale per tornare in sala vedo che Eva mi guarda dritta negli occhi con uno sguardo malinconico, lo sguardo di una che ha capito tutto, ma fa un sorriso fintassimo che mi lascia perplessa
E : "eccola tua sorella"
A quelle parole mi si illuminano gli occhi e inizio scendere le scale di corsa poi quando vedo Matteo gli salto in braccio e lui mi prende al volo come sempre e mi riempie di baci
M : "visto che sono riuscito a passare"
"Vorrei vedere"
Mi fa scendere e ci sediamo sul divano
M : "come va?"
"Bene hai visto che e' gia' diamante"
M : "eh certo che l'ho visto Eva e' la prima cosa che mi ha fatto vedere ahaha"
Tra le varie chiacchiere si fanno le cinque e ci salutiamo quando vedo che va via il mio umore già abbastanza a terra collassa del tutto e mi ritrovo in cucina a sistemare tutti i piatti e a buttare quello che era rimasto nel mio, torno in sala guardando il cellulare e mi siedo sul divano senza dare peso a chi ci fosse
E : "dobbiamo provare il vestito Camy"
"Fai prima i ragazzi"
E : "sei molto presente vedo"
Tiro via il telefono e la guardo con un'espressione interrogativa
E : "li abbiamo già' finiti loro, tra poco arriva Daniel e Andrea quindi per favore alzati e provati sta roba"
Prendo gli appendini e salgo le scale fino ad arrivare in camera mia nel tragitto incrocio uno dei quattro ma sono completamente distratta e non ci do neanche peso.

 Quando scendo dalle scale per tornare in sala vedo che Eva mi guarda dritta negli occhi con uno sguardo malinconico, lo sguardo di una che ha capito tutto, ma fa un sorriso fintassimo che mi lascia perplessaE : "eccola tua sorella"A quelle parole...

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Inutile dire che non mi sento a mio agio pero' non voglio essere pesante quindi quando torno dai ragazzi e da Eva le dico che va bene anche se lei capisce che non e' vero
E : "so che non serve a molto pero' ti dona veramente tanto" non so come mai ma di istinto la abbraccio e lei ricambia subito il gesto e mi da un bacio sulla guancia che e' sommersa dai capelli
V : "Wow ti sta da Dio questa gonna"
T : "che tradotto significa che ti fa un bel culo" a me scappa una risata e poi raggiungo Mr Daniel che stava finendo di truccare Damiano
Mr : " wow luccichiamo stasera"
"Hai visto?"
Mr : " magari se sorridi brilli un po' di piu'"
"No la soluzione e' tutta nelle tue mani, non nel mio sorriso"
Mr : "ho visto Matteo, ma che figo e' diventato" mi si illuminano gli occhi quando sento il suo nome e sorrido come una bambina
"Hai visto, veramente e' sempre piu' bello cazzo"
Mr : "ti si illuminano gli occhi solo a nominarlo"
"Eh si', unico uomo della mia vita"
Mr : "amore"
Nel mentre che Damiano era ancora sotto le mani di Daniel io prendo un bicchiere d'acqua e mi rattristisco ancora pensando che non vedrò' mio fratello almeno per il prossimo mese.
Mr : "dai vieni che ti trucco cosa vuoi fare?"
"Vai di nero"
Mr : "immaginavo immaginavo"
Mi lascio truccare guardando fuori dalla finestra e perdendomi ancora una volta nei miei pensieri fino a quando Mr inizia a farmi un po' di domande
Mr : "Hai perso peso ancora?"
"No non mi pare, perche'?"
Mr : "Mi sembri piu' scavata in viso"
"No no"
Finiscono di prepararmi e vado a specchiarmi, tiro un sospiro e vado in camera mia per prendere il tubicino con gli ansiolitici e sento la porta aprire alle mie spalle
D : "cosa fai?"
"Niente non trovo una cosa e mi sto innervosendo"
D : "stai cercando queste?"
Mi giro e vedo che ha in mano le mie pastiglie
"Esattamente, dammele"
D : "no come tu hai preso le mie, io prendo le tue"
"Non dire strozzate Damiano dammele" mi avvicino e gli tendo la mano che inizia a tremare
D : "no, ne devi uscire pure te da sta merda"
"Damiano le prendo da quando ho 14 anni non ne posso uscire io, al massimo sei tu che puoi provare a non ricaderci"
D : "no non te le do e' inutile"
Mi sta salendo troppo l'ansia e mi si blocca il respiro ho bisogno di aria cosi' apro la finestra della camera e metto fuori la testa e vedo che ci sono paparazzi sotto casa che appena mi vedono iniziano a urlare e cosi' devo chiudere immediatamente. Damiano fa per avvicinarsi alla finestra ma cerco di spingerlo indietro
"Non ti avvicinare e' pieno di paparazzi" ho il fiato mentre parlo e grazie a un suo momento di distrazione riesco a prendere il barattolo e a ingoiare qualche pillola
D : "no merda"
"Mi spiace ma sono più veloce"
Mi siedo sul letto con il fiatone e con le mani che tremano invio il comando alla casa di abbassare tutte le tapparelle e poi lo lancio di fianco a me e cerco di reggermi la testa con una mano. Sento una sensazione strana non so perche' ma la reazione che hanno dato le pastiglie e' troppo forte rispetto al solito sento la testa girare troppo ed e' come se il senso di panico aumenta
D : "che succede?" Mi si siede di fianco e mi guarda con occhi spaventati
"Niente sento l'effetto piu' forte del solito ma adesso passa" tutto questo con il fiatone e il vedere tutto chiuso mi agita ancora di più
D : "hai vomitato dopo mangiato?"
"No"
D : "di la verità' se no non ti posso aiutare"
"Nessuno ti ha chiesto di aiutarmi"
D : "sei una testa di cazzo davvero"
"Mh non so perche' ma mi sembra che stamattina l'ho detto io a te"
Lui si mette a ridere e io cerco di alzarmi non riuscendoci al cento per cento piu' che altro inizio ad andare storta e arrivare al bagno sembra un impresa
D : "ora voglio che mi chiedi aiuto se no non mi alzo"
"Non mi serve il tuo aiuto ce la faccio da sola" con fatica arrivo in bagno e cerco di bere un po' di acqua per vedere se passa l'effetto e poi torno in camera e lui e' ancora li seduto che mi guarda
D : "lo sai perfettamente che cosa devi fare"
"Scordatelo non mangio niente, soprattutto prima di una sfilata o prima di dover andare in pubblico"
Mi risiedo di fianco a lui
"Perche' deve sempre essere tutto difficile"
D : "cosa c'e' che ti sembra difficile"
"Vivere" appena gli rispondo mi alzo e apro la porta della camera
"Dai andiamo dobbiamo scendere"
D : "ti e' passato l'effetto?"
"Si un po' si"
Mentre scendo Eva mi salta praticamente addosso e io mi irrigidisco non capendo il perche' poi la guardo quando si stacca e sta piangendo
"Perche' piangi cos'e' successo?"
Mi giro e vedo tutti che mi guardano e Mr Daniel anche lui con le lacrime
"Eva che cazzo e' successo?"
E : "Matteo ... "
"Matteo cosa?"
"Cazzo parla Matteo cosa"
E : "ha fatto un incidente"
Mi sento morire faccio un passo indietro e non capisco piu' niente mi devo appoggiare al muro
"Dov'e'?"
E : "in ospedale ma non fanno entrare"
Sta per abbracciarmi e io la sposto corro verso la giacca e prendo le chiavi della macchina e esco di casa sento qualcuno che mi tira da un braccio mi giro ed e' Damiano
D : "vengo con te non sei in condizione di guidare"
Non dico niente gli lascio le chiavi della macchina e corro verso il garage una volta saliti gli do le indicazioni per l'ospedale e una volta dentro vedo che ad aspettarmi ci sono Fede ed Emi
F: "Camy non ti fanno entrare ti prego ascoltami non e' grave come sembra e' cosciente" cerco di liberarmi e poi vado verso l'entrata e vedo subito il dottor Agnesi che viene subito da me
Dr : "ti stavo aspettando"
"Come sta cos'e' successo?"
Dr : "Allora ora e' in sala operatoria perche' ha subito diversi traumi detto questo contro ogni aspettativa sta reagendo veramente bene e quindi ci stanno mettendo meno del previsto. Detto questo rimarrà' incosciente per almeno tutta la notte."
"Sa vero che io rimarrò qui"
Dr : "e tu sai che devo chiederti di andartene come dicevo a tuo fratello quando ti portava qui in overdose"
Sento un braccio che mi prende le spalle e capisco che e' Emis
Em : "ti prego e' difficile anche per me chiederti di venire via"
" Ti prego emi "
Lui mi abbraccia e le sue braccia come sempre mi calmano e poi mi lascia un bacio sulla testa e mi riaccompagna fuori mantenendo sempre il braccio sulle mie spalle
F : " cosa dice?"
" Lo stanno operando e sembra reagire bene"
F : "dai menomale ora conviene che tu torni a casa se no rischi di riempirti di freddo per niente"
Em : "si infatti vuoi che ti accompagno?"
"No andate sono venuta con Damiano io"
Emi mi da un bacio sulla guancia e si allontana Fede saluta prima Damiano dicendogli di tenermi d'occhio e poi saluta me.
Stiamo andando verso la macchina e quando vedo che gli altri due sono andati prendo la mano di Damiano e lo tiro verso di me
D:"che fai?"
"Col cazzo che io me ne vado, vieni con me?"
D: "di sicuro non ti lascio da sola"
Conosco molto bene i corridoi dell'ospedale e quindi leggendo le cartelle cliniche riesco a capire in quale sala operatoria si trova e mi accuccio fuori dalla porta con di fianco Damiano
"Di una cosa sono certa, non ti dimenticherai mai di me dopo stasera"
D: "Gia' era difficile dimenticarti ora e' impossibile"
Sento suonare il telefono e vedo che e' Emis
"Pronto"
"Ei ma ascolta una cosa ci riusciamo a beccare questa settimana?"
"Eh non lo so perche' scusa?"
"Cosi giusto per fare due chiacchiere e' un sacco che non ci vediamo"
"Emi lo sai che ste cose non mi piacciono"
"Dai mica ti ho chiesto di scopare"
"Anche perche' te lo sogni"
"Ma che cazzo hai scusa?"
"In che senso"
"Nel senso che ti stai comportando in modo strano, stamattina piccola, ora vieni fuori dall'ospedale e adesso mi chiedi di vederci"
"Stamattina ero solo contento, e sono venuto in ospedale perche' ero con Fede ed e' arrivata la chiamata e ora ti sto solo chiedendo di vederci"
"Non so a me sembra strano sinceramente"
"Il tuo nuovo amichetto e' geloso?" A quelle parole mi si serra la mascella dal nervoso
"Senti non iniziare anche te con ste cazzo di storie da gossip non sto con un cazzo di nessuno semplicemente sai perfettamente come la penso, e' finita punto e basta. Chiusa la questione se hai bisogno di scopare te ne cerchi un'altra"
"A parte che ti stavo pigliando per il culo e poi se ho bisogno di scopare non vengo a chiamare te che siamo stati insieme tre anni"
"Va beh Emi mi hai rotto il cazzo non posso pensare a ste strozzate adesso"
Chiudo la chiamata senza aspettare che ribatte e tiro un sospiro e mi fermo a fissare il vuoto
D: "Ei guarda che stanno uscendo"
"E' ?" Lo guardo e lui mi fa cenno con la testa di girarmi e quando vedo che la porta della sala operatoria e' aperta mi alzo in piedi seguita da lui, dopo pochi minuti lo vedo uscire sulla barella scortato da diversi medici tra cui Agnesi
Dr : "menomale che ti avevo detto di stare fuori"
"Come sta?" Parlo avvicinandomi alla barella e guardando mio fratello privo di sensi e completamente intubato
Dr : "l'intervento e' andato bene e non siamo dovuti intervenire su zone delicate quindi la riabilitazione dovrebbe essere molto rapida in quando si tratta principalmente di una gamba e di un braccio rotto"
"Quando si sveglia?"
Dr : "non lo so dobbiamo aspettare che finisce l'effetto dell'anestesia"
Dr : "ora ti prego vai a casa"
"Lo sai che non me ne vado"
Dr : "ma e' tutto a posto si deve solo svegliare"
"Me l'hai detto anche quando mia madre era su questo letto e io mi sono fidata, poi l'ho rivista dentro a una tomba"
Mi guarda e non sa che cosa dire cosi' guarda anche Damiano che e' più' concentrato su di me rispetto a quello che potrebbe dire il dottore
Dr : "va bene vi faccio preparare una camera piu' grande cosi almeno non ti trovo a dormire per terra domani mattina"
Io lo abbraccio e lui ricambia
Quando arriviamo nella stanza metto la borsa sul letto e prendo le chiavi dal giubbotto
"Tieni torna a casa"
D : "ma stai a scherza' ?"
" Ti pare che ti faccio dormire in ospedale? "
D : "No non mi interessa non ti lascio qui da sola"
"Sono seria non serve e' una merda stare qui"
D : "lo so per questo non ti lascio"
Non so come mai ma mi viene da sorridergli e poi lo abbraccio un po' freddamente come da ringraziarlo e lui ricambia dandomi un bacio sulla testa
Ci togliamo i giubbotti e poi vedo entrare il Dt Agnesi con due pantaloni della tuta e due felpe e me le lascia
Dt : "tanto sono tue cosi' siete piu' comodi"
"Grazie ahah che ricordi"
Do il pantalone piu' lungo a Damiano e la felpa più' grossa poi a turno andiamo in bagno e ci cambiamo, prima vado io e mentre va lui io mi avvicino a Matteo e gli accarezzo la testa e lo guardo nella speranza che apra gli occhi in quel preciso istante, ma ovviamente non succede cosi' quando entra Damiano mi stacco e vado verso la nostra brandina e mi ci siedo sopra. Vedo Daminao che si siede sulla poltrona
"Guarda che non mordo"
D : "Ma no dai sto qui davvero sono a posto"
"Se stai qui devi stare alle mie regole"
E mi scappa una risata mentre lo dico pero' lo convinco e mi si siede di fianco io mi tiro le ginocchia sotto al viso per scaldarmi perché' sento molto freddo
D : "come stai?"
"Freddo"
Dopo quelle parole mi porta un braccio dietro le spalle e poi con l'altro chiude l'anello davanti alle mie ginocchia e mi fa appoggiare leggermente su di lui, io rimango in quella posizione per qualche minuto ed effettivamente inizio a sentire un bel calore che mi fa sciogliere un po'
"Grazie ora molto meglio"
D : "lo so me lo faceva sempre mia madre quando ero piccolo"
A quelle parole sorrido e poi mi fisso a guardare un punto ripensando a mia madre e il sorriso mi muore in viso
D : "ci guardiamo un film?"
Nel mentre che lo dice tira fuori il cellulare e accede a Netflix
"Vai ci sto"
Ci mettiamo mezz'ora a scegliere il film e dopo 20 min
"Fa veramente cagare"
D " menomale che l'hai scelto te"
Il tono con cui lo di mi fa venire da ridere e lui mi segue nella risata pero' decidiamo di continuarlo e ogni 5 minuti lo commentiamo facendoci un sacco di risate poi inizio a sentire gli occhi chiedersi fino a quando mi addormento sulla sua spalla e ormai priva di sensi lui mi sposta leggermente e mi copre rimettendo in seguito la mia testa sul suo petto per mantenere quel contatto cosi' puro come una carezza

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