Capitolo 3

12 2 0
                                    

Un urlo svegliò tutta la casa dei Grifondoro. Un urlo di terrore, di dolore. Tutti si precipitarono nella Sala Comune, da cui proveniva il rumore. Quello che videro fu straziante: una ragazza del quarto anno, Josie McPer, a terra in una pozza di sangue, con accanto un biglietto. Fu James ad avvicinarsi per leggerlo, poi alzò lo sguardo, ancora più scioccato. "Cosa c'è scritto, Jamie?" chiese Fred, riprendendosi dallo shock. James guardò le poche persone giá arrivate, notò Marlene e Roxanne che fissavano lui e il cadavere. "Continuerò il suo lavoro, firmato da D.R." disse James, e nessuno ebbe bisogno di spiegazioni. In quel momento, gli alunni del primo e del secondo anno iniziarono a scendere le scale per raggiungerli, ma furono subito bloccati da Marlene, Roxanne, Fred e Marcus, un Grifondoro del quinto anno. "Non potete vedere questo, è... raccapricciante" disse Marcus, spingendoli indietro. "Cos'è successo?" "Chi ha urlato?" "È qualcosa di grave?" "Cosa dobbiamo fare ora?" si levarono un sacco di domande da loro, e furono Marlene e Fred a bloccarli. "Dopo passeremo noi due da ognuno di voi e spiegheremo tutto, ci occuperemo di tutto noi, i prefetti e i capocasa" iniziò Fred, e Marlene continuò: "Tornate nelle vostre camere e non scendete finchè non verrá qualcuno a chiamarvi, ditelo anche a tutti gli altri". Dopo che tutti i primini furono rientrati nelle loro camere, rientrarono i capocasa con la professoressa MacDonald e la McGranitt. "Per Merlino..." sussurò la McGranitt. La MacDonald si avvicinò a James e prese il biglietto. "Minerva" chiamò, e la preside si avvicinò, leggendo anche lei il biglietto. Si schiarì la voce, poi si rivolse ai prefetti e ai capocasa: "Andate a chiamare gli altri professori e ditegli di venire qua, dite a Gazza di chiudere le uscite e di controllare gli altri dormitori". "Mamma" chiamò Marlene, Dorcas si girò verso di lei e la guardò per un attimo, poi riprese il tono professionale e, guardando tutti gli altri rimasti: "Andate a prepararvi e dopo andate e colazione, vi daranno come al solito gli orari delle lezioni. State calmi, troveremo il colpevole e sará punito severamente. Non è niente di eccessivamente preoccupante".
~~~~~
La sala grande era piena, tutti erano a fare colazione nello stesso momento e, soprattutto, tutti parlavano dell'accaduto. Gli amici di Josie piangevano, tutti i Grifondoro erano scombussolati. Le altre case parlavano, non sapendo se fare domande o no.
Ad un certo, qualcuno divise James e Marlene, sedendosi in mezzo. Louis e Albus si erano seduti lá. "Allora, cos'è successo di preciso?" chiese Albus, andando dritto al punto. "Josie McPer è morta con accanto un biglietto" rispose Roxanne. "Okok, 1.Chi è Josie? 2.Che diceva il biglietto?" chiese Louis guardando Marlene, al suo fianco. La ragazza, sentendosi guardata, rispose: "Una natababbana del quarto anno, quella che girava sempre con mia madre. Il biglietto era firmato con D.R. e diceva che avrebbe continuato il lavoro di qualcuno". "Siete stati voi i primi a trovarla, vero?" chiese Albus, Fred rispose: "Si. Noi, Marcus, Jane e quel ragazzo che sta sempre con te" disse l'ultima frase indicando Marlene. "Si chiama Peter" disse la ragazza, poi Louis la guardò con una strana espressione, per poi dire: "Da quando parli con Peter?". "Da sempre" rispose Marlene, per poi guardare verso il tavolo dei professori. Prima guardò sua madre, Dorcas, che non la calcolò minimante; poi guardò verso Ted, che dopo qualche secondo ricambiò lo sguardo. Marlene gli sorrise leggermente, per poi mimarli con le labbra "Dopo le lezioni devo parlarti". Il ragazzo annuì, sorridendole da conforto. "Io inizio ad andare a lezione.." disse Marlene, "è meglio se qualcuno ti accompagna, aspetta che andiamo insieme" rispose Roxanne, mentre mangiava più velocemente la sua fetta di crostata. "Tranquilla, fai con calma, vado da sola. Ci vediamo dopo" rispose la castana, l'ultima frase riferita anche agli altri. Mentre andava verso l'aula di divinazione, qualcuno la chiamò. "MacDonald" disse la ragazza, affiancandola ma a distanza. "Patel" rispose Marlene, continuando a camminare con lo sguardo dritto. Claire Patel era una ragazza di Corvonero del suo
stesso anno, ma non andavano molto d'accordo. "Ho saputo di quello che è successo nella tua casa... povera Josie, al tuo contrario lei era intelligente" disse Claire , con un leggero sorrisino. "Giá, non capivo come faceva ad essere tua amica: lei era simpatica e non una stronza totale, al tuo contrario" rispose Marlene, con un tono fintamente allegro. Claire fece una leggera risata, poi girò lo sguardo e le chiese: "Ti unirai al Quidditch?". Marlene annuì, Claire sorrise e disse: "Anche io, non vedo l'ora di schiacciarti MacDonald". "Chi ti dice che non sará il contrario?" disse Marlene, senza guardarla. Poi, senza aspettare risposta, salì le scale per andare all'aula, lasciando dietro la ragazza.

*
*
OKAAAY. allora, spero che la storia vi stia piacendo. ho deciso di mettere questo "colpo di scena", che poi sarà il vero male di questa storia. scusate se in questi giorni non ho aggiornato, ma ero impegnata. buona pasqua e al prossimo capitolo <333

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 17, 2022 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Sai mantenere un segreto?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora