Your eyes are happy

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«"Non si é mai troppo giovani o troppo vecchi per la conoscienza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell'anima"

La felicità, un concetto tanto semplice quanto incredibilmente complesso. Uno di quegli argomenti su cui ognuno ha diritto di parola, partendo da un bambino di 6 anni, ad arrivare ad un uomo anziano.

Per me la felicità cambia di giorno in giorno, può essere una tazza di tè caldo dopo una giornata faticosa, o una settimana in vacanza con gli amici.

La felicità varia di persona in persona, di momento in momento, ma in qualche modo la si trova sempre.

Nonostante spesso sia difficile.

La citazione di prima è del filosofo greco Epicuro, e risale a molti anni fa.

Il mondo è cambiato da allora, sí, e pure in peggio a mio dire.

Ma la citazione rimane veritiera.

Perché come quando da bambini si compra la propria caramella preferita, da adulti la felicità può risiedere nel trovare un parcheggio libero per cominciare al meglio la giornata.

Il concetto di felicità in sè è complesso. E nonostante io ora abbia poco tempo, vorrei provare a spiegare ciò che per me significa.

A livello scientifico la felicità è prodotta dal cervello sotto forma di sostanza chimiche. Quindi no, non è un qualcosa di astratto.

A livello personale, mi sento di dire che la felicità è ciò che ti aiuta ad arrivare a fine giornata, a vedere la luce alla fine del tunnel. Anche quando sei in autostrada di notte con i fari rotti.

E i miei fari sono stati rotti a lungo.

La luce si vede solo se si impara a trovare la felicità nelle piccole cose, soprattutto nelle piccole cose.

Ho trovato le piccole cose, le ho viste negli occhi delle persone. E, amore, i tuoi occhi erano così felici.

Non riuscirò mai a parlare di felicità, a descrivere come mi sento oggi, senza entrare nel personale; senza prendere come esempio ciò mi ha reso e che mi rende felice: tu.

Ma non divaghiamo troppo ora, devo ancora rendere il concetto.

Posso dire che mi sento felice ad ascoltare una canzone in particolare. Posso dire che mi sento felice a scrivere di nascosto sui diari delle mie sorelle. Posso dire che mi sento felice quando mi fai le lasagne come me le faceva la mia mamma. E posso dire tutto questo perché ho imparato ad apprezzare e ha trovare la felicità nelle piccole cose.

E non l'ho sempre fatto.

Perciò adesso, anche quando la luce in fondo al tunnel è lontana e si vede a malapena, ho imparato ad aggrapparmi a quella canzone in particolare, agli schizzi su un diario non mio, alle mie lasagne preferite.

Ad essere felici ci vuole poco.

L'ho visto negli occhi di un bambino che ho salutato per strada.

La vedo negli occhi del mio migliore amico quando ci mangiamo una pizza insieme.

L'ho vista negli occhi delle gemelle quando le ho dato i loro regali di natale.

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