13. I Knew You Were Trouble.

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E' stato Michael a creare il casino, e Michael lo risolverà. Lui ha cancellato il sorriso radioso dal volto di Allison e a cambiarle lo sguardo da vispo e allegro a spento e triste. Un fantasma.

<Michael deve prendersi la responsabilità di tutto questo!>

<Michael?! Mi ucciderà!>

<E' stato lui a metterti nei casini, ora sono cazzi suoi!> Sfuriò Roxenne, incrociando le braccia al petto.

La bionda abbassò lo sguardo sulla pancia, e la accarezzò leggermente.

<I miei genitori cosa diranno?!>

<Se sono di buon senso, capiranno che ti hanno violentata!> Risposi, con uno sguardo interrogativo.

<Intanto avvertiamo Michael>

Roxenne digitò sul suo schermo il numero di Michael e si portò il telefono all'orecchio. Ma non rispose l'interessato.

<Michael, sono Roxen... Ah, Calum. Come mai rispondi tu?>

Vivavoce.

C: Perchè lui non può rispondere, no?

R: Dov'è scusami che non può rispondere?!

C: E' al National Greendale Hospital.

Preoccupazione.

R: Che ci fa in ospedale?

C: E' stato ricoverato.

Paura.

R: Ha fatto un incidente?

C: Si, poco fa... E' molto molto grave.

Silenzio.

C: Voi ragazze? Dove siete?

R: Al Greendale.

C: Anche voi?

R: Si...

Altra paura.

C: C'è Kylie? Se è si, dille di incontrarmi all'ingresso.

Non persi un attimo: uscii spedita verso l'ingresso, dove trovai Calum seduto con le mani nei capelli.

<Calum> Mormorai sottovoce.

Alzò lo sguardo e mi corse incontro.

<Pensavo che fosse successo qualcosa a te!>

<No, siamo qui per Allison>

Lui sgranò lo sguardo e scossi la testa in senso affermativo.

<Cosa è successo a Michael?>

<Era in macchina con Luke, stavano tornando a casa e una macchina che andava contromano gli è andata a sbattere>

<Anche Luke ha fatto l'incidente?>

Calum scosse la testa e ruotò lo sguardo per la sala bianca dell'ingresso, come se stesse cercando qualcosa o qualcuno che non c'era.

<Allison?>

<E' nei guai>

<E' incinta?>

Annuii e Calum, con una velocità paurosa mi afferrò il polso e mi trascinò nel reparto di ginecologia, per poi arrivare alla camera di Allison. Entrò di prepotenza e si fiondò sulla bionda per tempestarla di domande.

<Allison! E' vero?>

<Ehm.. si>

<Porca troia... Chi è stato?!>

<Michael>

Cal si portò una mano alla fronte e la lasciò scivolare lentmente, Allison lo guardava stringendo i denti.

<Tu perchè sei in ospedale?>

Il moro serrò lo sguardo e sospirò: sembrò quasi triste, o almeno turbato per il suo compagno di porcate.

<Michael>

<Cosa gli è successo?> Allison aveva già gli occhi lucidi, ed era pronta a scoppiare in un fiume di lacrime. Dio, se è sensibile quella ragazza!

<Non è facile da dire...>

<Calum, dimmelo ORA!>

Stava piangendo come una fontana, anche se si trattava di Michael e lei lo odiava profondamente, ma non credo lo odiasse così tanto per arrivare a piangere. L'espressione di Calum lasciava presagire una frase drammatica, ma non si intendeva proprio quella frase, sennò non ne avrebbe nemmeno parlato. "Non possiamo farci nulla"

-WELA-

Altro capitolo corto, scusatemi ancora per queste schifezzine che sto "Scrivendo", ma è un po' come ho detto nell'altro capitolo "una delle parti chiave della storia", quindi... dovete sopportare. Non ho messo i dialoghi in grassetto perchè mi hanno riferito che non si leggevano i dialoghi... Ho provato così! Buone notizie in arrivo, però ;)

Canzone titolo: I Knew You Were Trouble-Taylor Swift.

CE SE VEDE

-Moi

Blank Space||Calum Hood||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora