Ti vloggo pt 2 - CONFORTO

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Appoggia la fronte sulla mia, la sua voce si fa sempre più suadente e profonda: "Fai l'amore con me?" Mentre mi concentro per non avere un arresto cardiaco.
Percorso da mille brividi, faccio un cenno di assenso con il capo e seguo la sua ombra...

La frenesia quasi logorante della serata sembra essersi affievolita, ora che la cosa sta per concretizzarsi.
Sapere che non è più necessario darsi la caccia, mette forse fine al gioco?
Tutta la sera a rincorrersi e ora che finalmente si può, che non ci sono timer che suonano, ora che potrei essere sciolto e disinvolto come prima, non mi si muove un solo muscolo.

Ma Perchè?

Ogni maledetta volta in cui è vicino, mi scatena sensazioni diverse e contrastanti.
Spettina i miei pensieri in maniera brutale, quasi animalesca; questa cosa mi atterisce, mi stranisce, mi piace.
Le gambe iniziano a farsi sempre più molli, cerco di ancorare i piedi a terra, ma il pavimento mi risucchia, e come se ci fossero sabbie mobili, sprofondo, precipito verso il centro della Terra.
Diversi sono i baci che mi stampa sulla fronte, sul naso, sulla guancia, per sondare le mie reazioni, credo.
Mi domando cosa stia aspettando...

Che devi sondare?
Qui trovi terreno fertile!!

Vorrei urlarglielo che sono qui, che sì è vero, sono completamente immobile, ma dentro fremo, scalpito.
La bocca prende solo aria e le parole restano incarcerate tra le gelide mura della mia dannata testa.
Sono il boccheggiante pesce rosso intrappolato nell'acquario di sè stesso, che invoca libertà ma resta al riparo come un codardo, non si smuove dalla sua comfort zone.
Per fortuna tra i due c'è un solo impedito e non è lui.
Accarezza le due estremità della felpa, ci si aggrappa con forza e inizia a farla scorrere lentamente verso l'alto, fino a sfilarmela.
La lancia a terra e nel farlo mi sfiora distrattamente un fianco.
Brividino lungo la schiena.

In t-shirt fa freschino, i caloriferi si devono essere spenti, porca paletta.

Ricomincia l'intima esplorazione: le labbra scivolano sul collo e come se avessero trovato un'oasi, vi sostano per un tempo indefinito; risalgono poi lentamente verso il lobo, circumnavigandolo.
Chiudo gli occhi e trattengo il respiro pervaso dai brividi di freddo e di piacere.
Il giovane esplorator Cantelli approda sulla clavicola.
Mi sfila anche la t-shirt.
Le sue labbra morbide si accompagnano al movimento incerto ma fermo delle mani.
Sfiora i tatuaggi dall'avambraccio fino al polso, dal petto al ventre, li ridisegna con i polpastrelli, poi li bacia uno a uno.

Le gambe non reggono più, mi accascio sul divano sciogliendomi come un dado in un brodo di giuggiole.
Mi sento un po' come un air dancer, quei pupazzi gonfiabili che gli americani usano fuori dalle concessionarie, mi spaccano un sacco, solo che il mio motore si è spento, non esce più aria e mi affloscio sotto il peso della libidine.
Coglie l'attimo, si toglie la maglietta e si sdraia su di me reggendosi su un braccio.
Mi attraversa nel profondo pur restando in superficie.
Lo sento sottopelle come se stesse passeggiando lungo lo sterno, ristorandosi tra le costole, e questa cosa inspiegabile mi lascia rintronato.
Potrebbe tranquillamente penetrarmi il petto a mani nude e strapparmi il cuore tenendolo stretto in un pugno che tanto non me ne accorgerei.
Scatta un bacio incontrollato e furioso.
Un'altro ancora, tra i sorrisi di entrambi che si fondono e diventano un'unica bocca, un'unica lingua, un unico sussurro.
Raggiunge l'elastico del pigiama, inspira profondamente lui che riesce, io tremo terrorizzato ed estasiato...
"Nelsi, posso...?"
Annuisco. Trasalisco. Impazzisco.

Nello spogliarci ci reincontriamo per la prima volta.
Nello strusciarsi, i nostri corpi si ripresentano, ed è la stretta di mano che non ti aspetti.
Dal suo petto, le palpitazioni accellerate mi rimbombano addosso, mi scuotono la cassa toracica, e in un attimo ogni suo singolo battito diventa il mio e battiamo a tempo un beat solo nostro.
Ci uniamo selvaggiamente, ci amiamo teneramente, come se tutto fosse il contrario di tutto, senza una logica, senza un senso.
Il termine Amore, non mi passa minimamente per l'anticamera del cervello.
In fin dei conti, provare Amore per Cesare Cantelli?
Che idea assurda!
Però quello che ho provato fin'ora con tutte le mie ex, che non si avvicina minimamente a questo, cos'è stato? Un capriccio della mente? La paura di restare da solo, con il conseguente aggrapparsi alle parole per dimostrare, per compiacere, anche se non era reale e profondo ciò che provavo?
Elucubro trecentomila pensieri al secondo, il freddo ha fatto spazio ad un caldo opprimente, sento quasi il sudore imperlinarmi la fronte.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 21, 2022 ⏰

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