Mi sveglio e sono sonora appoggiata a Damiano mi alzo e vedo che lui dorme ancora, con lo sguardo cerco mio fratello ma la barella e' vuota e sento un tuffo al cuore, com'e' possibile che non mi sono accorta che l'abbiano portato via, poi vedo entrare il dottore nella stanza e mi guarda con uno sguardo che non fa trapelare informazioni
Dr : "stai tranquilla sta facendo le ultime visite, si e' svegliato un'ora fa e sta bene"
"Ok"
Dr : "ora potete andare"
"No, aspetto gli esiti degli ultimi esami e se sono a posto vado"
Alza gli occhi al cielo e esce dalla stanza io rimango in piedi di fianco alla barella e mi sciolgo i capelli per poi rifare una coda alta e torno sulla brandina su cui Damiano sta ancora dormendo e mi siedo portandomi le gambe al petto e iniziando a guardare il telefono e rispondendo a diversi messaggi tra cui vedo la notifica sulla chat con Emi
E : "Camy scusa non volevo farti incazzare pero' veramente ho voglia di vederti e chiacchierare un po' e quando mi hai fatto passare per uno che vuole solo scoparti mi e' salito il sangue al cervello, non ho niente contro il ragazzo con cui eri ieri sera giuro."
: "appena esco dall'ospedale ti avviso"
Risponde subito al messaggio e lo leggo tramite la notifica che rimane sulla schermata di blocco il testo e' "perfetto allora fammi sapere che ti passo a prendere a casa tua e ti porto nel nostro posto" non mi comunica niente il messaggio pero' noto che nel mentre Damiano si e' svegliato senza che io me ne accorgessi e con la coda dell'occhio vedo che alla lettura del messaggio serra pesantemente la mascella.
Mi salva da questo momento di imbarazzo l'arrivo del dottore che comunica che mio fratello e' completamente a posto e che lo terranno qui solo per poter controllare che le ferite guariscano al meglio, pero' comunque questione di pochi giorni, cosi' nel mentre che il medico esce recupero il telefono che avevo lasciato sul letto e vedo che Damiano ha la mandibola ancora serrata
"Lascia la mandibola o ti spaccherai i denti prima o poi"
D : "Cambiati i ti aspetto qui fuori"
Esce poco prima che arrivi mio fratello, io mi cambio e saluto Matteo dicendogli di chiamarmi per qualsiasi cosa, una volta fuori cerco con lo sguardo Damiano e non lo trovo poi qualcuno mi tira di nuovo dentro alla porta dell'ospedale
D:"non possiamo uscire da qui"
"Perche' ?"
D : " e' pieno di giornalisti non si riesce a passare, non c'e' un altro passaggio?"
Nel mentre passa Agnesi
Dr : "stiamo mandando via tutti tranquilli, stanno ostruendo i passaggi per le ambulanze"
"Grazie"
Visto che ci vorrà' un po' ci sediamo su due sedie che c'erano li vicino
"Che hai?"
D : "niente" non mi guarda mentre mi risponde
"Non e' vero, perche' sei incazzato?"
D : "ho detto che non ho niente"
Ci rinuncio e sinceramente non mi interessa che si apra con me, alla fine ci stiamo conoscendo da poco e sinceramente non capisco perché' gli possa dar fastidio che mi vedo con Emi, nel mentre che ci penso mi arriva una sua chiamata e vedo che Damiano alza gli occhi al cielo pensando che io non l notassi
"Pronto"
Em : "allora? Come sei messa?"
"Sto aspettando che mandano via i giornalisti, tempo di tornare a casa e cambiarmi e ci sono"
Em :"quindi facciamo per mezzogiorno?"
"No fai appena dopo, preferisco mangiare a casa"
Em : "ok perfetto a dopo"
Chiudiamo la chiamata vedo entrare Agnesi che ci dice che non c'e' piu' nessuno lo ringrazio e usciamo, sto congelando fa veramente troppo freddo anche perché' sono vestita ancora da sfilata quindi ho le gambe completamente scoperte e sono scollata. Appena salgo in macchina come prima cosa accendo l'aria calda e aspetto un attimo prima di partire, durante il tragitto nessuno dei due parla fino a quando Damiano decide di abbassare il finestrino.
"Ma sei scemo sto congelando alza subito il finestrino"
D : "la prossima volta ti copri di piu'"
Vuole palesemente provocarmi
"Sai benissimo che non ho deciso io di vestirmi cosi"
D : " ora non dobbiamo andare a una sfilata quindi la camicia puoi allacciarla"
"Fa cagare allacciata e lo sai anche tu "
D : "che te frega stiamo andando a casa, oppure esci cosi con Lui?"
"Se volessi potrei tranquillamente uscire cosi', cos'e' fai anche il geloso ora?" Il mio tono e' molto irritato e non provocatorio.
D : "assolutamente no, ma se hai in mente di uscire cosi' conviene che ti abitui al freddo"
Non rispondo più' e serro la mandibola concentrandomi sulla strada fino a quando dato che avevo iniziato a tremare veramente troppo decide di alzare il finestrino e alzare al massino il riscaldamento al che decido di guardarlo in faccia
"Sei consapevole di essere un vero stronzo?"
Dopo questa affermazione mi giro di nuovo sulla strada e lui fa un sorrisetto soddisfatto per avermi fatto incazzare e quando arriviamo a casa io scendo dalla macchina e vado a passo svelto alla porta senza aspettarlo.
Et : "come sta?"
"Ciao Ethan bene l'hanno operato pero' stamattina era gia' sveglio gli hanno fatto le ultime visite ed era tutto a posto lo terreno in osservazione ancora qualche giorno"
Et : "menomale dai"
Vic mi abbraccia e io ricambio poi mi schiocca un bacio sulla guancia, poi mi abbraccia anche Thomas
T : "ma Damiano ?"
"E' fuori penso"
Vado verso la cucina e vedo che mi segue Thomas che mi chiede un bicchiere d'acqua dopo averne riempito uno anche per me mi siedo di fronte a lui
"Cosa mi vuoi dire, mi stai seguendo e i tuoi occhi parlano"
T : sorride "hai litigato con Dam?"
"Non ho litigato mi sta sul cazzo quando fa lo stronzo"
T : "ok.. che cos'e' successo?"
"In realtà' niente ha fatto tutto lui, gli sta sul cazzo Emi e dopo ci devo uscire e già' da li' ha iniziato a comportarsi da stronzo e poi tornando a casa stavo morendo di freddo e ha deciso di abbassare il finestrino per quasi tutto il viaggio lanciandomi battutine del cazzo"
T : "le cose sono due, o e' geloso o gli sta sul cazzo il tuo amico per qualcosa"
"Geloso direi di no, puo' essere che gli sta sul cazzo Emi effettivamente"
T : "ovviamente scommetto che tu vuoi che lui venga a scusarsi"
"no non me ne frega un cazzo a dire il vero, ma io di sicuro non vado da lui"
T : "mi sa che sara' divertente questa convivenza" e con queste parole e una risata se ne va e io vedo entrare Damiano e quando incrociamo gli sguardi io mi giro dalla parte opposta.
E : "camy come sta Matteo?"
"Tutto bene Eva si e' gia' svegliato dall'operazione"
E : "bene, mangiamo?"
"Voi mangiate io esco a pranzo con Emi che mi ha chiesto di vederci"
D : "non gli avevi detto che vi sareste visti dopo pranzo?"
Lo fulmino con lo sguardo
"No ci siamo scritti qualche minuto fa e mi passa a prendere tra poco"
Lui mi guarda e alza un sopracciglio e io mantenendo un contatto visivo gli passo di fianco e lo supero salendo le scale e andandomi a lavare e vestire.Scendo le scale e vedo che sono un po' tutti sparsi tra la cucina e la sala, voglio evitare Damiano il piu' possibile ma non lo vedo
D : "manomale che avevi freddo prima" lo sento dietro di me e dopo la frase non riesco a trattenermi e alzo gli occhi alcielo
"Hai rotto il cazzo oggi, si puo' sapere che cazzo hai?"
D : "niente mi diverto a romperti il cazzo evidentemente"
Sbuffo rumorosamente e raggiungo Eva e mi siedo di fianco a lei
E : "wella ma che figa"
"Dici?"
E : "ma scherzi? Ma che ci devi fare con lui?"
"Niente perche'?"
V : " Che figo sto completo"
"Ti piace?"
"ce n'e' sopra un altro quando li vuoi sai che puoi andare e prendere"
Nel mentre mi arriva la chiamata di Emi
"Pronto"
Em: "Sto arrivando sto facendo l'ultima curva"
"Ok inizio a uscire"
Chiudo la chiamata, mi alzo e mi specchio nell'enorme specchio che c'e' in sala per mettermi a posto i capelli che sono elettrici per colpa del tempo.
T : " divertiti" sentendolo mi viene da sorridere perché' ho capito che lo fa principalmente per stuzzicare Damiano quindi gli sorrido dallo specchio e pavoneggiandomi mi giro nella sua direzione
"Certo che mi diverto" ed esco vedendo Damiano serrare la mascella e Thomas nascondere la risata con un bicchiere.
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Ho bisogno che vivi
Novela JuvenilNon per tutti il successo e' bello come sembra sulle storie instagram Ho sempre imparato fin da piccola a dover combattere ed entrando in questo mondo e' diventato sempre piu' difficile riuscire a togliere tutte quelle maschere che la vita mi aveva...