CAPITOLO 1

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"Vittoria, scendi, devo parlarti ed è importante!" questo è quello che mi diceva mia madre mentre io ero in camera ad ascoltare la musica a tutto volume"Vittoria, mi senti!? Vittoria, scendi!". "si, ora
scendo!"scendo giù in salone e trovo mia madre e mio padre seduti sul divano , la loro faccia sembra quella di una persona che ha appena ricevuto una notizia pessima, chissà che è successo, avranno sicuramente scoperto di qualche mia insufficienza.. "Beh Viky, nella vita ci sono momenti in cui due persone non vanno più d'accordo come una volta, non si guardano più con gli stessi occhi dell'amore della prima volta, e anche se mi dispiace molto dirtelo in questo modo, io e papà divorziamo.." disse mia mamma"io e papà divorziamo" ecco cosa sentivo nella mia testa, cosa continuava a sentire la mia testa, il mio unico pensiero fissoero perplessa, ora quella che sembrava avesse visto uno zombie ero io, ero pietrificata, i miei muscoli facciali si erano bloccati e l'unica cosa che sono riuscita a dire è stata: "ma quando vi separerete? cioè nel senso chi lascia la casa e quando?"non capivo niente e mia madre mi rispose: "domani, ce ne andiamo io e te in Germania, tuo padre tranquilla che lo vedrai, una volta al mese, ma, per il momento staremo in Germania, ho scoperto che c'è un'ottima scuola dove imparare il francese, che come mi hai detto tu è uno dei tuoi più grandi sogni no? poi pensa, in questa nuova scuola troverai piscine, corsi di danza classica, una delle tue più grandi passioni e adotteremo anche un cucciolo!!"io ero perplessa, come pensava mia madre che con una scuola costosa e un cucciolo io mi sarei calmata e avrei accettato di abbandonare i miei amici, la scuola, mio padre, i miei parenti e il mio fidanzato Nicolò? non ci potevo pensare nemmeno.corsi subito a casa della mia amica Matilde, ero sotto shock, solo lei poteva capirmi, scoppiò in lacrime, non sono una tipa da tante parole quindi mi limitai ad un piccolo: "domani vado via, per sempre"Mi ricordo ancora come piangeva Matilde, era disperata, non avevo mai fatto piangere nessuno io e mi sentivo in colpa ma sapevo che la colpa non era mia, quindi non sapendo cosa dire mi limitai ad abbracciarlaPoco dopo si staccò e disse: "Nicolò lo sa?" e io risposi: "no, non ancora, non so come dirglielo"allora la mia amica sempre premurosa nei miei confronti si alzò dal letto, mi tirò giù e disse: " adesso tu vai a dirlo a Nicolò, goditi questo ultimo giorno con lui, fidati" allora io la ringraziai e corsi subito a casa di NicolòBussai, più e più volte, ma nessuno apriva, provai a chiamare Nicolò più e più volte ma nessuno rispondeva, ad un tratto mi sono accorta che mi era rimasto un altro paio di chiavi della casa di Nicolò, le presi e aprì la porta all'istante. Sentivo la voce di Nicolò, ma riuscì a riconoscere anche una voce femminile, a me molto familiare..spalancai la porta della sua stanza e.. mi stava tradendo.. si, mi stava tradendo con Claudia Bosana, una delle ragazze più popolari ma allo stesso tempo stronze della scuola.non sapevo cosa fare, ero immobilizzata fino a che non scappai via, corsi a casa e iniziai a fare le valigie, ormai ero più convinta di prima, ci voleva un nuovo inizio."ultima chiamata per il volo AZ 206 da Milano Linate a Francoforte"è così che inizia la mia, o meglio dire, nostra storia, preparatevi per decollo!  --------------------------------------------------------------SPAZIO PER LO SCRITTORE: ciao ragazzi questo è l'inizio della mia nuova storia: "il ragazzo della stanza affianco che mi rubò il cuore"pubblicherò non appena posso

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 20, 2022 ⏰

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il ragazzo della stanza affianco che mi rubò il cuore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora