Chpater 11: I'll Make You Scream It

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«Voglio un'ultima notte. Un'ultima notte, e poi le nostre vite si separeranno per sempre»

Lui alza i sopraccigli e sgrana gli occhi, sbalordito dalla mia inaspettata richiesta, ma dopo pochi secondi le aggrotta in un'espressione di riflessione, intento a valutare la mia proposta, abbassando lo sguardo e portandosi un indice tatuato sotto il mento.

Poi, dopo interminabili secondi, rialza gli occhi nocciola, puntandoli dritti nei miei, facendomi improvvisamente saltare un battito del cuore. Un grande peso si posa sul mio petto, e il mio respiro comincia a farsi a mano a mano sempre più corto e irregolare.

Lentamente, si rialza sulle proprie gambe, e io sono costretta ad alzare il mento per mantenere, seppur faticosamente, il contatto visivo e non spostare gli occhi sul suo petto fasciato dalla camicia nera, che sembra in procinto di scoppiare a causa dei sodi e divini muscoli, dei quali sono fin troppo consapevole, sotto di essa.

Il suo sguardo si trasforma: i suoi occhi assumono una sfumatura predatoria, felina, e invece di smettere di battere, il mio cuore adesso sembra correre più veloce di una macchina da corsa.

E poi, il secondo dopo, mi ritrovo con il culo all'aria, il ventre schiacciato sulla sua spalla, e il suo braccio attorno alle gambe. Caccio un'urletto isterico per la sorpresa, ma subito mi do un contegno consapevole del fatto che i miei bambini stanno dormendo nella stanza accanto.

Lui comincia a camminare velocemente, come se volesse correre ma non potesse, e con la velocità di un lampo in una sera di tempesta, si tuffa fuori dalla mia stanza, precipitandosi, a intuizione, verso la sua.

Percorre delle scale, alcuni corridoi, apre una porta come se ne dipendesse la sua propria vita e la richiude con un potente calcio, e dopo alcuni fulminei attimi mi ritrovo distesa sul suo letto, con il suo corpo massiccio in mezzo alle gambe, divaricate e tremanti.

La bocca si prosciuga di ogni singolo millilitro di saliva, il fiato si interrompe bruscamente quando i nostri occhi si rincontrano, e dentro di me sembra scoppiare una bomba atomica di passione e desiderio, che fa risvegliare sentimenti repressi e sepolti nel mio cuore da sette lunghissimi e sofferenti anni.

E quando posa le sue labbra sulle mie, in un bacio così tanto atteso e bramato, il mondo, il tempo, sembrano fermarsi. Riesco a percepire solo i punti di incontro tra i nostri corpi, la sua lingua che si intreccia con la mia, i nostri respiri affannosi, e i nostri cuori che battono all'unisono in una corsa verso il Paese delle Meraviglie.

Ci scambiamo baci infuocati, dettati solo ed unicamente dalla mancanza che ha fatto struggere le nostre labbra, rimaste separate da così tanto tempo. Baci che le marchiano di subdolo peccato, facendole informicolare, divampare, insieme alle nostre pelli, troppo roventi sotto i vestiti che al momento stiamo indossando.

Morde le mie labbra, lecca ed esplora la mia bocca con decisione, come se volesse imprimere per l'ennesima volta il mio sapore nella sua mente, sulle papille gustative della sua lingua. E Dio, io non posso far altro che gemere sommessamente dentro la sua, richiedendo sempre di più, ritornata ormai ad essere, anche solo con un bacio, completamente dipendente da lui.

Il basso ventre mi si infiamma di pericolosa brama, e il mio corpo si infiamma sotto il tocco delle sue mani.
Gli mordo un labbro, in preda ad un accecante cupidigia di lui, e Dylan grugnisce in segno di approvazione. Ma poi si stacca da me, puntando gli occhi nei miei.

Il suo sguardo sembra rinato, luminoso e luccicante, di una cosa che so perfettamente essere presente anche nel mio in questo momento. Mantenendo il contatto visivo, ad un certo punto sento i suoi polpastrelli sfiorare le mie ginocchia.

In un modo estraneamente lento li fa risalire, facendo rabbrividire il mio corpo dalle punte dei piedi fino all'estremità più nascoste di esso, e notando questa mia reazione ghigna soddisfatto. Faccio per aprire la bocca così da insultarlo pesantemente, ma le sue mani bloccano la carne delle mie cosce in una stretta mortale, quasi dolorosa, che è in grado di mandare totalmente in stand-by la mia mente. E mi piace, cazzo.

||There is a caos inside us||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora