prologo

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Pirandello sostiene che ciascun individuo non si mostra mai per quello che è, ma si nasconde sempre dietro una "maschera" imposta dalle regole della società. Ciascuno di noi indossa tante maschere quanti sono i suoi ruoli sociali; inoltre ognuno cerca di dare agli altri una certa immagine di se stesso. 

L'io, allora, si sgretola in molteplici forme a seconda della persona che ci guarda. Vi è solo una via d'uscita da questo meccanismo spietato: infrangere le regole sociali, comportarsi con spontaneità, dire ciò che si pensa realmente. Ma in questo caso nessuno ci riconosce più e tutti ci prendono per pazzi.

La pazzia, per Pirandello, è la condizione di chi si comporta in modo inadeguato al proprio ruolo sociale e, di conseguenza, viene emarginato e isolato.


La teoria delle maschere di Pirandello. Molti la trovano banale, sciocca, o addirittura inesistente. Io invece penso che sia la teoria con più fondamenta di tutta la letteratura. Per me ha più senso "uno, nessuno e centomila" di Pirandello che la teoria della terra rotonda. 

Dalla terza media baso le mie giornate su queste maschere, e di come le cambiano gli altri in base alle persone. Questa teoria mi ha aiutato anche con la danza, ed è grazie a quella che è nata questa storia, la mia storia.

Con amore, Sabrina.

solo due maschere di pirandello-LDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora