1. L'inizio

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Eccola lì. Sorridente e raggiante come sempre. Scherza con le sue amiche davanti a scuola, mi chiedo sempre come faccia ad essere così felice ed arzilla di prima mattina, suona la campanella e per noi è ora di entrare. Uffa, non ce la faccio più, non ho voglia di entrare a scuola. Mentre entro dall'entrata principale mi ritrovo fianco a fianco con Sofia e la sua amica Zahra, le trovo molto simpatiche quelle due insieme ma ho troppa vergogna a salutarle o a parlargli perché come tutti sanno la reputazione è tutto di questi tempi e loro di reputazione ne hanno una veramente vergognosa. Sofia è una ragazza semplice ma molto conplessa caratterialmente e ha un modo di divertirsi abbastanza vergognoso. Perché so tutte queste cose? Beh circa un anno fa io e Sofia ci frequentavamo ma solo quando lei se n'è andata, dentro di me ho cominciato a sentirmi incompleto, non so come ma è così. Non sono innamorato se è quello che pensate ma semplicemente la trovavo simpatica. In seguito, con la sua assenza, decisi di cominciare a frequentare svariate ragazze e di portarmele tutte a letto di conseguenza, per poter colmare quel senso di vuoto che mi portavo dietro, ma questo mi dava solo piacere e un tocco in più di arroganza ma nessun sentimento. Dopo l'anno scorso si è cominciato a sentire molto più spesso il mio nome e io crescevo ogni giorno di popolarità ma il mio senso di vuoto rimaneva sempre uguale nonostante tutte le 'ragazze facili' che mi scopavo.
Come al solito, appena entrati a scuola, mi dirigo insieme ai miei compagni di classe nella stanza delle macchinette senza degnare di uno sguardo Sofia e Zahra mentre loro non facevano altro che tenermi gli occhi puntati addosso.
Samuele, il mio migliore amico e compagno di classe, mi raggiunse alle macchinette come ogni mattina, presi la mia colazione e ci dirigemmo verso la nostra classe. Arrivati in classe io e Sam ci sediamo negli ultimi banchi della classe, intenti a dormire anche oggi ma, alla seconda ora, arriva un comunicato che annuncia della tanto attesa gita in Spagna. La nostra professoressa incomincia a leggere il comunicato ma, quando sento nominare la 3^B mi viene un tuffo al cuore.
È la classe di Sofia.
"Va tutto bene, Seba?" mi chiede Sam "no, per niente" rispondo al culmine dell'agitazione "qual'è il problema?" chiede "andremo in gita con la classe di Sofia" rispondo agitato ma allo stesso tempo felice "beh qual'è il problema scusa?" chiede "non lo so. Non so come comportarmi nei suoi confronti" dico mentre cerco di calmarmi "ti piace ancora?" chiede sgranando gli occhi "si, no, non lo so" rispondo in preda all'agitazione mentre mi strofino il viso con le mani "questo si che è un problema, ma non ti preoccupare, tanto non siamo in camera con lei" dice scoppiando a ridere e tirandomi una pacca sulla spalla "no, questo è sicuro ma non so come comportarmi con lei nei paraggi" dico di nuovo agitato "beh portatela a letto! Se è così innamorata come dici allora una scopatina potrebbe aiutarti a chiarirti un po' le tue idee" dice sorridendomi maliziosamente, ovviamente lui sa tutto su di me e sa sempre cosa consigliarmi "hai ragione! Quella ha bisogno di essere sbattuta per bene e io sono parecchio in astinenza da farmi dire di no" dico senza accorgermi delle terribili parole che mi sono uscite naturali di bocca "ben detto fratello! Questa gita sarà un vantaggio per noi!" dice sogghignando tra se "lo spero" dico perdendomi fra i miei pensieri e ripensando al bellissimo sorriso di Sofia che aveva questa mattina.

Ti prego, restaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora