Capitolo 19

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Mattia's pov

Svegliarsi quella mattina fu davvero traumatico.Quella notte aveva dormito poche ore,per tutto il tempo pensò a quanto fosse difficile quella situazione e alle possibili conseguenze sulla relazionale con Christian.Amava quel moro più di chiunque altro,non avrebbe accettato per nessun motivo al mondo la separazione permanente da lui.Mattia era consapevole dell'influenza che il moro aveva sulla sua vita,fisicamente sarebbe anche riuscito a rimanergli distante,ma nella sua mente e nel suo cuore Christian era indelebile,gli aveva lasciato un segno così profondo che nulla sarebbe riuscito a rimuoverlo.Mattia sapeva bene che era legato a Christian da un filo rosso,si sarebbero anche potuti allontanare di molti chilometri,ma questo filo non si sarebbe mai spezzato.In ogni caso,da separati o assieme,Christian avrebbe sempre influenzato la vita di Mattia;si può dire la stessa cosa anche per il moro.

Dopo aver fatto colazione ed essersi preparato,il biondo prese di corsa un autobus per arrivare a scuola.Quella mattina il cielo era coperto da nubi scure e pioveva molto forte,tutto era bagnato e le strade erano scivolose.Durante il tragitto per giungere a scuola,Mattia ripassò le pagine del libro di italiano che avrebbe dovuto studiare per il compito prefissato quel giorno.Appena varcò l'ingresso della scuola,notò Dafne in compagnia di un loro compagno.Era il ragazzo popolare della classe,molto bello e che vantava numerosi apprezzamenti femminili.Seppur Mattia avesse partecipato ad un programma televisivo,in classe era sempre timido e taciturno,difficilmente si notava la sua presenza.L'autostima di Mattia non era delle migliori,seppur in molti gli dicessero che era un bel ragazzo,lui restava irremovibile,si vedeva pieno di imperfezioni e si considerava brutto.Dafne stava parlando con quel loro compagno,lei sembrava molto a suo agio,rideva alle parole di lui e mostrava un sorriso a trentadue denti.Mattia fece finta di niente,eppure si rese conto di provare un peso sullo stomaco,come se qualcosa avesse rovinato ulteriormente quella giornata già pessima.Appena entrò in classe,si ricordò di mandare il buongiorno a Christian;in quel momento era solo in classe,molti quel giorno saltarono scuola per il compito di italiano.Dafne fece il suo ingresso nell'aula da sola,appena vide Mattia corse verso di lui e l'abbracciò.

"Matti!Ma che fine avevi fatto?"

"Avevo delle questioni da sistemare."

"Capisco."

"Ma oggi nessuno entra?"

"No.E se facessimo filone anche noi?Il compito sarà molto difficile e nessun altro viene."

"Va bene."

Mattia e Dafne uscirono dall'aula qualche secondo prima del suono della campanella,quando il professore ancora non era entrato in classe.

"Piove,vogliamo andare in qualche posto al chiuso?Un negozio di vestiti o qualche bar?"Propose Mattia.

"Matti,io in realtà preferirei restare sotto la pioggia,magari a camminare in silenzio.Voglio sentire solo il rumore dei miei battiti e quello della pioggia."

"Ehi,Dafne,cosa c'è che non va?"

"Troppe cose Matti,troppe."La castana scoppiò in lacrime dopo aver reso noto il suo stato d'animo.

"Vieni qui.Non serve che dici nulla.Se vuoi restare in silenzio,mi va bene."

Mattia circondò con le sue spalle robuste il corpo esile di Dafne,cercando di consolarla.Diversi minuti dopo,ormai zuppi sotto la pioggia,Dafne parlò.

"Voglio dirti tutto.Ormai sei diventato il mio migliore amico e l'unico con cui parlo di ogni cosa."

"Davvero mi consideri il tuo migliore amico?Ne sono molto felice.Se tu vuoi dirmi perché stai così male non potrebbe non farmi piacere,però dipende se tu vuoi."

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