🗓Ven. 23 agostoIl tavolo è in un punto abbastanza buio del locale, e noi siamo disposti in modo che io non veda per niente Gino, e invece abbastanza bene il suo amico, che è in diagonale alla mia destra.
Ci sono circa sette persone da un lato e cinque dall'altro che ci dividono, ma il mio sguardo è già caduto spesso su di lui nella prima decina di minuti dopo che si sono messi a sedere.
La poca luce che c'è è a turno rossa e poi blu, e questa cosa di certo non frena le mie sensazioni. Mi devo dare una regolata. Me lo dice anche Claudia, che mi sfotte nel mentre.Il cameriere è già passato a prendere le ordinazioni, e stiamo parlando del più e del meno in attesa dei nostri drink. Ma c'è la musica sottofondo, e automaticamente si sono formati dei gruppetti più piccoli per chiacchierare, dato che non ci si sente molto bene col tono di voce normale. Cosa che mi fa sentire ancora più isolata rispetto a Gino e al suo amico.
Ad un tratto, mentre parlo con Jacopo di un film che aveva visto il giorno prima, mi vedo spuntare accanto alla testa la mano del cameriere, che poggia il mio bicchiere sul tavolo. Arrivano anche il drink di Claudia e quello di Leonardo.Io tocco subito il bicchiere di Claudia col mio, e faccio per bere velocemente, quando Jacopo mi ferma.
"No bastardi, ora mi aspettate e facciamo il brindisino", dice lui.
Non appena mi sento bloccata, senza nemmeno ascoltare troppo quello che dice il mio amico, non so perché, ma mi viene da guardare Mirko. Eppure mi ero trattenuta con impegno per gli ultimi cinque minuti.
Mi sgrido nella mente, e abbasso subito lo sguardo, ma mentre lo faccio mi accorgo che questa volta anche Mirko mi sta guardando.
Alzo di nuovo gli occhi su di lui, sperando di non essere troppo palese (ma mi viene spontaneo e non riesco a fare altrimenti), e questa volta è lui che lo distoglie non appena se ne rende conto.Primo contatto, riuscito✅.
Lancio un'occhiata confusa a Jacopo senza ricordarmi cosa avesse appena detto, non gli rispondo nemmeno, e mi faccio metà Negroni alla goccia.
"Ma sta stronza...", dice Jacopo.
"Non ti preoccupare, amore, ti aspetto io", gli dice Claudia.
"Brava"
"Che palle Jacopo però", gli fa Leonardo.
La conversazione riparte.
Sento che non sarebbe stata l'ultima consumazione della serata sicuramente, il mood non mi si era ancora risollevato del tutto. E comunque non mi basta di certo uno sguardo per sciogliermi.
Ma forse mi sto già perdendo tra le nuvole.
Per distogliermi dai miei pensieri mi immetto nel discorso di Claudia, che sta chiedendo a Jacopo la trama del film che ha visto ieri."Ancora?!", chiedo io sentendo sempre lo stesso discorso.
"Eh vedrai me l'ha chiesto", controbatte Jacopo. Io mi metto a ridere per il suo tono e per l'esasperazione.
"Ma non sto capendo...", gli dice Claudia mentre cerca di concentrarsi.
"No infatti, anche io prima non ho capito nulla della trama...", gli faccio io interrompendo Claudia.
"Ma allora cosa vuoi. Dicevo..."
Io e Claudia ci mettiamo a ridere e lui riparte da capo con il racconto del film.
Nel giro di cinque minuti arrivano i drink a tutti, e dopo qualche sorso iniziamo a chiacchierare anche con chi era più distante, perché il volume della voce si alza un po'.
La prima volta in cui la conversazione coinvolge tutte le persone al tavolo, automaticamente il mio sguardo si alza verso chi sta parlando (un ragazzo alla mia sinistra, seduto due sedie più in là). Mi metto ad ascoltarlo, come fanno gli altri, infatti c'è silenzio (eccetto per la musica, parte in quel momento la seconda strofa di 'Magic City' dei Gorillaz), ma quasi subito sento che qualcuno mi sta guardando.
Sento che è Mirko, ma non mi voglio girare, e nemmeno illudere."Ferma" mi dico.
"Ferma. Non ti girare."
Mi giro. Era Mirko.
Secondo contatto, riuscito✅.Veloce, ma chiarissimo. Nessuno dei due sorride. Lui non so se volesse farlo, io un po' si, quindi ringrazio il miracolo che mi ha fatto trattenere.
Continuo ad ascoltare chi sta parlando, e poi chi gli risponde. Si era aperto un acceso dibattito sulla politica, e a lungo andare sento alcune affermazioni un po' ignoranti. Perciò decido di andare in bagno, e chiedo a Claudia di accompagnarmi."Volentieri...", mi dice lei dopo aver sentito una certa frase. Poi continua:
"No aspetta... Se facciamo pipì ora, ci scende subito il Negroni. Non possiamo spendere per altre bevute!"
"Cavolo è vero. Ma mi scappa fortissimo", dico senza abbassare la voce.
Vedo Jacopo che mi guarda e strizza gli occhi dopo aver sentito l'ultima parte della conversazione. Io mi metto a ridere, e per ripicca lo coinvolgo nel dibattito mio e di Claudia, salvandolo dall'altro che stava facendo spazientire anche lui.
"Jacopops, come dovrei fare secondo te?"
Jacopo sbuffa per il soprannome.
"Ma vai a pisciare, qualche sorso qua e là poi lo scroccate a qualcuno, dai", mi dice lui.
"Che finezza. Ma poi li devo scroccare, eh?! Non sia mai che me ne offri uno te di drink..."
"Ma col cazzo"
"Scherzo cuoricino", gli dico pizzicandogli la guancia.
Lui mi toglie la mano facendo finta di schifarsi, e io mi metto a ridere alzandomi insieme a Claudia. Ci avviamo verso il bagno e nella confusione della stanza non ci diciamo niente, anche se avevo già qualcosa da commentare con lei. Il tragitto in silenzio mi dà modo di chiedermi:
"Chissà se Mirko ci ha fatto caso a me che me ne sono andata" e poi anche "Ma perché dovrebbe averci fatto caso? Basta Millie".
Passano nemmeno cinque secondi, che Claudia chiude la porta del bagno, per il quale stranamente non c'era fila, e subito mi fa:
"Ma, secondo te, ti ha guardata?"
"Chi?!", le chiedo io facendo la finta tonta.
"Eh chi..."
"Ma no Claudia figurati"
"Secondo me sì... Vi ho visti, sai?"
"Fare cosa?"
"Guardarvi ogni tre per due"
"Ma cazzo dici, ci saremo guardati due volte. Guardona"
"Vabbè però..."
"Ma scusa te non avevi altro da fare che guardarci tutto il tempo?"
"Eh no, l'unico che poteva sembrarmi un po' più carino sta facendo discorsi che non stanno né in cielo né in terra da tutta la sera. Quindi ho controllato, per te, se Mirko ti guardava"
"E mi guardava?"
"Quelle due volte che mi hai detto te, poi per ora basta"
"Ecco vedi, allora..."
"La notte è ancora giovane", conclude mentre si rialza dagli squat davanti al water.
"Te devi farla?", mi domanda.
"Eh sì, te l'ho chiesto io di venire in bagno..."
"Ah cazzo è vero, scusa"
"Sì infatti sbrigati che me la faccio addosso"
Claudia si scansa ma il bagno era stretto e picchia il gomito sulla maniglia della porta.
Io mi metto a ridere, ma poi le dico di stare zitta e ferma altrimenti non mi concentro, e non mi viene la pipì."Io faccio ciò che voglio", dice Claudia per darmi noia.
Finiamo entrambe e andiamo a lavarci le mani tra un argomento e l'altro. Con calma ci sistemiamo allo specchio, e poi torniamo verso il tavolo.
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Appartamento 31
Roman d'amourAmori, successi e sogni per Claudia e Camilla non sarebbero davvero reali, se non potessero condividerli e raccontarseli. 👩🏼🤝👩🏽 ⚡️Nuova casa. Nuova vita.⚡️ Ogni sera le due amiche non vedono l'ora di tornare nel loro appartamento, mettersi su...