Parte 2

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In pochi giorni Izuku era divenuto parte integrante dell'unione dei villain e grazie al loro aiuto era riuscito a far perdere ogni traccia che lo riguardava.

Però c'era stato un prezzo per quella libertà e il suo nome era Kacchan.

Non aveva potuto salutarlo o dirgli niente al riguardo, aveva fatto anche pervenire un messaggio a Tokoyami che gli diceva di bruciare, eliminare, disintegrare qualunque informazione che lo legasse al caso Hawks.

Poi era sparito dai radar di tutti.

Il pro-hero Deku era disperso e nessuno ne avrebbe più avuto notizie.

Il tempo passava inesorabile e molti amici del verdino presero a cercarlo, il più impegnato nella ricerche era un biondino dal carattere esplosivo, Katsuki si sentiva preso in giro dal suo vecchio amico d'infanzia, dovevano essere rivali a vita, ma con la sua sparizione, la vittoria su chi fosse il migliore dei due, ricadeva sul biondo che non avrebbe mai accettato una vittoria del genere.

«Dove cazzo sei nerd di merda che non sei altro?» gridava mescolando le sue urla alle esplosioni del suo quirk mentre correva per la città alla ricerca di informazioni.

«Allora Deku, com'è la vita insieme ai villain?» gli chiese una sera Mr. Compress mentre bighellonavano nella sala del covo.

«Sto bene...» rispose con un sorriso triste, «Però mi manca la mia vita da eroe, se non fosse stato per quello che ho scoperto...se non...» provò a dire, ma le parole gli morirono in gola al pensiero degli amici che si era lasciato alle spalle.

«Stai ripensando al biondino dinamite?» chiese Shigaraki Tomura con un sorrisetto furbo sulle labbra, «Ho visto subito, ancora ai tempi del suo rapimento, che sguardi gli lanciavi.»

«Uh, Deku-chan è innamorato?» lo schernì Toga Himiko giocherellando con uno dei suoi coltellini a serramanico.

«Ormai sono tre mesi che ti trovi tra di noi, mio caro eroe, è ora che ti adegui a noi.» sentenziò Dabi entrando nella sala con un sorrisetto perverso, «È ora di giocare.» e nel dirlo estrasse un mazzo di carte da poker.

«Io mi ritiro. Su dai le carte.» disse Twice con sempre la sua doppia personalità a parlare.

«No, no, no. Io me ne vado. Ho perso già abbastanza contro di te.» s'intromise Mr. Compress andandosi a sedere ad uno dei divani posti lungo la parete più lontani dal gruppo.

«Va bene. Gioco io.» disse Izuku vedendo che tutti si ritirava da quella sfida, «Qual'è la posta in gioco?» domandò sedendosi davanti al corvino.

«Tu mi dovrai una cosa a mia scelta, senza poter rifiutare e lasciarmi fare ciò che voglio.» rispose Dabi mescolando le carte prima di cominciare la partita.

«E s vinco io?» domandò il verdino.

«Prima vediamo se riuscirai a vincere.»


Angolo Ice:

Mi dispiace per il capitolo corto, ma dal prossimo inizia la storia vera e propria.

Alla prossima.

Una scommessa persaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora