Prologo

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Era una tiepida mattina di Marzo, una giornata come tante. Sì, perché da quando se ne era andato ogni giorno era uguale a quello precedente.

La luce entrava debole dalla finestra della mia camera, gli uccellini fischiettavano allegramente sulle magnolie in fiore. Eppure non riuscivo a trovare nemmeno un motivo per sorridere.

Mi alzai pigramente dal letto, stiracchiandomi appena. Non capivo neanche più il senso di stare sotto le coperte, dato che da quel giorno avevo perso il sonno. Osservai la mia immagine nello specchio. I capelli in disordine, il pigiama largo a causa dei chili persi, gli occhi rossi e gonfi che non suscitavano nessuna emozione. Il mio aspetto faceva schifo, ma non mi importava più di tanto. L'unica cosa che volevo era vederlo per un'ultima volta.

Erano passati sette giorni dalla notizia. Sette dolorosi ed interminabili giorni. Se ne era andato all'improvviso, lasciandomi un vuoto immenso che nessuno sarebbe stato in grado di colmare. La sua morte mi era stata comunicata nel peggiore dei modi: tramite una telefonata da parte di suo fratello. Ricordo la sua voce che si spezzava mentre mi annunciava che non avrei più visto quel ragazzo che amavo con il cuore e l'anima. Capii subito che la mia vita non avrebbe avuto alcun senso.

Lui c'era sempre stato per me: nella gioia, nella rabbia, nel dolore. Riusciva a capirmi con un solo sguardo e a consolarmi con un solo abbraccio. Dire che ero follemente innamorata era limitativo.

Una settimana dopo la sua morte, continuavo a sentire il suo profumo. Continuavo a sentire i suoi baci dolci sulle mie labbra, le sue braccia possenti stringermi leggermente per paura di farmi male. Continuavo a sentire i suoi addominali che mi facevano impazzire, i suoi capelli soffici. Continuavo a sentire le sue mani, sproporzionatamente grandi eppure così delicate, che mi accarezzavano. Continuavo a vedere i suoi occhi in cui mi perdevo completamente e il suo sorriso contagioso, che illuminava le mie giornate. Continuavo a percepire la sua gelosia, che mi faceva sentire estremamente importante.

Ero sempre stata una ragazza solare e sorridente; questo perché lui era sempre stato al mio fianco, rendendomi forte. Era il fidanzato che ogni ragazza sognava, ci descrivevano come "la coppia perfetta", e noi ne eravamo estremamente orgogliosi. Possibile che fosse finito tutto così in fretta? Avevamo ancora tanta strada da fare insieme, mano nella mano, avevamo un futuro davanti. Nel silenzio assordante riaffioravano i ricordi di tutti i momenti passati insieme.

Schiacciai il tasto di accensione del telefono e rimasi incantata a guardare la foto che avevo come sfondo. Noi due insieme, così felici, entrambi ignari di quello che sarebbe successo. Il mio cuore si stava letteralmente spezzando e nessuno, se non lui, sarebbe stato in grado di aggiustarlo.

Dovevo accettare il fatto che era finita, ma non avevo intenzione di arrendermi. In tutta quella sofferenza mi feci una promessa: non avrei mai amato nessun altro. Nessuno sarebbe stato come lui per me. Era e sarebbe stato l'unico uomo della mia vita.

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Ehi bella gente!
Questo è il prologo della mia nuova storia, spero che abbiate voglia di leggerla. Vorrei pubblicare il primo capitolo a tante visualizzazioni e tanti commenti, perciò mi farebbe piacere se qualcuno la consigliasse ai propri amici o ai propri lettori. Detto questo, fatemi sapere che ne pensate.
Giulia {inlovewithloux}

Without you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora