capitolo 49: racchiusa in una favola..

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𝗋𝖾𝗏𝗂𝗌𝗂𝗈𝗇𝖺𝗍𝗈

3 mesi dopo... 

-dai su sei pronta?- mi disse felice Pansy, saltellando da una parte all'altra della camera.

-basta metterli fretta! Sembri tu la sposa e non lei- la rimproverò Bel, dall'altro lato della porta 

Io ero rinchiusa nella mia camera, per finirmi di preparare. Sono passati tre mesi dalla battaglia ed io mi sono risvegliata due mesi fa. Per troppo sforzo, sono rimasta in coma per un mese e non c'è stato giorno che Mattheo non venisse a trovarmi. Mi ha raccontato ogni cosa che è successa.. ma la cosa fondamentale, è che mi ha dato la notizia più bella: tutto era finito. Per sempre questa volta.
Subito dopo che mi fui ripresa voleva già sposarmi,  era anche riuscito a chiedere il consenso a mio padre. Ma ero ancora con poche forze, c'è voluto un po' che mi riprendessi. Questo, però,  non ha frenato niente.
Oggi, il giorno del mio matrimonio, sono qui a sistemarmi il vestito bianco e i miei capelli neri, prima di uscire e attraversare la navata. Ho il cuore che batte a mille e spero anche mio padre, sia emozionato, essendo che mi accompagnerà all'altare. Le ragazze mi faranno da damigelle:  hanno un tubino rosa antico, la fascia della cintura era invisibile, abbracciava il seno un corpetto e poi scendeva giù aderente a sirena... era molto bello. Il mio vestito, in stile principesco, molto sobrio direi, in un tessuto morbido: aveva una scollatura che risaltava il seno, le spalline che ricadevano sulle spalle, stretto sul busto e dopo molto ampio. Indossavo una coroncina di fiori (fate finta che sia così) e un acconciatura composta da uno chignon basso, con le ciocche ricadenti e un trucco abbastanza "leggero". Avevo solo del correttore, mascara, rossetto nude e un ombretto bianco. Aggiunsi dei pendenti ed ero pronta. Infilai delle semplici scarpe con tacco a spillo. Saranno la mia morte 

 Saranno la mia morte 

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-ELLE ESCI O NO- urlò questa volta Astoria 

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-ELLE ESCI O NO- urlò questa volta Astoria 

Credo che dovrei uscire o svengono tutte, oppure, le ragazze romperanno la porta.

-okey andate fuori però- dissi ridendo, e le sentì sbuffare per poi ridere.  

Mi dovevo sposare nella mia villa e in questo momento le ragazze sono giù in salotto, mentre io sto uscendo dal bagno, quello affianco al salotto, al piano di sotto. Il matrimonio si teneva in giardino, ed essendo a fine agosto, potevamo usare uno stile floreale, che mi piaceva molto.  Girai l'angolo e le vidi tutti sul divano.
Varcai la soglia e appena voltarono lo sguardo su di me, si misero le mani sulle bocche, quasi scoppiarono tutte a piangere. 

𝑇h𝑒 𝑑𝑎𝑢𝑔h𝑡𝑒𝑟 𝑜𝑓 𝑡h𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑖𝑙 / 𝑀𝑎𝑡𝑡h𝑒𝑜 𝑅𝑖𝑑𝑑𝑙𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora