66. Il diciottesimo di Camilo.

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Narratore pov.

I canti ed i balli si protrarono quasi fino alle otto di sera, quella festa fu memorabile, anche se mancava un pilastro della famiglia, Diana riuscì comunque a divertirsi, grazie a Divai, Pepa, Julietta ed il resto della famiglia, tutti eccetto Abuela che si era assentata dalla festa, evidentemente non riusciva a reggere la pressione.
La sera stessa tra Abuela e Benita ci fu una litigata, ma di quelle pesanti, poiché Benita minacciava di dire tutto a Diana.
Abuela però fece una cosa che lasciò Benita molto affranta, nel impeto e nella paura che lei potesse dire tutto, gli tirò uno schiaffo, ma Abuela si pentì poco dopo, infondo Benita era pur sempre la sua migliore amica.
In seguito, sempre la stessa sera Benita piuttosto che dormire in camera con Alma, preferì dormire sul divano.
E qualche giorno dopo sempre Benita decise di lasciare casita e tornarsene alla casa in qui abitava prima, per lei tutto questo era troppo da affrontare.
Per Divai e Diana, salutare la madre fu straziante era l'unica figura che gli restava ad entrambi, Divai al solito non prese bene la novità di non avere più sua madre li con loro, per lui la madre era una figura importante e sappiamo bene, che Divai ha qualche problema ad affrontare i sentimenti negativi, ma questa volta però decise di mettersi d'impegno e non scappare, ma bensì affrontarle.
E chi aiutò Divai? Ovviamente il nostro amato Camilo, lui è Divai erano praticamente quasi in simbiosi, se uno dei due stava male, stava male anche l'altro, sembravano quasi fratelli.
L'aiutarono molto anche Isa e Diana, Tasha ed i bambini, facendogli capire che non era solo e che loro erano li per lui.
Mike invidiò il legame che c'era tra Divai e Camilo, legame che lui non aveva quasi mai avuto con suo fratello, per non parlare di ora, che si era totalmente schierato dalla parte dei Madrigal.
Anche Leo che aveva il dono del empatia, tentò di aiutare suo padre e quasi ci riuscì, Lydia, invece si accollò direttamente a Divai, lei era una bambina molto dolce.
Col passare di una settimana le brutte emozioni si affievolirono e lasciarono spazio a quelle belle, come il pianificamento della festa dei diciott'anni di Camilo, che Pepa voleva fosse indimenticabile.
Divai insistette per dare una mano con la pianificazione della suddetta festa, volevano tutti che Camilo pensasse che si erano dimenticati del suo compleanno, per poi fargli una grossa sorpresa.
E qui, veniva in aiuto Estela, che aveva il compito di tenere alla larga Camilo, dalla location della festa.

Un anno e due mesi dopo,
Divai pov.

Era il giorno del diocetesimo di Camilo e per lui, avevo preparato un risveglio particolare, decisi di preparargli la colazione, che gli avrei portato a letto tra poco.
Arrivai col vassoio in camera di Camilo e chiesi a casita di aprire le persiane e tirare le tende.
L'odore di cioccolato e canella delle brioches inondò la camera, con la stessa dolce fragranza che sentiresti entrando in una pasticceria.
Vidi Camilo girarsi, molteplici volte nel letto, sconvolto dalla luce che inondava la sua camera ed dal profumo della colazione che gli avevo preparato.

*snif snif*,

Lo sentì annusare e piano piano aprire gli occhi.

Divai <weiii e ora di svegliarsi dormiglione!>,

Lui in tutta risposta mi guardò male.

Camilo <cosa voi...E il mio compleanno, posso dormire sino a tardi!>,

Lo sentì dirmi stanco, per poi stirarsi.

Divai <ti ho preparato la colazione, brioches cioccolato e cancella, perché so che ti piace l'accoppiata cioccolato e cancella, ed un buon cappuccino caldo>

Camilo <oh cielo...>,

Annusò ancora il profumo di canella nel aria.

Camilo <dios, grazie di esistere Divai...Io amo le brioches cioccolato e canella!>

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