Una calda tonalità di luce le coprì il viso e quando i suoi occhi si aprirono, Hermione si ritrovò completamente riposata. Si ranicchiò più profondamente nel morbido cuscino sotto i suoi riccioli, tirando il delicato tessuto della coperta sulla sua spalla esposta. Prima che i suoi occhi potessero chiudersi di nuovo, per scivolare in un sonno ristoratore, catturano la finestra attraverso la quale la luce si riversava.
Non era la sua. Non ci sono le tende di pizzo bianco o il legno chiaro a circondare il vetro. Invece si trovava di fronte ad una grande finestra con un bordo di legno scuro. Il delicato color crema delle pareti della sua camera da letto era stato sostituito da una carta da parati color pino. Gli occhi di Hermione vagarono verso l'applique dorata sul muro, la cera di candela avorio fusa sul metallo. C'erano dei quadri incorniciati, niente di personale, niente che facesse capire esattamente in quale letto si era svegliata.
Non riconobbe quella stanza. Non aveva la luminosità e il disordine della stanza di Ginny, nella quale si era trovata più spesso.
Quando sentì il letto spostarsi dietro di lei, si bloccò. Hermione trattenne il respiro quando un braccio cadde sulla sua vita. Sentì il tocco di un naso sul suo collo, ma la sensazione di un respiro regolare le fece intendere che la persona misteriosa stesse ancora dormendo. Premendo le labbra in silenziosa attesa, sollevò la coperta. Un braccio di un pallore stellare era in contrasto con la sua pelle olivastra la stava trattenendo, ed era nuda, totalmente nuda.
Lasciò i suoi occhi scivolare sul braccio dell'uomo, arrivando alla sua mano. Hermione sollevò delicatamente le sue dita lunghe come le proprie, trovando un anello con sigillo d'argento con una "M" che brillava al suo sguardo.
«Oh mio Dio, cazzo.» sussurrò.
Non è possibile, sulla Terrandi Dio, che Hermione Granger fosse andata a letto con Draco Malfoy. E senza neppure ricordarselo!
Lentamente, girò la testa sul cuscino, trovando i suoi lineamenti più vicini di quanto siano mai stati a lei. I suoi occhi ambrati l'osservarono attentamente, Draco. L'aveva chiamato così? Aveva gridato Draco? O era stato Malfoy?
Cosa c'è in un nome?
Rise tra sé e sé. Poi lui si mosse e lei si fermò, con gli occhi spalancati. Quando i suoi occhi non si aprirono e i suoi respiri rimasero regolari, Hermione si rilassò contro il letto. Concedendosi un momento per guardarlo, prima che il giorno si trasformasse e li portasse inevitabilmente a discutere su come fossero arrivati lì, notò che lui sembrava molto più giovane senza quelle costanti rughe tra le sue sopracciglia curiosamente scure. Mentre lo studiava, scoprì che una piccola parte delle sue ciglia sull'occhio destro erano bianche mentre il resto era nero.
La cicatrice sopra il ponte del naso, quella che lei fissava sempre, sembrava perennemente rossa e viziosa. Sembrava innocente, nel modo in cui giaceva qui ora, e Hermione aveva quasi una mezza idea di baciarlo dolcemente per svegliarlo. Ma non è sicura di come fosse finita lì e non era sicura nemmeno che lui si ricordasse qualcosa. Così con cautela gli staccò il braccio dal corpo, tenendo il polso in aria mentre spingeva il cuscino in sua sostituzione.
La sua pelle pungeva per il leggero freddo della sua camera da letto mentre stava al suo capezzale, nuda. Il resto della stanza era grande e sorprendentemente accogliente, niente dell'ambiente stantio che ricordava del Malfoy Manor.
Hermione si affrettò verso una grande poltrona di pelle scura dove una coperta a maglia marrone era sparsa sul braccio. Si infagottò rapidamente in essa, grata che fosse abbastanza grande da avvolgerla completamente. Draco non si era ancora mosso, anche se aveva tirato il cuscino più vicino a sé e lei quasi rimpianse di aver lasciato il calore del suo letto.
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Warm Glow |TRADUZIONE|
FanfictionQuando sentì il letto spostarsi dietro di lei, si bloccò. Hermione trattenne il respiro quando un braccio cadde sulla sua vita. Sentì il tocco di un naso sul suo collo, ma la sensazione di un respiro regolare le fece intendere che la persona misteri...