Capitolo 10

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Dopo diverse ore di viaggio ci fermiamo in un hotel di Phoenix, a Sud di Washington, fortunatamente oggi poco soleggiata. Al momento Bella è seduta accanto ad Alice sul divano all'interno del soggiorno, Jasper è in piedi di fronte a loro mentre io osservo la strada dalla finestra. La camera non è molto grande, ha giusto il minimo indispensabile per una sola persona: un bagno, un letto e un piccolo soggiorno. Mi domando cosa stiano facendo adesso gli altri. Forse sono ancora in giro a spargere l'odore di Bella, oppure forse avranno iniziato a dare la caccia a James, se fossi umana a questo pensiero molto probabilmente mi verrebbero i brividi. 

"Alice, cosa hai visto?" rivolgo la mia attenzione ad Alice e Jasper "Il segugio ha cambiato i suoi programmi" risponde Alice con lo sguardo perso nel vuoto "Dov'è diretto?" le domanda ancora Jasper "Vedo degli specchi, un salone pieno di specchi" il biondo le porge un foglio e una matita, Alice inizia a disegnare freneticamente senza staccare gli occhi dal muro di fronte a se "Edward dice che le sue visioni non sono sempre affidabili" dice Bella osservando il foglio "Lei vede il percorso intrapreso dalle persone quando lo seguono, se cambiano idea anche la visione cambia" le spiega Jasper "Quindi il percorso intrapreso da James lo porterà in una scuola di danza?" mi avvicino ai tre e punto il mio sguardo su Bella "Ci sei mai stata?" le chiedo "Da bambina seguivo dei corsi lì, la scuola dove andavo aveva un arco come quello" indica il disegno "La tua scuola era qui a Phoenix?" domanda Jasper "Si..." fa per continuare ma il suo cellulare squilla e si affretta a rispondere, deduco sia Edward. 

"C'è qualcosa che non mi convince" dico mentre cammino avanti e indietro "Che intendi?" mi chiede Alice "Perché andare nella scuola di ballo che Bella frequentava da bambina? Insomma non ci va da anni, perché dovrebbe tornarci adesso" rifletto "A meno che non voglia tenderle una trappola" continuo "Che tipo di trappola?" domanda stavolta Jasper "Beh questo non lo so, forse vuole che lei vada lì" osservo Bella che ha appena terminato la chiamata "Edward sta venendo qui, hanno perso il segugio. Ha detto che ce ne andremo in luogo sicuro, da soli" prende il suo borsone "D'accordo allora prepariamoci" dice Alice alzandosi e iniziando a mettere ordine. 

Io, Jasper ed Alice lasciamo che Bella prepari le sue cose da sola, per lasciarle qualche minuto, mentre ci dirigiamo nella hall dell'hotel "Come credi che andrà a finire questa storia?" mi chiede Jasper "Dovresti chiederlo a Alice, è lei che prevede il futuro" rispondo osservando la ragazza in questione qualche passo avanti a noi "Invece, lo chiedo a te perché mi fido del tuo giudizio" ha in viso uno strano sorrisetto, a tratti malizioso "Credo che ce la faremo, infondo noi siamo otto mentre lui è da solo" dico "In effetti è vero" dice "Ho uno strano presentimento" Alice si avvicina a noi "Come se stesse per succedere qualcosa che però ancora non riesco a vedere" continua "L'unica cosa che possiamo fare è aspettare Alice" le dico. 

Sono trascorsi venti minuti e di Bella neanche l'ombra "Ma quanto ci mette Bella?" domando, ormai stanca di tutta quell'attesa "Vado a controllare" dice Alice. Dopo due minuti torna, ha il panico in volto "Che succede?" le chiede Jasper "Non c'è" dice soltanto "Dobbiamo avvertire Edward" Jasper tira fuori dalla tasca il suo cellulare e avvia una chiamata "Forse è andata alla scuola di ballo, ecco spiegata la tua visione" Alice mi guarda e annuisce "Si, hai ragione" Jasper torna da noi "Ho avvertito Edward, sono diretti alla scuola di danza adesso" ci informa "Bene, allora raggiungiamoli" dico risoluta. 

Non so quanto tempo sia passato e come se nono bastasse solo la situazione in se abbiamo anche incontrato un traffico più pullulante del solito, ma per fortuna, seppur sia ormai sera, siamo arrivati. Dall'esterno riesco a sentire, grazie al mio udito, il rumore di specchi che si rompono, subito guardo Alice e Jasper che sono certa abbiano sentito la stessa cosa, così senza indugiare un minuto di più entriamo spalancando la porta. Quello che vedo mi lascia esterrefatta. 


Change -Jasper Hale-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora