Prologo

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Era il 15 Agosto, Estate inoltrata, e al Villagio della Luna quella sera si festeggiava, poiché Izuku Midoriya, il figlio del Capovillaggio Alpha Asahi e della sua compagna beta Inko.

Quella sera, avrebbero scoperto il secondo genere del loro piccolo, il rito di passaggio, era un pò rude, per questo, il piccolo Izuku aveva paura. Aveva paura di avvicinarsi al sacro fuoco creato dallo sciamano, e aveva paura del colore che avrebbe preso il fumo una volta che lo avesse circondato.

Sapeva di non doversi preoccupare, dopotutto o sarebbe stato un Alpha, o un Beta, ma c'era qualcosa... qualcosa dentro di lui che non lo convinceva.

Aveva paura di poter essere un omega, uno di quegli esseri rari, tanto odiati dalle persone. Non ne aveva mai visto uno con i suoi occhi, poiché erano davvero molto rari, e nel suo villagio, non ce n'era nemmeno uno. Non aveva ben capito perché erano odiati, forse per il loro odore, ma aveva paura di essere uno di loro.

Non voleva deludere i suoi genitori per nessun motivo.

《 Izuku... a che stai pensando? 》chiese Inko prendendo in braccio il suo bambino, che tra meno di mezz'ora avrebbe compiuto 5 anni

《 a nulla mammina, ho un pò di paura 》sussurrò in imbarazzo Izuku, nascondendo la testa nell'incavo del collo della sua mamma

《 ma figliolo è normale, anche io avevo paura durante il mio rito, solo dopo che il fumo si sarà colorato, farai un sospiro, e capirai quanto in realtà non c'era nulla di cui preoccuparsi 》disse la giovane donna accarezzando dolcemente i capelli del figlio.
Izuku stava per rivelare a sua madre la sua preoccupazione, ma il dong della campana proveniente dal centro del villagio, lo aveva pietrificato.

Era ora.

Non staccandosi neanche per un attimo dalla sua mamma, i due capi villagio, e il loro bambino, si diressero verso il farò, dove intorno si trovavano già tutti gli abitanti.

Dopo che tutti si misero in cerchio, con al centro Izuku, i capovillaggio iniziarono a cantare, e un senso si serenità si fece strada dentro Izuki, amava sentire i suoi genitori cantare quella canzone, che non aveva né una forma, né un colore, non conteneva parole, ma una serie di suoni, che formavano una melodia sacra, che serviva a purificare la persona che andava a toccare il fuoco sacro.

Quando la melodia cessò, il verdino sospirò ad occhi chiusi, annusando il forte odore di legna bruciata, concentrandosi per non scappare.

《 Izuku è ora 》sussurrò Inko indicando la strada ad Izuku, che aveva appena aperto gli occhi.

A passi lenti e sconnessi, Izuku si avvicinò al fuoco scoppiettante, e una volta arrivato di fronte ad esso, il fumo che fuoriusciva, iniziò ad avvolgerlo come fosse un lento tornado. Inizialmente il fumo non cambiò colore, solo dopo pochi secondi, quest'ultimo iniziò a prendere una sfumatura, che non aveva nulla a che fare con il rosso degli alfa o con il verde dei beta.

Il fumo era diventato di un vivido azzurro, e quando questo cessò, Izuku rimase immobile, con gli occhi di tutti i presenti puntati addosso.

Deglutì pesantemente, per poi puntare lo sguardo sui suoi genitori, che come il resto delle persone, era a bocca aperta.

Era il primo omega del Villaggio della Luna, nonché uno dei pochi esemplari di maschio omega. Persino poche pergamene antiche ne parlavano poiché nel corso dei secoli ne erano esistiti pochissimi.

《 m-mamma... 》sussurrò Izuku correndo incontro alla sua mamma, le lacrime avevano iniziato a rigargli le guance, e solo una volta arrivato tra le braccia della madre, quest'ultima proferì parola.

《 Izuku Midoriya, è un omega, il primo omega del Villagio della Luna, adesso, per i festeggiamenti ognuno di noi può iniziare a camminare verso il bancone per la cena. 》disse Inko alzandosi tenendo in braccio il suo bambino.

Ma nessuno si mosse, solo gli anziani del villaggio si avvicinarono furiosi ai due capovillaggi

《 è un affronto. Non potrà assolutamente diventare il successore uno sporco omega. 》 disse quello che si trovava al centro, e il resto annuì concordando con l'anziano

《 Halon, non è il momento per fare questi discorsi. Sta sera siamo qua per festeggiare il compleanno di mio figlio, del resto ne discuteremo nei giorni a seguire. 》disse Asashi, per poi iniziare a camminare seguito dalla sua compagna e da Izuku. Successivamente, tutti gli abitanti si alzarono, seguendo i due capovillaggi.

Nessuno osava parlare ad alta voce, ma i bisbigli erano facilmente udibili. Izuku per tutto questo tempo non aveva osato guardarsi intorno, aveva ancora il viso nascosto nel collo della madre.

Era un omega, non poteva crederci... gli anziani gli avevano raccontato un sacco di storie su questi ultimi eppure si sapevano così poche cose che in sintesi non sapeva nulla, se non il fatto che fossero odiati.

《 mamma... adesso mi caccerete dal villaggio? 》sussurrò tra le lacrime Izuku.

《 ma no figlio mio cosa dici, nessuno di caccierà, questa è casa tua e noi siamo i tuoi genitori, indipendentemente dal tuo secondo genere. 》disse Asashi prendendo in braccio suo figlio, Izuku sentendo quelle parole pianse ancora più forte, era felice delle parole dolci che i suoi genitori gli stavano dicendo, e che nonostante fosse un omega, non li aveva persi.

Nonostante fosse triste per le parole che gli avevano rivolto gli anziani, le sue lacrime smisero di scende, e mentre faceva su col naso, un sorriso si fece strada sul volto della madre. Che nonostante fosse scombussolata dagli avvenimenti precedenti, non avrebbe mai permesso a nessuno di trattare male il suo bambino, solo per una cosa stupida come il secondo genere.

Quando arrivarono alla lunga tavola addobbata e piena di prelibatezze, un boato improvviso e un tremore del terreno, fece bloccare i presenti, e alla vista di un ondata di fuoco che sembrava mangiarsi le capanne, iniziarono le urla.

In groppa a dei cavalli, degli uomini mascherati con in mano dei bastoni infuocati si introdussero in mezzo alle persone, colpendole e dando fuoco a tutto ciò che trovavano. In mezzo ai pianti e alle urla di terrore delle persone, Inko corse con in braccio il suo bambino, che era rimasto completamente immobile da quando pochi secondi prima, una freccia trapassò il petto di suo padre.

Quando Inko si fermò dietro un albero, non molto lontano dal villaggio, infatti il fumo li stava già raggiungendo. Posando delicatamente il suo bambino a terra, la donna cadde, per poi sgranare gli occhi alla vista del sangue che le fuoriusciva dallo stomaco. Una freccia aveva attraversato il suo intestino, e mancava poco prima che anche lei, come il suo compagno, passasse nell'aldilà.

Ma ancora non poteva, doveva mettere in salvo il suo bambino. Quest'ultimo, guardava preoccupato la madre, e con gli occhi gonfi e colmi di lacrime, le teneva la mano.

《 mamma... ti prego non morire, non lasciarmi solo... 》sussurrò Izuku guardando il sangue scorrere lungo l'addome della madre

《 Izuku ascoltami... seguendo questo sentiero, fra 2 giorni ti troverai all'ingresso di un villagio che si estende su un enorme albero centenario. Una volta là, chiedi di vedere i capovillaggi, e una volta incontrati, dì di essere mio figlio. Mitsuki è la mia migliore amica, lei ti accoglierà e ti crescerà. 》sussurrò Inko, che lentamente sentiva il suo fiato andarsene

《 no no... mamma devi venire con me non puoi lasciarmi... 》 sussurrò Izuku stringendo sempre di più la mano della madre

《 ti voglio bene Izuku... per favore sta attento, io ti guarderò da lassù insieme al tuo papà 》sussurrò Inko, per poi chiudere definitamente gli occhi

Le lacrime e il panico presero il possesso del corpo di Izuku, che non riusciva più a ragionare, aveva appena perso i suoi genitori, non li avrebbe rivisti più, non gli avrebbero più detto le paroli dolci per consolarlo...

Solo quando sentì il rumore dei cavalli avvicinarsi si asciugò le lacrime. Diede un ultimo bacio sulla fronte della madre, e col fiato pesante, e il viso bagnato, Izuku midoriya alla tenera età di 5 anni si introdusse nel bosco, affrontando un viaggio di 2 giorni per proteggersi e proteggere quello che i suoi genitori avevano protetto a costo della loro vita.

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