Sunoo
Oggi credo di essere al punto di ammazzare qualcuno e con qualcuno intendo un gruppo di ragazzi seduti su uno dei tavoli vicini alla finestra. Hanno ordinato dei gelati e una fetta di cheesecake e si sono piazzati lì e andava tutto bene, ma poi ho cominciato a sentirmi a disagio quando una volta finiti i loro dolci non hanno smesso di fissarmi e ora che sono passati almeno trenta minuti dal loro arrivo sembrano non avere la minima intenzione di uscire dal locale. Purtroppo avendo consumato non posso farli uscire via, ma i loro sguardi a tratti viscidi mi stanno facendo accapponare la pelle.
Sembra come se il relax provato nella magnifica serata che ho passato con il mio Riki si fosse estinto completamente. Anche stamattina era tutto perfetto, ma ora sono solo le sedici e manca tanto alla chiusura della gelateria.
Fortunatamente c'è Yyih che mi sta dando una mano con gli ordini ai tavoli, mentre io sto al bancone al posto suo. Ho scoperto che è davvero una ragazza d'oro. La sto ringraziando tantissimo in questo momento.
"Sunoo-oppa" mi richiama proprio lei "arrivo subito, ho bisogno di utilizzare il bagno, per favore mi porti queste due coppe al tavolo cinque? Con la situazione lo avrei fatto io, ma non ce la faccio più a resistere"
"Non ti preoccupare, vai pure ci penso io" dico io con un sorriso sincero. Non posso mica costringerla a stare con me e poi finora è stata gentilissima.
Prendo il vassoio dal bancone e mi dirigo verso due ragazzine che stanno chiacchierando, non riuscendo ad evitare gli sguardi di quei ragazzi sulla mia schiena.
"Ecco a voi ragazze" forzo un sorriso e mi giro per tornare in indietro, ma vengo chiamato proprio da quel tavolo. Prendo un respiro profondo e mi dirigo verso la loro direzione.
"Eccomi, volete ordinare qualcos'altro? O serve il conto?" chiedo il più gentilmente possibile
"Sì, mi potresti portare una bottiglietta d'acqua? Kim Sunoo vero?"
"Uhm sì sono io.. ci conosciamo?" domando
"Avevo dei corsi in comune con Lee, il tuo amico di quinta.. chiamami pure Ji. Loro due sono i miei amici Jae e Hyeon.. ci chiedavamo, o meglio mi chiedevo, se magari ti andasse di darmi il tuo numero.. potremmo uscire qualche volta"
"Sunoo-oppa, eccomi, puoi tornare al bancone, ci penso io qui" arriva in mio aiuto Yyih, ma quando faccio per girarmi una mano mi blocca un polso
"Dai non andare, non mi hai risposto" mi ferma e io mi sento estremamente teso
"Scusami ma uhm.. ho un fidanzato" dico
"Sì ne sono a conoscenza, Nishimura dico bene? Potresti avere di meglio lo sai?"
"Non sei tu a sapere cosa è meglio per me e non azzardarti a dire una sola parola sul mio ragazzo" mi innervosisco a sentire nominare la persona che più mi rende felice venire sottostimata e insultata
"Dai su si scherzava, chissà che ha fatto per conquistarti, pensavo che avresti ceduto subito, non fare il difficile, solo un'uscita dai, hai un visino angelico e bel corpicino, direi che con me staresti molto meglio, puoi scoprirlo tu stesso" dice ancora poggiando la mano che teneva sul mio polso sul mio fianco
"Ti ho detto di smetterla di parlare del mio ragazzo e non starei mai con uno come te, ti conosco da cinque minuti e già ti odio e non toccarmi" dico fermamente cercando di mascherare il nervosismo
"Temo che voi ragazzi dobbiate uscire da questo locale. Nessuno ha il diritto di importunare i miei dipendenti, quindi vi chiedo ancora di pagare il conto e poi di abbandonare il locale o sarò costretto ad avvertire le autorità" arriva improvvisamente il mio capo e tiro un sospiro di sollievo. Io e Bahiyyih siamo rigidi come due tronchi.
Cinque minuti dopo i ragazzi se ne vanno, non prima di avermi ammiccato e io posso finalmente respirare. Ho bisogno di Riki.
"Sunoo? Va tutto bene? Non sono andati oltre vero?"
"No.." rispondo lentamente "mi ha solo strattonato un pochino.."
"Senti facciamo una cosa: torna a casa, non me la sento di lasciarti lavorare ancora, sto io fuori dall'ufficio"
"Posso lavorare, non c'è probl-" provo a dire
"No, vedo quanto sei provato ora, cambiati e vai a casa"
"Okay signore.. grazie mille.. davvero"
Esco dalla gelateria con un po' di timore, ma cerco di farmi forza e chiamo Riki al cellulare chiedendogli se sia a casa o in studio di ballo con Minho e gli altri ballerini e fortunatamente è a casa. Gli dico di aspettarmi e che sto arrivando e prima che possa farmi domande per via dell'orario chiudo la chiamata.
Decido di prendere il pullman visto che non me la sento di stare in giro da solo oggi e in una decina di minuti arrivo da Riki. Busso alla porta e non appena mi apre mi fiondo nelle sue braccia, lasciandomi scappare qualche lacrima, non so se di rabbia, tristezza o stress, probabilmente tutte quante.
"Hey piccolo? Che succede?! Perché piangi?"
"Mi tieni stretto per favore?" rispondo solamente e lui annuisce accarezzandomi la schiena per farmi calmare e mi porta sul divano
"Tesoro.. ora che sei calmo mi racconti cosa è successo?" domanda dolcemente e io gli racconto tutto quello che è accaduto nell'ultima ora e di come io abbia avuto il permesso di tornare prima e quando finisco di parlare noto come stia stringendo i pugni e sembri incazzato..
"Mi dispiace non essere stato lì per te.." mi sussurra dandomi un bacio sulla tempia che mi porta ad accoccolarmi a lui
"Non lo potevi sapere tranquillo.. ho avuto paura amore, i loro sguardi erano così viscidi.."
"Chiederò a Seung chi è lo stronzo che ti ha importunato"
"Non farai nulla amore, se avvicinano a me il capo chiamerà la polizia"
"Ma voglio dargli una lezione"
"No amore, mi basta che mi tieni stretto a te, non voglio nient'altro" mormoro, sapendo però che probabilmente non mi ascolterà
hellooo
è tardi per aggiornare ma va beh
oggi il mio umore era un po' efjshdd quindi perché non inserire altra angst in questa ff
btw non ho più idee per la storia, fra poco raggiungerà una fine
ma.. ho in mente un'idea per un'altra storia, quindi fatemi sapere se tra tutti i gruppi che seguite preferite una ship
vi amo <3
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can you hold my hand? - sunki
FanfictionÈ la storia di un Sunoo che ha una cotta colossale per il ragazzo più bravo del suo corso di danza a scuola e di un Riki che non sa relazionarsi con le persone, ripudia il contatto fisico e vive unicamente per la sua passione, ovvero ballare.