Capitolo 33

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Sono al bar, oggi faccio il turno del pomeriggio , sono passati tre giorni da quando Ale ha rincontrato il padre e per ora non ha preso nessuna decisione; diciamo che sembra non pensarci più di tanto. Sto tranquillamente sistemando il bancone quando vedo Giulio entrare e venire verso di me
G: " ciao"
Io: " ciao.. che ti porto?"
G: " veramente sono qui per parlare con te"
Io: " okay questo si che è strano"
G: " hai 5 minuti? Riguarda Ale"
Io: " okay faccio 5 minuti di pausa"
Usciamo dal bar e ci sediamo in uno dei tavolini tanto a ques't ora non ce nessuno
Io: " sputa il rospo"
G: " allora sono qui per chiederti aiuto, ieri sera mia madre mi ha presentato il suo nuovo compagno , io sapevo che si sentiva con uno da diversi mesi ma non lo avevo mai visto..."
Io: " non capisco che centra Ale in tutto questo"
G: " eh aspetta fammi finire... mentre ci stavo parlando a cena mi ha detto di avere un figlio della mia età che però non vedeva da molti anni.."
Io: " no ti prego non dirmi che è come penso"
G: " se pensi che il nuovo compagno di mamma è il padre di Ale allora sì è come pensi....sono venuto a chiederti una mano, perchè vorrei che Ale lo sapesse ma dato che con il padre non ci parla magari tu poi convincerlo a parlare con me, perchè comunque anche se ora non ci parliamo lui è comunque mio amico"
Io: " bel modo che hai di dimostrare amicizia ...,ci posso provare ma non prometto nulla"
G: " grazie..."
Io: " sia chiaro lo faccio per Ale"
A: "che dovresti fare per me?" Chiede sbucando alle mie spalle
Sobbalzo e mi giro , bene e ora chi gli spiega perchè sono con Giulio
A: " che vuoi da lei?"
Io: " amore veramente sei tu che dovresti parlare con lui , ha qualcosa da dirti, vi lascio parlare ...solo evitate di uccidervi ok?"
Mi alzo e li lascio soli, nel frattempo rientro dentro il bar e per fortuna vedo che c'è Yuri , deve aver iniziato il turno da poco; appena entro solleva lo sguardo
Y: " giornata a pesante?" Probabilmente deve aver notato la mia espressione
Io: "non sai quanto" sbuffo appoggiandomi al bancone
Y: " so io che ti serve" dice passandomi una birra e qualche stuzzichino
Io: " mado grazie mi serviva proprio"
Voglio bene a Yuri, anche se il 99% delle volte che ci vediamo è per lavoro abbiamo comunque instaurato un buon rapporto e mi fa sempre piacere scambiare due parole con lui.
J: " ho le allucinazioni o fuori ci sono Ale e Giulio che stanno parlando civilmente?!" Dice Jacopo,il fratello di Yuri che lavora anche lui qui, entrando
Io: " no no ci vedi bene, a quanto pare sono fratellastri"
J: " no aspetta cosa?!"
Y: " da quando?"
Io: " il padre di Ale e la madre di Giulio si frequentano da qualche mese... Giulio è venuto da me a chiedermi di convincere Ale a parlare con lui ma non ce ne stanno bisogno dato che è comparso dal nulla dopo 10 minuti..."
Y: " ma Ale lo odia"
Io: " ora dopo questa cosa o aumenta ancora di più l' odio e finiscono con il prendersi a cazzotti o fanno pace e magari me lo ritrovo sempre tra le palle... onestamente non so cos'è peggio" dico strofinando la mano sul viso
J: " beh in effetti non saprei dirti"
Y: " nessuna delle due mi sembra una buona soluzione"
Io: " già.."
Sento il cellulare squillare così lo prendo per vedere chi è, e leggo Andrea sul display
Io: " ti prego almeno tu dimmi che chiami per darmi una buona notizia"
Andrè: " in effetti si...perchè'? Che succede?"
Io:" stasera ti racconto, ora dimmi tu"
Andrè: " mi ha chiamato ora un mio amico del gruppo di cui faccio parte... una etichetta discografica di Roma ci ha offerto un contratto, verrò a vivere qui"
Io: " oddio serio?!"
Andrè: sii"
Io: " stasera dobbiamo festeggiare"
Dopo aver messo giù la chiamata , scolo giù la birra e mi affaccio per vedere come stanno andando le cose, li vedo alzarsi e salutarsi poi Ale mi si avvicina
Io: " allora?"
A: " abbiamo deciso di far finta di nulla per il momento io per la mia strada e lui per la sua"
Io: " come ti senti?"
A: " confuso, prima mio padre che si rifà vivo dal nulla, poi scopro che si frequenta con la madre della persona che più odio...che divolo ha per la testa"
Io: " non ne ho idea, probabilmente lui nemmeno sa di ciò che è successo tra te e quel deficiente , ma questa storia sicuramente dovrete affrontarla quando deciderai che è giunto il momento di riparlare con tuo padre"
A: " sicuramente... dopo questa cosa ho davvero bisogno di una birra "
Io: " vieni un' attimo dentro al bar che te ne preparo una, ah comunque Andrè ha una buona notizia da darti, almeno ti distrai un pò"
A: " si è quello che mi ci vuole, andiamo da loro appena finisci il turno"
Io: " yess"
Gli sorrido e lo abbraccio , rimaniamo così per diversi secondi poi ci stacchiamo ed entriamo dentro al bar.

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