La serata

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I fell down to earth
From a hundred miles away, and somehow
I still make it work
But it's overrated and somehow played out

'Alien boy' - Oliver Tree
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Mi chiamo Ezechiele, ho 19 anni e sono single da sempre. Sono all'ultimo anno di liceo.
Solito nerd, appassionato di videogiochi, fumetti, anime... e metal.

E ho un appuntamento.

Vedi che i miracoli a volte accadono?

Dicono che vai con lo zoppo e impari a zoppicare. Avrò inconsciamente imparato qualcosa da Mike.

Michael è il mio migliore nonché unico amico, un po' più estroverso di me, ma sicuramente più fortunato in amore rispetto al sottoscritto. È cinico e fa il sarcastico su ogni cosa che mi riguarda, facendomi spesso rendere conto della realtà delle cose. Ed è forse il motivo per cui siamo amici, poiché tendo a non avere sempre la testa sulle spalle e sogno ad occhi aperti appena ne ho l'occasione.

È fidanzato da qualche mese con una ragazza un po' più piccola di lui che mi ha fatto conoscere una sua amica, Elisa. Abbiamo varie passioni in comune.
È già un buon punto di partenza.

Sabato sera mi sono fatto trovare davanti al cinema 30 minuti prima. Pensavo che non sarebbe più arrivata.

Chiamo Mike.

<Hai realizzato che sei mostruosamente in anticipo vero? Aspetta e vedrai che viene. Come sei vestito? Ti immagino con la giacca elegante di tre taglie più grande prestata dallo zio e un mazzo di rose in mano>

<In realtà sono in jeans e felpa. E non ho portato nulla, ma pensavo di pagare io biglietti e pop corn>

<Galantuomo>

<Modestamente... Oh, mi sa che è arrivata, poi ti scrivo e ti dico com'è andata, ciao>

Metto giù e saluto Elisa in lontananza.
Per fortuna è vestita casual pure lei. Avrà capito le vibes della serata. O forse non riteneva importante questa uscita? Bah, smettila con le seghe mentali, idiota, concentrati.

<Ciao Eli>

<Ehi Zeke! Come va?>

<Tutto bene grazie. Vogliamo
entrare?>

<Certo>

Mentre andiamo a prendere i biglietti penso che forse avrei dovuto ricambiare e chiederle a mia volta "come va".

Zeke basta. Concentrati, stupido. Non rovinarti l'occasione.
Solite regole: sii te stesso e fai qualche battuta ogni tanto.

Prendiamo i biglietti per Incubus ed entriamo in sala. Mentre aspettiamo che inizi il film, tra quelli che stanno entrando e la pubblicità sul grande schermo, parliamo della pellicola.

<Sai, credo che il motivo per cui Incubus non sia stato accusato come plagio di Batman stia nel suo modo di punire i criminali. È molto violento ma non è metodico, fa ciò che la situazione gli suggerisce. Inoltre potrebbe essere uno qualunque, la sua identità non la sappiamo neanche noi del pubblico. È affascinante questa segretezza. Non hai alcuna informazione del suo background, e un po' ti fa paura, ma hai visto come regola la punizione in base al crimine che stanno commettendo? Ci va più leggero con gli spacciatori che con dei rapinatori>

<Sì beh sono crimini molto diversi in fatto di crudeltà, ma secondo me sono le conseguenze a importare davvero. Se rapini una banca ma riesci a non far del male a nessuno, è un conto. Se invece spacci sostanze che consumano e rendono dipendente, beh lì meriti di soffrire per ciò che fai. Anche se quelli che odio di più sono le gang di ragazzini che vandalizzano e linciano i passanti senza la minima ragione. Ultimamente è pieno di quei gruppetti. Non hai idea di cosa gli farei, se potessi...>

<Wow, Zeke. Parli esattamente come Wrath>

<Wrath? Chi è...?>

<Un altro dei protagonisti del film. Anche lui combatte il crimine, in maniera decisamente discutibile. Più discutibile di Incubus, il che è un tutto dire>

<Ma guarda te, pensavo di essere tale e quale all'eroe. Invece a quanto pare sono davvero spietato. La cosa più cattiva che abbia mai fatto è stata lanciare una gomma fuori dalla finestra a scuola, colpendo un poveraccio che stava passando di lì>

<Cosa?>

<A mia discolpa, non l'avevo visto. E non mi ha visto neanche lui, perché appena ha guardato nella mia direzione mi sono abbassato>

Rise. Che carina.

<Sì, sei proprio un cattivo ragazzo, non dovrei frequentare gente come te>

<Eh, mi dispiace, ma ora non puoi andartene, sta per iniziare il film>

<Ahimè, sopporterò> Disse sorridendo.

Ero rosso paonazzo, ma grazie al cielo in quel momento si spensero le luci.

Verso metà film capitò quel classico momento che è un mix tra l'imbarazzante e il romantico.
Ci sfiorammo per sbaglio le dita sul bracciolo e finimmo col tenerci per mano. Ero abbastanza agitato dalla cosa, ma non potevo non esserne felice.

Dopo due ore buone, uscimmo dal cinema.

<Beh dai, non mi ha deluso> Dissi

<Posso dire lo stesso. Le scene d'azione erano fatte davvero bene>

<Già, mi stavo dimenticando che tu adori le scene in cui si massacrano di botte, eheh. Sei proprio sadico>

<Nah, più che sadico direi che mi piace quando i criminali hanno quello che si meritano. Però se devo trovare un difetto direi che le scene strappalacrime su Wrath e il suo passato tragico erano abbastanza cliché. Non mi hanno fatto impazzire. Ho storto un po' il naso quando si sono alleati lui e Incubus verso il finale, ma tutto sommato è fatto bene. Poi la fotografia era fantastica. Credo che gli darò 4 stelle su Letterbox>

<Io te lo dico, Zeke, secondo me hai un futuro come critico cinematografico>

<Beh grazie, ne sono felice. Ma in realtà non so neanche che cosa fare l'anno prossimo per l'università, figurati il lavoro...>

Mentre stavamo uscendo, notai quattro ragazzi che ci seguivano, ma non gli diedi troppo peso.

<Tu per quando devi andare?> mi chiese lei.

<Aspetto che ti vengano a prendere i tuoi e poi chiamo mio padre. Ancora un paio di mesi e ti posso venire a prendere io in auto. Per ora ho il foglio rosa ma guido abbastanza maluccio, ahahah>

<Nah, stai tranquillo. Aspetterò>

Si avvicinò a me e mi prese la mano.

<Sai, Zeke, è stato bello stasera. Sei molto divertente, anche se Mike mi ha detto che a scuola non lo dai a vedere. Hai una doppia identità anche tu vero? A me puoi dirlo eh, ahah>

Ero in brodo di giuggiole.

<E-esatto eheh, di giorno sono un tipo tranquillo mentre di notte spavento i criminali con le mie battute>

Rise. Ci guardammo per qualche secondo negli occhi, e sono sicuro che se non ci avessero interrotti ci saremmo baciati.

E questo è uno dei motivi per cui non mi sono pentito di ciò che ho fatto in seguito.

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