Benvenuta a St. Moritz

365 28 3
                                    

*Mika*
SIAMO ARRIVATIIIIII!!
Immaginatevi che meraviglia svegliarsi con quest'urlo nelle orecchie.
Ecco.
Non è il massimo, vero?
Chelsea sta ancora dormendo della grossa, e Fortuné sta per gridare di nuovo, ma lo mando via e scuoto leggermente Chelsea.
《Chel? Darling? Siamo arrivati》sussurro al suo orecchio e lei apre gli occhioni lentamente.
Quanto è bella.
Fa uno sbadiglio e si stropiccia gli occhi.
《Ciao》mi dice striracchiandosi.
《Ciao》rispondo dandole un bacio. Le sue labbra sanno di sonno e sorridono a contatto con le mie.
Poi Fortuné ci interrompe.
《Dobbiamo scendere》ci avvisa, sistemandosi gli occhiali quadrati sul naso.
Io mi alzo, mi stiracchio e sento i muscoli intorpiditi tirarsi.
Guardo fuori, è già buio...
Chelsea prende lo zaino e la valigia, infila i doposci e la giacca e poi scende, lasciandosi dietro una scia di profumo al cioccolato e alla cannella.
Resto imbambolato un momento e Paloma mi da un pizzicotto sul braccio.
《Ehi!》esclamo tenendomelo, e lei scoppia a ridere.
《Ehi innamorato, guarda che dobbiamo scaricare le valigie!》e si allontana ridendo.
Io prendo la mia valigia e raggiungo Chelsea, che mi aspetta guardandosi intorno meravigliata.
《Benvenuta a St. Moritz》.
*Chelsea*
Questo posto è magico.
No, davvero, non sto esagerando.
Mika scende dal camper, la valigia in mano e sfoggia un gran sorriso.
《Benvenuta a St. Moritz》dice solo.
Siamo ai piedi di una villa enorme, con una fontana nel giardino e qualche gradino prima dell'ingresso, pieno di neve.
Mi cinge le spalle con un braccio e mi bacia i capelli.
Capperi penso. Sono cresciuta, ma lui mi sovrasta ancora.
Entriamo nella villa e... wow.
Wow.
C'è un salone con un enorme abete al centro, ai lati due rampe di scale.
Un portone separa il salone da uno più piccolo, con due divani, due poltrone, il tavolo da pranzo, un mobiletto TV, un tappeto.
Poi, collegati, vi sono una cucina e la camera di Jonni e Michael.
Dopo un corridoio lungo il quale ci sono le camere di Fortuné e Mika è di Yasmine e Paloma.
《Tu dormirai con Zu》 fa Mika mortificato.
《Evvai!》esclama Zuleika entrando, e io la seguo.
Lei lancia a terra la valigia e si fionda ad abbracciarmi.
《Mi sei mancata》mormora, la voce attutita dal mio petto. Io le accarezzo i capelli morbidi, impacciata.
La porta si spalanca e ne entra Mika.
Sorride e prende Zu per un braccio, allontanandola gentilmente.
Lei, per non farsi vedere dal fratello mentre piange, scappa via.
Mika la rimpiazza velocemente e mi stringe.
Io mi abbandono a lui e lo stringo, anche se mi fa male il petto.
In questi due mesi hi messo su due taglie, chissà se se n'è accorto.
Si allontana perché sta suonando il telefono fisso.
《Pronto?》chiedo.
Solo ansimi.
《Pronto?》ripeto decisa.
《Chelsea... ti ricordi di me?》
Sì.
Si, certo che mi ricordo
Mi porto la mano alla gola, riesco quasi a sentirle le sue mani.
Mika prende l'altra cornetta fissa e ascolta.
《Ah Chelsea, Chelsea... più di una volta sono stato sul punto di ucciderti... poi però I tuoi occhi implorante mi impietosivano...》 Mika è furente, sta per dire qualcosa, ma alzo una mano tremante, mentre le mie guance si fanno bagnate.
《Cosa vuoi da me Filo?》chiedo, la voce stranamente ferma.
《Oh, non voglio nulla da te. Beh, forse... forse ucciderti》Mika sbatte con forza il telefono sulla base e io lo imito.
La gola pizzica, come se le parole di Filo avessero risvegliato il dolore che il cervello aveva ormai dimenticato.
Mika si avvicina piano, mi prende un braccio e mi comincia a tirare su una manica.
Io cerco di divincolarmi dalla sua stretta, ma lui è più forte di me.
E lui li vede.
Vede gli innumerevoli tagli che segnavano i giorni sulle mie mio avambraccio sinistro.
Il suo viso si irrigidisce.
Mi tira a sé dal braccio e mi abbraccia, delicato.
《Non tagliarti più》mi sussurra, e io annuisco.
Si sdraia sul mio letto e io mi accoccolo vicino a lui, ingabbiata dal suo abbraccio, mentre lui si arriccia i miei capelli intorno alle dita.
I suoi movimenti si fanno sempre più lenti, fino a fermarsi del tutto, e capisco che si è addormentato.
Io ho paura.
Ho paura di Filo, ho paura che venga qui e... e...
Che mi uccida.
*Mika*
Quando apro gli occhi mi ritrovo il petto infilzato dagli occhiali di Chelsea, che dorme.
Io glieli sfila e li metto sul comodino.
Le sue mani dalle dita sottili, mani da pianista, mi stringono il golf, e la sua espressione si fa corrucciata, come se stesse avendo un incubo.
Il respiro accelera, e lei spalanca gli occhi, ansimando.
I suoi occhi azzurri screziati di grigio e blu sono colmi di paura, e quando incrociano i miei si riempiono di lacrime.
Affonda la faccia nel mio petto, e io la a stringo con fare rassicurante.
《Andiamo giù, altrimenti i miei penseranno male》dico dopo qualche minuto.
Lei tira su col naso, si asciuga gli occhi, prende gli occhiali dal comodino e scappa in bagno, lasciandomi in mezzo alla stanza.
*Chelsea*
Mi sciaquo la faccia, gli occhi fortunatamente non sono arrossati.
Sistemo la frangetta e raccolgo i capelli in uno chignon morbido, poi mi passo il lucidalabbra al cioccolato sulla bocca e sorrido alla me stessa nello specchio.
Esco dal bagno.
Mika è rimasto immobile in mezzo alla stanza.
Gli sorrido e i suoi occhi si illuminano, mentre quella fossetta che amo spunta dalla sua guancia e un sorriso mette in risalto i suoi dentini perfettamente dritti e grandi che gli danno l'aria da bravo ragazzo...
《TERRA CHIAMA CHELSEA! Mi stai fissando》la sua voce mi riporta alla realtà.
Faccio un sorriso trasognato.
《Sono innamorata》mi giustifico, e lui mi bacia tenendomi la faccia tra le mani.
Io aggancio le dita ai passanti della sua cintura, avvicinandolo a me.
Lui sorride, e io gli mordo il labbro inferiore.
Mika reagisce e mi infila la lingua in bocca, le sue mani scendono piano sui miei fianchi -finalmente ho dei fianchi!- ...
si allontana ansimante e mi sbatte con forza contro il muro.
I lividi sulla mia pelle reclamano, ma vengono zittiti dalla passione che proviamo entrambi.
Mi sfugge un gemito quando le sue labbra si incollano di nuovo alle mie.
Gli getto le braccia al collo, infilando le dita nei capelli morbidi e lui mi solleva.
Gli cingo il busto con le gambe...
《Mika vieni a ved... ooooookaaaaaayy scusate》 sento Zuleika alle spalle.
Mika mi lascia andare bruscamente e mi sistemo il maglione, gesto che lui imita.
《C-certo Zu eccoci》dice, ed esce dalla stanza a grandi falcate, senza guardarsi indietro.
~•Spazio autrice•~
Hei people!
Spero che con questo capitolo mi possiate perdonare l'assenza.
Vi è piaciuto?

La storia di Chelsea e MichaelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora