Capitolo 14

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Attenzione! Una parte di questo capitolo fa davvero schifo! Se siete come me nn leggetelo!

Il sindaco si mise a piangere e fece uscire dalle celle i 4 amici che gli domandarono se poteva togliere la legge e fare tornare i colori. Lui si guardò intorno e disse: 《 lo farò ma solo ad una condizione che voi facciate un disegno di Chiara in un bel prato verde circondata da fiori e uccellini che cantano e... tranquilli non vi denuncio mica. 》i ragazzi si guardarono e annuirono. Tornati a casa si misero subito al lavoro. Quando finirono di colorare il prato si accorsero che mancavano i pastelli blu per il cielo.

Giovanni
Dissi che secondo me erano rimasti in soffitta e Giada si offrì per accompagnarmi e Insieme ci avviammo mano nella mano.

Giada
Appena arrivati in soffitta Giovanni mi guardò e io arrossii di colpo. Dopodiché mi prese per entrambi le mani e avvicinò le sue labbra alle mie io sentii un lieve bacio sulle labbra e poi inciampai in uno scatolone, caddi e svenni.
Mi risvegliai dopo cinque minuti perché Giovanni mi rovesciò l'acqua in faccia! E io arrossii come un peperone. In quel momento capii i veri sentimenti che provavo per lui.
Poi sentimmo che Francesca ci chiamava da sotto, noi prendemmo le matite e torammo sotto.
Stupore. Arrivati giù vedemmo Francesca e Giacomo presi in un appassionante bacio e a quel punto Fra mi guardava con la stessa espressione con cui la guardavo io quando interruppe la mia conversazione con Giovanni ma aggiunse un certo nonsocche e sembrava volesse dire beh almeno siamo pari!


È un capitolo davvero corto ma sarà il penultimo del libro

andiamo in avanscopertaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora