Capitolo quattordici

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"Io geloso di Yeonju- puahahah sei ancora ubriaca dalla cena aziendale Rosie??"

Ridacchiò Hyunjin cercando di non pensare al calore che lentamente si stava insinuando nelle sue guance.
Ignorò anche lo sguardo di lei ora fisso sul suo viso e provando a mantenere la calma, intavolò delle banali scuse.

"Non è lui che è soprannominato novellino prodigio, non è lui che ha ottenuto in pochissimi mesi tanti elogi da poter riempire un quaderno intero e non è lui a-"
"Ad avere come partner Rose Park?"
"Esattamente"

Il moro, al seguito di quelle parole, si morse il labbro, maledicendo la sua innata propensione a farsi trascinare dall'euforia.

"No, cioè non è come la intendi tu-"
"Tranquillo Hyunjinnie, lo so che nessuno sarà mai alla tua altezza e-"

Mentre parlò, Rose appoggiò la sua piccola mano sul ginocchio del collega, non sapendo che cosa quel gesto innocente fece scaturire nel suo animo già su di giri.
Hyunjin si alzò di scatto dalla panchina e come se avesse delle briciole sui jeans, prese a strofinarli freneticamente, proprio nel punto in cui la ragazza lo aveva appena toccato.
Rosso in viso, dopo aver incomprensibilmente farfugliato, la piantò in asso con ancora la plastica del suo pranzo da buttare nel cestino dei rifiuti del cortile.

"Ma che diavolo gli è preso???"

Si domandò Rose, ignara di cosa stesse nascendo nel cuore di Hyunjin.
In realtà quell'inaspettato sentimento era nato già da qualche tempo nel ragazzo, solo che era rimasto recondito e dormiente, almeno fino a che il suo capo non pensò bene di spiattellargli in faccia la realtà.
La bionda visibilmente confusa, si diresse verso la spazzatura e furtivamente spiò in direzione del loro ufficio.
Non potè credere a ciò che vide.
Mmh, no, in realtà, poteva eccome...
Se fosse stato un altro avrebbe pensato che gli mancasse qualche rotella, ma Hyunjin era diverso, era diverso ai suoi occhi.
Volubile, lunatico e anche un po' strano, ma per lei non era solo questo, per lei era premuroso, gentile e perché no, nonostante la sua rinomata parlantina ed esuberanza, a tratti anche timido e introverso.

Rose non riuscì a trattenersi dal sorridere.
Hyunjin, davanti al finestrone del lungo corridoio che faceva da anticamera al loro ufficio, gesticolava e parlava freneticamente tra sé e sé.
Quel sorriso era durato parecchio sul suo volto, tanto da farla preoccupare.

Riprenditi Rose, non è il momento di farsi sopraffare dalle emozioni.

Si schiaffeggiò il volto ed espirando con vigore, si affrettò a raggiungere il resto dei suoi colleghi.
Quando varcò la soglia venne avvolta da un'atmosfera insolita per il suo ufficio.
Ognuno stava lavorando per i fatti propri, tutti concentrati sui loro monitor e nemmeno una mosca si azzardò a sbattere le sue ali.
Ad animare quella strana situazione fu la voce pimpante di Jeno che provenendo improvvisamente dalle sue spalle, la fece quasi sobbalzare.

"Eccoti qui Rose! Mi è stato riportato che c'è stata coda al bagno delle signore... Vedrò di fare qualcosa al riguardo"

Disse riferendosi al lieve ritardo della ragazza.
A suggerire quel probabilissimo incidente fu Hyunjin, che alle prese col suo breve delirio personale, venne come lei colto alla sprovvista dal capo ufficio, il quale invitò lui e gli altri due colleghi a prendere posto per spiegar loro i nuovi progetti.

"Oh sì mi scusi"

Gli rispose lei e, immaginando fosse stato proprio Hyunjin, mimò un grazie al suo partner che appena Jeno cominciò a parlare, decise che la conversazione che lei e il supervisione avrebbero intrattenuto, sarebbe stata di gran lunga più interessante di un blando brain storming.

"Ho già spiegato agli altri che per questo mese non c'è roba grossa di cui occuparsi, anzi, spot minori e grafiche per cartelloni pubblicitari"

Proseguì e nel frattempo con un gesto della mano la invitò a sedersi alla sua postazione.
Rose ancora un po' scombussolata, obbedì.

"Per te ha scelto Chenle in persona di cosa ti dovrai occupare, ha parecchio insistito, e francamente non ne capisco il motivo del perché proprio tu"

Quelle parole non le parvero rassicuranti, anzi, tutt'altro.
Prima di scoprire la motivazione di quella richiesta, infatti, le sue gambe tremarono.
Pensò di aver fatto qualcosa di sbagliato, ma più ci rifletteva e più non trovava alcun erorre nei suoi precedenti lavori.
La vecchia insicura Rosie stava per ripresentarsi, quando, notando il pallore sul suo viso e la sua fronte corrucciarsi, Jeno si affrettò a chiarire l'equivoco.

"O no no, Rose, non fraintendere, tu sei eccezionale! La migliore nel tuo campo... La mia perplessità infatti era proprio questa. Chenle ha deciso di affidare a te la grafica per un banale cartellone... Vuole che il baracchino di Mark abbia più successo viste le sue capacità, così mi ha detto"

Se poco fa la bionda era appena appena sbiancata, ora, poteva tranquillamente essere scambiata per un fantasma.
Certo che Jeno non comprese la disposizione di Chenle, nemmeno a lui era noto che i due fossero amanti, ma forse... Il boss, il grande boss... Quel giorno... Li aveva visti!
Forse Chenle si era accorto che due impiegati lo avevano visto amoreggiare di nascosto con qualcuno... Con un uomo e per giunta suo amico di lunga data!
Che quello fosse il suo singolare modo di farle capire che lui ne fosse al corrente?

La ragazza, quasi in preda al panico, senza rendersene conto aveva guardato in direzione di Yeonjun, venendo ricambiata all'istante.
Cosìccome se ne accorse Jeno, se ne accorse anche Hyunjin, che non mancò di dire la sua.

"Ma come mai non ci avete messo in coppia questa volta???"
"Mi sembrava di averlo spiegato poco fa, sono lavoretti per tappare i buchi, mettiamola così. E poi Hyunjin di che ti lamenti? Tu sei quello con il progetto migliore, una pubblicità per un brand emergente di gioielli!"

Percependo il tono quasi accusatorio, Hyunjin non rispose, ma non smise di osservare Yeonjun, il quale con le dita finse di digitare alla tastiera, ma con gli occhi restò incollato alla collega.

"Bene, ora che tutti sanno che fare, mi ritiro nelle mie stanze. Per qualsiasi cosa, avete il mio indirizzo mail. Rose ora ti giro il materiale, buon lavoro a tutti"

I ragazzi ringraziarono all'unisono e quando il lupo fu abbastanza lontano dal gregge, iniziarono chi a chiacchierare e chi, addirittura, a respirare.

"Wow che onore Rosie! Chenle in persona!!"

Esordì Soobin, attirando su di sé l'ira di Hyunjin.

"Calmati Hyunjin, perché te la prendi con me?"

Mentre i due discussero animatamente, Rose e Yeonjun, per non destare sospetti, si scambiarono delle mail.

Yeonjun.Choi@gmail.com
Dici che sa???

RosePark@gmail.com
Credo di sì, altrimenti come lo spieghi??

Yeonjun.Choi@gmail.com
Beh, finché non mi metterà in mezzo concediamoci il beneficio del dubbio.

Dopo aver ricevuto quell'utima mail, la bionda lo guardò e Yeonjun le rispose con un bel pollice in su facendola sorridere, sorriso che scomparve quando la segretaria del presidente della NAP fece il suo ingresso in ufficio.

"Rose, Yeonjun, potreste seguirmi un attimo? Siete desiderati nell'ufficio del Presidente"

•Quando gli opposti si attraggono• Hwang HyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora