Ciao. Mi chiamo Tom, sono un ragazzo di periferia, ho 22 anni , abito nelle vicinanze di Liverpool, una bellissima città. Vorrei parlavi del mio passato in questo libro e ora inizierò a scrivere, vicino a me ho un bicchiere di vodka, mi aiuterà a scrivere.
Avevo tre anni;
23 Ottobre 1996
Ore 7.00 , Lucy ( Mamma di Tom)Tom alzati, devi andare all'asilo nido, dai muoviti devi anche prepararti per la festa di stasera del tuo amico Mirko, la colazione è pronta.
Carly (Papà di Tom) se non ti alzi tra cinque minuti vengo e ti tiro giù dal letto, sono già due giorni che non vai , basta ! Dopo cinque minuti Tom si alzò.
Tom: sono sveglio, mamma voglio il latte caldo, ho freddo.
Lucy: Va bene muoviti a fare colazione però altrimenti tuo padre si arrabbia.
Tom: Ok, mamma.
Dopo circa 20 minuti Tom era pronto per andare all'asilo nido, uscì di casa tranquillo e spensierato, era un bambino dolcissimo.
Carly: Muoviti a salire in macchina, è tardi.
Tom arrivò finalmente all'asilo dove trovò tutti i suoi amici, si mise a giocare con i suoi amici fino a che non arrivò l'ora di rientrare a casa , la sera aveva il compleanno del suo amico Mirko.
Arrivò a casa stanco e triste ;
Lucy; Come mai questo faccino? Non sei felice che vai al compleanno di Mirko?
Tom: Si mamma, sono contentissimo ma papà dice che è troppo lontano per andarci.
Lucy: Parlerò io con lui, al massimo andiamo tutti e tre.
Dopo un pò Carly si convinse, si misero in macchina tutti e tre e partirono, il viaggiò durò due orette ma arrivarono. C'era già tanta gente con un buffet enorme, c'era cibo, tanto cibo e Tom era felicissimo. Portò a Mirko un regalo, gli piacevano le moto e lui gliene regalò una a giocattolo, una yamaha, era bellissima e Mirko era felicissimo.
Lucy: Cavolo è tardissimo , sono le 00.25 abbiamo due ore di viaggio è meglio rientrare a casa.
Salutarono tutti e andarono via.
Erano in macchina, tutti e tre ascoltavano musica, erano felicissimi. Tom era seduto dietro e non smetteva nemmeno un pò di sorridere. Passò un'ora di viaggio ed ecco che una macchina ad alta velocità va contro la macchina di Tom.....BOOOOOOOM, UNA CATASTROFE. Fiamme, dappertutto, urla, c'era il fini mondo. Dopo nemmeno dieci minuti ecco l'autobulanza con la polizia. Lucy e Carly erano morti al colpo per Tom aveva preso una grave botta alla testa e delle ferite sparse per il colpo, era grave. Portarono Tom in ospedale di urgenza : CODICE ROSSO , CODICE ROSSO, CODICE ROSSO. BAMBINO DI TRE ANNI IN SALA OPERAZIONE , CODICE ROSSO.
Ore di intervento, pensate aveva solo tre anni e con la percentuale di vita al 40%.
Ore 8.00 del mattino seguente. L'intervento è andato bene ora dobbiamo solo aspettare che il bambino si sveglia.
Passarono quattro ore, ed eccolo che Tom riapre gli occhi.
Tom: Dove sono? Mamma? Papà? Dove siete? Chi siete voi?
Emily ( Dottoressa Chiururga) : Ciao Tom, che bello che sei, come stai?
Tom: Chi sei tu?
Emily: La tua dottoressa, ora sta arrivando la tua nonna.
Tom in quel momento non ci stava capendo nulla, era piccolissimo.
Midia ( Nonna di Tom) era arrivata in ospedale, distrutta per aver perso il figlio Carly non sapeva come consolare il nipote, non sapeva come dirgli che non aveva più i genitori e che era diventato orfano.
La nonna prese coraggio e raccontò tutto a Tom, dicendo che la mamma e il papà erano volati in cielo ma erano lo stesso sempre con lui.
Tom non smise di piangere per giorni, non mangiava più, non andava più all asilo nido, era distrutto quel bambino, voleva i suoi genitori.
Giorno 18 Novembre 1996.
Arrivano a casa della nonna gli assistenti sociali avvisando la nonna che non poteva avere più l'affido del nipote perchè non guadagnava troppo per poter gestire un bambino di tre anni, cosi Tom finì in una casa famiglia.
Tom passò quindici anni li, dove ormai aveva creato la sua famiglia e i suoi fratellini, lui stava bene.
Arrivata la maggiore età lui lasciò la casa famiglia per crearsi lui una vera famiglia e scoprire la realtà.
"
Il mio passato finisce qui.
Il mio presente è ora.
Son Tom, ho 22 anni. Sono studente universitario di lettere e filosofie. Amo leggere, amo scrivere e amo Bukoswi. Ho finito la vodka, e senza la vodka non scrivo più.
Fine.