CAPITOLO 12

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Un'ora e mezzo più tardi, dopo una doccia fredda, Jude non era ancora riuscito a calmarsi. Stava camminando avanti e indietro nella sua stanza, sentendosi come una tigre in gabbia.

Voleva Leona con tutte le sue forze, specialmente dopo quello che era appena successo tra di loro, ma aveva deciso che non sarebbe andato da lei. Era meglio così. Nonostante la desiderasse da impazzire, aveva capito che sua moglie era una donna molto complicata.

Coraggiosa e timida, spavalda e vulnerabile. Jude non voleva metterla nella condizione di scappare via a metà notte, com'era già successo. No! Voleva svegliarsi accanto a lei dopo una notte piena di passione. Voleva dormire con lei tra le sue braccia. Voleva sentire il suo respiro calmo e rassicurante... Voleva trovarsela accanto, nello stesso letto, il mattino dopo.

Si chiese come sarebbe andata avanti la loro relazione se non si fossero sposati per aiutarla ad ottenere la custodia dei bambini e per il patto che lui aveva fatto con l'Onnipotente.

Cercò d'immaginare come sarebbe stato invitare fuori Leona, corteggiarla, ma era molto difficile fare questo per la presenza dei bambini, per quanto meravigliosi fossero. Si chiese anche cosa sarebbe stato avere l'amore di Leona...

Si sentì stringere il petto. Non aveva mai desiderato il cuore di una donna, prima di allora. Non aveva mai desiderato l'amore. Il corpo, l'attenzione, forse, ma non il cuore. Era un modo per evitare complicazioni.

Il problema di desiderare l'amore di Leona era che lei, poi, avrebbe voluto essere contraccambiata. E lui, piuttosto che dare il proprio cuore, avrebbe forse preferito dare il proprio portafoglio.

*****

"Divertiti," gli disse Leona, vedendolo uscire per andare alla famosa cena degli operatori di Borsa.

In smoking era assolutamente magnifico... quasi come lo era senza alcun vestito addosso. Lui le rispose con una smorfia.

"Devo fare un discorso..."

"Be'... In bocca al lupo, allora," replicò lei facendo spallucce.

"In casi come questo, non serve molto... Ci vediamo..." aggiunse Jude e uscì, chiudendo la porta dietro di lui.

Leona aspettò a vederlo salire in macchina, poi si voltò immediatamente verso i bambini.

"Ragazzi, ho bisogno del vostro aiuto..."

"Cosa succede, zia Leona?" le chiese Faith prendendo i gemelli per mano e sedendosi tutti e tre sul divano. "Come possiamo aiutarti?"

"Stasera dovrò uscire, ragazzi, e ho bisogno che voi siate super tranquilli... più del solito. Tra poco dovrà arrivare qui la babysitter che starà con voi fino al mio ritorno. E, come premio, stasera per cena, vi darà la pizza."

"Evviva, la pizza!" gridarono Keith e Clive.

"Chi è la nostra babysitter?" domandò Faith.

"Una ragazza che vive su la nostra strada, qualche casa più in là."

Faith sembrava meno entusiasta. Leona si chinò e abbracciò la nipote.

"Cosa c'è, piccolina? Non ti senti bene?"

La bambina guardò i gemelli e poi scosse la testa. Esitava a dire alla zia quello che pensava in quel momento.

"Faith, parla con me, ti prego..." le chiese Leona con dolcezza.

"Zia... Non avrai un incidente, vero?" domandò a voce bassa.

Leona si sentì stringere il cuore. Strinse la bambina tra le sue braccia in un forte abbraccio.

IL PREZZO DELLA PASSIONE (2 LIBRO DELLA SERIE "IL CLUB DEI MILIONARI")Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora