'Fri-Fri'

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Finn arrivò a scuola, e come sempre rimase fuori ad aspettare suonasse la campanella.
Ma ci fu qualcosa di diverso.
Una ragazza gli si presentò ai piedi.
Taceva, non osava aprire bocca.

<Ciao, ci conosciamo?>
Chiese Finn non sapendo cosa dire.

<Penso di no, ma volevo fare amicizia.
Non ho molti amici qui, anzi.>
Disse lei.
Sembrava che non parlasse per quanto la voce era bassa.
Sapeva che c'era qualcosa che non andava, anche perché sennò non avrebbe detto la frase finale.

<Bene.
Sono Finn Wolfhard.>
Rispose con un sorriso.

<Ludmila Romanova.>
Disse ricambiando il sorriso.

<Non sembri di qui.
Da dove vieni?>
Chiese lui incuriosito.

<Vengo dalla Russia. Mi sono trasferita da un'anno qui.>.

<Ti trovi bene qui?>
Sapeva anche che le cose non andavano affatto bene, ma era per verificare la frase finale che aveva detto.

<Si e no, ma non voglio andare nei dettagli.
Magari la prossima volta.
Comunque mi piace molto il nome 'Finn'.
Ti chiamerò 'Fri-Fri'.
Non so perché, ma è carino. Almeno penso.>
Disse sorridendo lei.
Lui arrossì leggermente.
Era la prima volta che gli davano un soprannome.

<Va benissimo. Allora tu sarai 'Lu-Lu'.>.
Le appoggio una mano sulla testa accarezzandole i capelli.
Suonò la campanella ed entrarono.

<Ci vediamo al bar qui vicino dopo scuola?>
Domandò lei.

<Perfetto. A dopo Lu-Lu.>
Rispose lui.
Si salutarono e si divisero per andare nelle proprie classi.

Dopo scuola, come si era detto, si dirissero tutti e due al bar vicino.
La ragazza era vestita con una maglia rosacea a maniche lunghe di stoffa, jeans corti normali, calze bianche che arrivavano al ginocchio e delle scarpe Demonia bianche e nere.
Finn invece con un maglione rosso scuro, non vivace. Un rosso 'morto'.
Dei jeans marroncini e delle scarpe semplici nere.
Si salutarono con baci sulle guance e si sedettero.
Ludmila prese un Cappuccino e Finn un caffè con zucchero.
Parlarono di loro, di scuola, e si confessarono delle cose.
Tutti notarono che Ludmila si innamorò perdutamente di lui.
Tranne Finn.
Finché non uscì per una chiamata.
La cameriera glielo fece notare.

<Ragazzino, credo proprio che la ragazza sia cotta di te.>
Sorrise mentre Finn arrossì.
Ludmila rientrò e vide Finn tutto rosso.

<Succede qualcosa? Comunque io dovrei andare a casa.
Vuoi venire con me o resti qui?>
Domandò lei guardando il vuoto.

<No, vengo con te.>
Rispose lui.
Lo prese per mano e si dirisse verso casa.
Continuarono a parlare.
Durante il cammino Lu-Lu si fermò a prendere qualche fiore che trovava adorabile.
Sorrise dandogli i fiori.
Lui li afferrò e li mise con cura e dolcezza nella tasca del jeans.
Continuarono a camminare e incontrarono il migliore amico di Finn, Oakes Fegley.
Si salutarono ma Ludmila rimase in silenzio.

<Lei chi è?>
Domandò Oakes.

<Una mia amica.>
Rispose Finn.

<Mi chiamo Ludmila.>
Si presentò.

<Oakes Fegley.>
Le strinse la mano sorridendo.

<Non ti ho mai vista nei dintorni, sei nuova qui?>
Le chiese Oakes.

<Sono qui da un'anno, ma non esco spesso. Non esco proprio. Solo per andare a scuola, ma non vado sempre.
Ho molte assenze infatti.>
Rispose lei sistemandosi la maglia.

<Può venire anche lui?>
Chiese Finn gentilmente.

<Va bene.>
Sorrise.
Finn ed Oakes continuarono a parlare.
Invece, Ludmila rimase zitta.
Arrivarono alla casa della ragazza.

<Rimanete qui per un attimo e vi prego fate silenzio.
Torno subito.>
Chiese pregandoli lei.
I due ragazzi si insospettirono e sì preoccuparono un po'.
Ma fecero come gli fu chiesto.
Ludimila entrò in casa e la vide vuota.
Quindi li lasciò entrare.

<Che era successo?>
Chiese Finn preoccupato.

<Non ti preoccupare, niente di che.>
Rispose Ludmila.
Entrarono in casa.
Dopo qualche ora, Ludmila andò in camera sua
Intenta a cambiarsi.

<Dove sta andando?>
Chiese Oakes a Finn.

<Non lo so, è la prima volta che vengo qui a a casa sua e non so nemmeno dov'è il bagno.
Quindi figuriamoci se so cosa stia facendo.>
Rispose lui.

<Vuoi seguirla?>
Sussurrò Oakes.

<Sei pazzo?>
Rispose sussurrando Finn.
Oakes si alzò e seguì Ludmila.
Si affacciò alla porta e vide lei che si stava per spogliare.
Se ne andò imbarazzato riferendolo al migliore amico.
Aspettarono un po' sul divano finché non tornò.

<Sei attraente anche in pigiama.>
Disse scherzosamente Oakes.
Ludmila si sentì a disagio per qualche secondo e poi sorrise.
Dopo qualche minuto Oakes ricevette una chiamata.

<Ragazzi, io devo andare.
Ci vediamo domani a scuola.>
Disse.

<Va bene, a domani.>
Rispose Finn.
Lei lo salutò con la mano.
Oakes uscì di casa facendo un'occhiolino a Finn di nascosto.
Finn si imbarazzò.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 14, 2022 ⏰

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