Capitolo 16

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Charlene

Mi svegliai con male alla testa per l'alcol bevuto la scorsa sera. Dopo aver parlato con Ashton ero tornata dentro assieme a lui e avevo bevuto qualche bicchiere, mi ricordavo inoltre di aver visto Tayler da qualche parte.

«Buongiorno!» esclamò la bionda saltandomi affianco sul letto, sussultai e risi subito dopo per la sua faccia piena di capelli.

«Credo che tuo fratello possa piacermi» ammise in totale tranquillità e subito dopo si tappò la bocca con una mossa scattante, rimasi scioccata e scoppiai a ridere nuovamente.

«Ivan?» domandai divertita mentre lei annuì dandomi la conferma.
«Auguri allora, è una grande testa di cazzo quando vuole» aggiunsi.

«Non dirmi così» fece finta di disperarsi e tornò seria subito dopo, mi rifilò uno sguardo malizioso e si mise comoda affianco a me.

«Ma con quel moro che ieri sera ti ha portato via?» domandò alzando le sopracciglia in finta maniera sapiente, scossi la testa e risi di gusto.

«Si chiama Ashton e con lui c'è una sorta di giochino del cazzo in corso, è come me» affermai «gli piace divertirsi e non fidanzarsi come a te, Angelina» la presi in giro marcando le ultime parole, mi diede uno schiaffetto amichevole sulla spalla e prese a ridere.

«Sogno un bel principe azzurro, magari che si chiami Ivan» mormorò sorridendo per poi rivolgere lo sguardo al soffitto.

«Dio, sei già cotta?» chiesi temendo la risposta.

«Esattamente, ci siamo baciati sai?» mi sorprese e mi girai verso di lei con faccia confusa, era felice?

«Non illuderti Angelina, fai le cose con calma» dissi «Oggi lo vedrai con altre cinque tipe diverse, non starci male altrimenti dovrò staccarli le palle» affermai con tono poco rassicurante e lei annuì capendo subito dopo la cazzata fatta.

«Cavolo, mi sono illusa davvero..» mormorò prima di sbattersi la mano sulla fronte con ironia, scossi la testa e lasciai perdere l'argomento.

Mi alzai assieme alla bionda e mostrai il mio bel pigiama, era nero con i bordi in pizzo. Molto carino.
Mi dovevo sbrigare a prepararmi e soprattutto dovevo mettermi i capelli a posto.

«Muoviti o faremo tardi!» esclamò la bionda afferrando le sue scarpe da ginnastica bianche, nel mentre io frugai nei miei cassetti cercando qualcosa da indossare.

Presi una gonna aderente con sopra delle palme e un tramonto di non sapevo quale città, era colorata e perfetta per il mare. Afferrai subito dopo un top nero che riprendeva la forma di un reggiseno, ma più coprente. Corsi in bagno e mi guardai allo specchio qualche secondo.

Mi guardai, e mi riguardai.
Ero grossa? era la mia immaginazione? era la realtà? cazzo proprio non lo sapevo.

Mi vestii con fretta e appena uscii dal bagno, trovai il moro appoggiato alla porta mentre la bionda cercava di buttarlo fuori dalla stanza con qualche imprecazione.

«Angelina, comincia ad andare. Ci vediamo in spiaggia dopo colazione» affermai mostrandole un sorriso dolce che lei accolse ricambiando, capì la situazione e mi fece un'occhiolino prima di sparire dietro la porta.

Scossi la testa e posai il pigiama piegato sul letto, sistemai il top nero e la gonna, abbassandola leggermente.
Cercai i sandali di ieri sera e appena li trovai non persi tempo per sedermi sulle coperte bianche e indossarli.

«Cosa fai qui, Ashton?» domandai con voce tranquilla vedendolo compiere alcuni passi verso di me, sentii un sospiro da parte sua e alzai il viso verso l'ombra del suo corpo farsi sempre più vicina a quella del mio.

Ignis facit bonaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora