Don't Blame Me

...Ready For It?

Camminava strusciando dietro di sé uno stuolo di terra bruciata quanto il suo cuore incenerito, bagnata di lacrime secche come l'asfalto pungente su cui ad ogni passo esalava respiri e affanni tremolanti, trepidanti al pari della sua vittoria acre peggio della sconfitta. Era in grado di riconoscere i suoi limiti, talvolta manipolava la sua sete di rivincita e per quanto si sforzasse non riusciva a tenerla a bada. Ad ogni battito trascinava il suo corpo di peso, annaspando ogni centimetro e ogni speranza perduta. Voleva ci fosse un rimedio, lo voleva con tutta sé stessa, con tutta la sua anima. Ma di quella oramai non c'era più traccia. La luce nel suo petto si era smarrita ma una scintilla dentro di lei poteva accendersi ancora, almeno fino a poche ore fa, prima di aver provato a giocare col fuoco. O per meglio dire, con le tenebre. All'epoca era una ragazza determinata da un'indole pura, gentile, caparbia, astuta e perspicace ben oltre la media delle sue coetanee. Una fiamma bruciante. Ma la fiamma si affievolisce o divampa. Per la nostra protagonista gli incendi in fondo sono sempre parsi più intriganti. Si dimenava per essere forte come l'acciaio, opprimere l'unica fonte che la portava avanti: i sentimenti. E l'acqua spegne ogni fuoco, ribollendo di vapore addensato all'aria tanto essenziale quanto astratta. Era innamorata dell'esperienza sensibile eppure ora combatte solo ed esclusivamente per il materialismo, per cose immutabili. Perché vi stareste chiedendo? Perché di cose concrete ne è pieno il mondo, così dall''emarginazione più totale preferisce avere il controllo avido di ogni cosa che possa provocarle danni al punto da stuzzicare il masochismo con cui punta a distruggere colui per cui un tempo avrebbe distrutto tutto. È un ciclo, un corso, una serie di avvenimenti o come volete decifrarlo ma sappiate che lei lo ha fatto attraverso un unica accezione: la vendetta. E sarebbe disposta a tutto per quella.