12 - Il nostro piccolo mondo

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Stavo volando.

"Rory, stai ascoltando?"

Sbattei le palpebre. Cedric stava sventolando una mano davanti al mio viso.

"Certo, scusa - stavi parlando della colazione?" dissi, brancolando nella mia testa, cercando di ricordare di cosa stesse parlando Cedric esattamente. Ero sicura che avesse menzionato le uova.

"L'indizio!" ridacchiò quando feci un grande sbadiglio, "Sta al passo, dormigliona. La vostra carrozza non è comoda?"

La verità era che dormii a malapena. Draco e io eravamo stati tutta la notta sulla Torre di Astronomia, scambiandoci baci e toccatine, solo godendoci il momento di non avere nessuno che avesse potuto dividerci. 

Si erano fatte le 2 del mattino quando Draco insistette per riaccompagnarmi alla carrozza, quando la mia testa iniziò a ciondolare sulla sua spalla per il sonno.

"Resterei qui con te tutta la notte se potessi." mi assicurò davanti alle mie proteste, "Ma guarda, stai gelando e hai bisogno di dormire in un letto decente."

Era vero, non era molto caldo sulla torre - e anche con la giacca di Draco e il piccolo fuoco che aveva creato per noi, i miei denti stavano ancora sbattendo furiosamente quando ci raggomitolammo insieme. 

Ma quello era un nuovo giorno, ed ero seduta al tavolo dei Tassorosso guardando ansiosamente a quello dei Serpeverde, chiedendomi se non un certo ragazzo biondo sarebbe apparso. 

Era ora di pranzo - tutti avevano dormito dopo colazione per recuperare dal Ballo del Ceppo.

Fleur scivolò dentro dopo che fossi rientrata io, svegliandomi per aver inciampato e ridacchiato verso il suo letto. Appena sbirciai fuori dalla finestra, vidi un ragazzo che non sembrava affatto Roger Davies andare via. 

"Quindi, stavi parlando delle uova?" richiesi, volendo stare lontana dall'argomento della nottata prima che Cedric facesse strane domande, "Credevo avessi già capito come funziona."

"Sì ma come ti stavo dicendo, pensi che dovrei dirlo a Harry? Lui mi ha aiutato per la prima prova, dopo tutto."

Scrollai le spalle, guardando di nuovo il tavolo dei Serpeverde. Non c'era ancora. 

"Certo, sarebbe carino ricambiare il favore." mormorai distrattamente.

"Ma sarebbe barare," Cedric si angosciò, "E sono preoccupato che possa finire nei guai."

Sospirai, riportando la mia completa attenzione su mio fratello. Cedric era così pignolo nelle regole.

"Eppure Harry non è finito nei guai per averti aiutato." lo rassicurai, "e non è esattamente lo stesso, non gli dirai l'indizio - solo come ascoltarlo."

"Già." Cedric annuì, "Sì, hai ragione. Andrò a dirglielo ora."

Poggiando le posate nel suo piatto vuoto, Cedric si alzò e si avvicinò al tavolo dei Grifondoro su cui era seduto Harry insieme a Ron ed Hermione, tutti e tre lo guardarono tenebrosi.

Sentii una fitta di colpa per aver mollato Harry la sera prima, ma dissipò subito appena ripensai a quanto cattivo fosse stato con Draco. 

"Pensavo non se ne sarebbe mai andato."

Il mio cuore batté velocemente alla voce familiare. Guardai oltre la mia spalla e vidi Draco dietro di me, i suoi occhi grici luccicarono nei miei.

"Da dove sei spuntato fuori?" chiesi, guardando perplessa il tavolo dei Serpeverde. 

"Ho fatto colazione tardi," ridacchiò, "Ti stavo aspettando all'entrata della Sala Grande, ma a giudicare dalle innumerevoli volte che hai guardato il tavolo dei Serpeverde, ho pensato mi stessi aspettando anche tu."

The Diggory Sister || Draco Malfoy / traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora