Wilhelm sbuffò davanti alla figura ancora sdraiata. L'ennesimo oblato trovatosi nel monastero più per caso e per la promessa di due pasti al giorno che per devozione. Ne aveva visti parecchi nella propria vita, ma non cessavano di infastidirlo.
"Fratello, devo ricordarti che l'accidia è un peccato." sentenziò piccato. Le lodi mattutine sarebbero iniziate presto, e non poteva permettere al confratello di mancarvi.
Il neghittoso monaco aprì gli occhi. "Gli scritti degli antichi ricordano che il riposo è essenziale quanto il lavoro." mugugnò. "E il Signore non si adirerà con me se mi prenderò cinque minuti di sonno in più."