𝑂𝑁𝐸 𝑆𝐻𝑂𝑇 {𝐵𝑇𝑆 𝑥 𝑅𝐸𝐴𝐷𝐸𝑅}

𝐽𝑈𝑁𝐺𝐾𝑂𝑂𝐾🔞 (2)

Città = sottomessa
Amicizie = ristrette
Amori = inesistenti
Polizia = corrotta
E...
Jeon Jungkook = pericolo

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«BAEK VADA FUORI» mi alzo dalla sedia e m'incammino fuori. Chiudo la porta dietro di me e mi appoggio al muro.

La scuola è un vero schifo, soprattutto la mia, un istituto tecnico.
Sono in una classe di maschi e io sono l'unica ragazza che fa parte della famosa quinta B.

Sono conosciuta da tutti come la semi-ragazza. Il motivo è anche molto semplice. Io non spreco il mio tempo nei negozi, so già cosa devo comprare quindi io non ho mai fatto "Shopping" come le altre ragazze.

Io non mi trucco, non mi compro i top, non mi compro le gonne. Niente che sia femminile insomma.
Ammetto che mi piacciono quelle cose ma solo sulle altre ragazze e non su di me.
Loro hanno amiche, io ho amici.
Loro hanno dei trucchi, io ho dei motori.

Io non sono la ragazza che ci si aspetta d'incotrare. Possiamo ben dire che io sono colei che ha solo la vagina e le tette come cosa femminile, il resto, è totalmente maschile.

Certo mi piacciono i ragazzi come tutte le ragazze ma. C'è un MA. Anche le ragazze mi attraggono molto infatti riesco a parlare tranquillamente con i miei amici di ragazze, soprattutto quando non sanno che fare, vengono da me.

È solo la prima ora e io mi sono già fatta cacciare, è un record.

Improvvisamente sento delle voci e incuriosita mi giro verso la fonte. Quella è la mia prof di storia ed è l'unica per cui io ho dei buoni voti.
Non che nelle altre materie io faccia schifo ma mi mantengo sulla sufficienza.

Appena la mia prof mi vede si ferma dal continuare il suo discorso «Ecco lei potrà farle fare il giro della nostra scuola» mi mostro confusa e la prof continuò ad avvicinarsi «Y/n, potresti far vedere la scuola al signor Jimin?»

«Perché io? Lo sa che non mi piacciono queste cose, lo chieda ad Hara, sono sicura che lei non rifiuterà» sapevo che Hara avrebbe accettato subito. Infondo lei è la puttana della scuola, figurati se non avrebbe accettato, avrebbe fatto una corsa contro il tempo.

«Y/n, lui è uno dei membri della Dynasty» a quel nome mi congelai. Nessuno e dico, NESSUNO, poteva nominare il nome della gang mafiosa che gestiva la cittadina di Busan.

L'unica cosa che potevi pensare quando si pronunciava quel nome era: MORTE.
Nessuno osava sfidare alcun membro, soprattutto il grande capo.
Il peggiore, a quanto ho sentito.

«Va bene» non avevo scelta alla fine «Grazie Y/n» la prof scappò in men che non si dica senza pensare che mi aveva lasciato nelle mani di un mafioso.
Donna maledetta: fugge appena trova l'occasione.
Mi scappa una risata ironica e mi sposto dal muro mettendomi in piedi davanti al ragazzo.

«Mi segua» iniziai a camminare e nel mentre mi misi le mani nelle tasche dei pantaloni «Il tuo nome è Y/n, giusto?»

«Sì, e il tuo Jimin» dico cercando di evitare il continuo della conversazione ma non riesco nel mio bellissimo intento «Che studi?»

«Meccanica» il suo tacere mi fece capire che era sorpreso. Nessuna ragazza faceva meccanica «Come mai?» ero stanca di quelle domande su di me.
Non doveva essere qui per visitare la scuola?

«Senti, sei venuto per la scuola, perciò la mia vita non ti riguarda» lui rilasciò una risata sarcastica molto lieve. Non avevo paura di lui, non mi sembrava il tipo che ti spiaccicava al muro per delle semplici parole.