<Jayden?> ormai siamo arrivati al tu informale credo, dopo almeno tre mesi era l'ora che succedesse, sta studiando gli appunti che gli ho scritto mentre io sono a ripassare per la mia verifica di domani, sono almeno cinquanta pagine, la cosa buona è che a leggere anche solo una volta le cose me le ricordo perfettamente, ma quella lì vuole sapere tutto nei minimi dettagli, e farà domande proprio sugli argomenti che noi saltiamo con tanto di fiocchi
<Si?> chiede guardandomi con un sopracciglio alzato
<Li porti i bracciali?> voglio fargli un regalo, solo perché almeno così posso scegliere da sola i ciondoli da attaccargli, e zia me ne comprerà a volontà, sono ripicche che solo io posso sapere e capire
<Portavo> corregge tornando a leggere i miei appunti, bene bene, ora si che si ragiona, manca solo chiedere alla zia se mi da i soldi.
<Zia mi presti novanta dollari per comprare un bracciale di pandora?> chiedo alla zia entrando in soggiorno, lancio lo zaino di lato senza nemmeno salutare o chiudere la porta d'ingresso tanto devo scappare, Xavier mi sta aspettando in macchina anche se non è dell'umore, quindi non posso farlo aspettare più di tanto
<Sei seria?> si affaccia con il suo solito grembiule addosso, segno che domani non torna a casa e sta preparando sia cena che pranzo
<Dai zia, è un regalo per Jayden>
<Il tuo ragazzo porta bracciali?>
<Non è il mio ragazzo zia, e poi non è giornata per Xavier, mi sta aspettando fuori>
<Digli di smetterla o non vedrà la sua macchina fino ai venticinque anni> dice porgendomi due banconote da duecento dollari ciascuna, ma io le avevo chiesto solo novanta, sto per dirglielo ma appena vedo il suo sguardo torvo, scappo fuori stando attenta a non sbattere la porta.
<Ha detto che la devi smettere o non vedrai più la macchina, mi dici cosa combini?>
<Non iniziare anche tu piccola> non mi degna di uno sguardo
<Xavier, ne abbiamo sempre parlato, prima di fare qualche cazzata consultati con me, fai solo danni da solo dannazione, vuoi veramente rimanere senza macchina? Sai che la zia non scherza su certe cose> lo avviso seria
<Oh bimba lo sai che non ho voglia di discutere, piuttosto parliamo di te, come stanno andando le lezioni?> la facilità con cui cambia argomento potrebbe distrarre chiunque ma non me, mi ha vista nascere e crescere, lo conosco come le mie tasche e la cosa è reciproca, gli prendo il viso da sotto al mento e lo giro verso di me
<Guardami quando ti parlo, non sto scherzando per niente, devi dirmi cosa c'è che non va, ultimamente sei strano, e non mi meraviglio se zia ti leva la macchina, cosa succede? E non mi dire niente perché non ti credo> mi guarda con i suoi occhi celesti li vedo lucidi mi acciglio subito, non l'ho mai visto piangere
<Non ce la faccio più piccola, non ce la faccio più, non riesco a vederti felice, non riesco a gestire le tue emozioni, non riesco a essere il cugino perfetto come Gavin e Jessica, non riesco a sopportare il fatto che anno dopo anno stai perdendo tutti, e ogni volta mi è più difficile avvicinarmi visto che una parte di te se ne va con loro, non riesco più a gestire nulla, ti stai allontanando, tu magari non lo noti ma io si cazzo, sei come una figlia per me, chiediti perché ti sto sempre accanto anche quando a me va tutto a rotoli, perché ho visto quando ti hanno fatto conoscere tuo padre, ho visto Micol andarsene via, ho visto lo zio e la zia andarsene da un giorno all'altro, vi ho visti arrivare a casa nostra con un pezzo di cuore in meno, ti ho vista crescere con Alex, ti ho vista piangere, ridere, arrabbiata, diventare donna, ho visto un pezzo di te andarsene con il tuo migliore amico.
Eppure non è più come un tempo piccola, io non ce la faccio> non ci vedo più dalle lacrime, non può essere, non volevo piangere, ma per la prima volta capisco cosa gli passa per la testa, ma ha ragione, senza accorgermene mi sono allontanata e solo ora mi rendo conto quanto faccia male, non solo a lui ma anche a me.
<Scusami> non riesco a non piangere, a volte nemmeno i soldi fanno la felicità e noi lo abbiamo capito a nostre spese, nessun soldo può portarti indietro le persone che non ci sono più
<Non fa niente andiamo prima che il negozio chiude> si asciuga gli occhi e sembra che non abbia mai pianto fino a due secondi fa, credo siano gli anni di abbandono che io gli ho lasciato addosso, la regola del fatto che i maschi non devono farsi vedere mentre piangono vale anche per lui
<Xavier io...>
<Sto bene tranquilla Sydney> no non sta bene, troverò modo di farmi assolutamente perdonare, non posso permettermi di perdere anche lui, non posso
<Se lo dici tu> mi asciugo le lacrime e trattengo dentro ciò che vorrei urlargli contro.
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Da Los Angeles A Mai Più
Literatura FemininaSydney Wyatt una ragazza all'apparenza ricca e viziata ma che nasconde tante realtà di cui solo Alexander ne è a conoscenza. Jayden Hooper un ragazzo all'apparenza dal passato non poco piacevole, arrogante e sempre annoiato, si trova come al suo so...