Capitolo 39

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Francesca's pov

L'amore non era nei miei piani. Poi è arrivato Christian.

Lui ora sta ballando una coreografia con la quale si sta giocando la permanenza nella scuola. So quanto ci tiene. Non può uscire. Non a questo punto del serale. Però ci tengo anch'io.

E lui è al ballottaggio proprio contro di me.

Mentre balla ripercorro tutti i momenti bellissimi passati con lui. Apparentemente ed ufficialmente non c'è mai stato nulla più dell'amicizia. Lui non si è mai dichiarato a me, sempre se ha qualcosa da dichiarare, ed io non mi sono mai dichiarata a lui. In realtà, prima di questo momento, non avevo mai capito quanto fosse diventato importante, quasi essenziale, per me. È proprio vero: capisci quanto ami qualcuno solo quando stai per perderlo.
Se ora mi dovessi immaginare con qualcuno al mio fianco, a vedere un film, a camminare per un parco, a vedere i miei figli e i miei nipoti crescere, quella persona sarebbe lui. Solo lui.

"Bene, grazie Christian" disse Maria "Francy, tocca a te"
Mi alzai, seguita da un applauso del pubblico e mi diressi al centro dello studio. Incontrai Christian a metà tragitto che mi abbracciò forte.
"Sei stato grande!" gli sussurrai.
"Grazie. Ora tocca a te." rispose, sorridendomi e posandomi un bacio sulla fronte "Let's gooo"
Quanto mi faceva stare bene quel ragazzo.
"Raimondo, cosa balla Francy?" domandò Maria.
"Balla 'Mille Guerre' di Ariete" disse Todaro "Francy, spacca tutto"
Gli sorrisi e gli feci il cuore con le mani. Non potevo sperare in maestro migliore.
"Emma, sei preoccupata?" chiese Maria alla mia migliore amica, che si trovava sugli spalti insieme al resto della mia squadra, tranne me e Christian ovviamente.
"Abbastanza" disse lei, facendo una risatina nervosa "Ma so che Fra spaccherà, con la nostra canzone poi..."
"La vostra canzone?" domandò Maria.
"Si, la ascoltavamo sempre da più giovani quando tornavamo da scuola..."
"Perché ora siete vecchie eh..." s'intromise Luigi. Non c'era Emma senza Luigi, insomma. Ed ero veramente felice per lei. Se qualcuno doveva riportarla a credere nell'amore, quel qualcuno era lui. Emma gli fece la linguaccia.
"Bene, dai" riprese la conduttrice "Base"
Iniziai a ballare. La musica entrò nel mio corpo e diventammo una cosa sola. Ballai come non avevo mai fatto, consapevole che sarebbe potuta essere la mia ultima coreografia. Da un lato lo speravo quasi, almeno Chri avrebbe potuto proseguire la strada per avverare il suo sogno. Ma allo stesso tempo anch'io volevo lottare per il mio e non buttare all'aria tutti i sacrifici che avevo fatto per arrivare fino a lì. Quando terminai il pubblico, così come i giudici ed i miei compagni, esplosero in un applauso.

Maria ci fece mettere tutti al centro, ci comunicò il vincitore del premio TIM e ci permise di ritornare in casetta.
"Allora? Come stai?" mi chiese Chri, aprendomi la porta della casetta.
"Potrebbe sicuramente andare meglio... Tu come ti senti?"
"Molto bene. Dopo tempo che non mi sentivo più io, ho finalmente ripreso a ballare. Sono veramente soddisfatto"
"Sono felice per te, Chri. Te lo meriti" dissi sinceramente.
"Grazie, Fra" mi sorrise. Quel sorriso per cui andrei in capo al mondo.
"Non sopporterei se uscissi..." disse dopo un po'. Eravamo seduti sul divanetto nel cortile e avevo appoggiato la mia testa sulla sua spalla. Volevo godermi quegli ultimi momenti con lui. Uno dei due sarebbe sicuramente uscito. Rimaneva solo da determinare chi.
"Nemmeno io, Chri" ammisi "Ma, come dice spesso Maria, è un programma televisivo e c'è solo un vincitore"
"Hai ragione" disse "però non è giusto che ci troviamo qui proprio noi due"
Cosa siamo noi due, Chri? Avrei voluto chiedergli. Ma non ne avevo il coraggio. Mi ricordai poi di ciò che avevo detto qualche settimana fa ad Emma quando si era lasciata con Luigi: la vita è una. La vita è una. LA VITA È UNA.
"Senti, Chri..." iniziai, con un coraggio che nasceva da non so nemmeno io dove.
"Dimmi" rispose guardandomi.
"Dovrei dirti una cosa..."
"Anche io"
"Prima tu"
"Nono, prima tu..."
"Io..." feci per iniziare.
"Si?" esclamò avvicinandomisi.
"Io sono..." mi tremava la voce.
"Ragazzi, scusate l'interruzione, ma dovete venire sulle scalinate" mi interruppe Maria.
Christian mi guardò triste ed interrogativo.
"Me lo dici dopo magari, okay?" disse alzandosi.
"Okay..." risposi, ma sapevo che non ne avrei più trovato il coraggio.

Arrivammo alle gradinate e ci sedemmo di fronte ai nostri compagni. Emma ed Ash mi sorrisero e Mattia corse subito ad abbracciare Christian. Adoravo il loro rapporto. Erano fratelli in tutto e per tutto.
"Ci siete?" chiese Maria.
Christian mi guardò e, vedendo che stavo tremando, mi prese una mano, rispondendo poi di sì.
"Ve lo dico subito?"
"Si diretta, per favore" risposi io.
"Vai Maria" concordò Christian. Chiusi gli occhi e strinsi forte la sua mano.
"Francy, mi spiace. Esci tu." disse Maria. Sentii qualcosa spezzarsi dentro di me. Ma, come avevo detto prima, era un programma televisivo ed ero veramente felice che Chri potesse continuare il suo percorso.
"Maria, voglio uscire io" esclamò dopo poco Christian, mentre io già stavo salutando tutti.
"Chri, che stai dicendo?" domandai scioccata, voltandomi nella sua direzione.
"Ho detto che voglio uscire io al tuo posto" ripeté rivolto a me.
"È fuori discussione" dissi. Non glielo avrei permesso.
"Ho già scelto." disse nuovamente "Si può fare, Maria?"
"Tecnicamente si, Chri" rispose la conduttrice "Ne sei sicuro?"
"Si" rispose lui.
"No" risposi io all'unisono.
"Ragazzi, non c'è fretta... L'importante è che domani mattina uno dei due lasci la casetta. La produzione lascia a voi la scelta"
"Grazie Maria" disse Chri.
"Grazie" ripetei.

"Chri, posso parlarti?" mi avvicinai a lui quella sera. Avevo già fatto le valigie e il mattino dopo avrei lasciato la scuola.
"Se hai intenzione di ribattere ancora, no" disse deciso.
"Chri, non è giusto"
"Quello che non è giusto è che esca tu, Fra"
"Invece è giusto" dissi "così hanno deciso i giudici"
"Maria ha detto che posso scegliere di mia volontà se uscire al tuo posto"
"Chri, sai che non te lo permetterò. Domani me ne vado. Punto." ribadii ancora una volta.
"Tanto esco comunque"
"Perché dovresti?" domandai. Proprio non capivo.
Rimase in silenzio.
"Capisci che non ha senso. Se devo uscire io perché mai..."
"Perché ti amo Fra" mi interruppe "Ti amo e voglio che tu possa realizzare il tuo sogno..."
Quella situazione era totalmente assurda.
"E se ti amassi anch'io e non volessi che tu ti sacrificassi per me?"
"Fra..." esclamò, palesemente senza parole. Come me dopo tutto. Lentamente mi si avvicinò.
"Non voglio tu esca al mio posto Chri... Se poi te ne pentissi?" esclamai, ormai con le lacrime agli occhi.
"Fra, sei la cosa migliore che mi sia mai accaduta, non me ne pentirei mai..."
Mi portò una mano al viso, mi scostò i capelli e mi tirò verso di lui.
Fu un bacio lento e triste. Un bacio d'addio.
Un bacio che entrambi desideravamo da troppo tempo.

~

Quella mattina mi svegliai felice. No, non è una litote. Ero davvero felice. Non fraintendetemi: non ero felice perché stavo per abbandonare la scuola, ma semplicemente perché avevo convinto Chri a non farlo al mio posto. E perché ci eravamo baciati finalmente. Era stato uno dei momenti più belli di tutta la mia vita: tutte le cose erano andate improvvisamente al loro posto. Mi alzai, mangiai qualche biscotto visto che non avevo troppa fame e tornai in stanza per sistemare le ultime cose.
"Come stai?" mi chiese Emma, entrando nella stanza.
"Sono felice davvero" risposi sincera.
"Davvero?"
"Certo, perché?" domandai confusa "Dov'è Ash?"
"È a consolare Mattia?" rispose lei quasi più confusa di me.
"Perché sta consolando Mattia?"
"In che senso, Fra?"
"Emma..." qualcosa stava iniziando a non tornarmi "perché Ash sta consolando Mattia?"
I suoi occhi assunsero un'aria dispiaciuta e si abbassarono.
"Emma, dov'è Christian?"
Non rispose. Uscii diretta alla sua stanza dove trovai Ash e Luigi seduti di lato ad un Mattia distrutto.
"Mattia, dov'è Christian?" chiesi.
Nessuno risponde.
"Potete dirmi dove cavolo è Christian?!"
Sentii Emma posarmi una mano sulla spalla.
"È andato, Francy" disse pacato Luigi.
Scoppiai a piangere. Mi aveva fregata. Aveva sacrificato il suo sogno per il mio.
"Ti ha lasciato questa" disse Luigi, porgendomi una lettera. Ancora con le lacrime agli occhi la aprii.

Spero mi perdonerai.
Anche Edward Cullen si sarebbe sacrificato per Bella.
E non se ne sarebbe pentito. Lo avrebbe rifatto altre mille volte, in tutte le vite che avrebbe avuto a disposizione.
Ora tocca a te. Vinci. Less go.
Ti amo in tutte le vite,
Christian.

P.S.: ti aspetto fuori <3

Partirò da zero con te - le avventure di Luigina e MattinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora