Capitolo 8

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Taehyung aveva preso il raffreddore.

Yoongi lo guardava con disappunto mentre gli metteva davanti una tazza di tè fumante.

"Sei un deficiente! Uscire a fumare senza il giubbotto, ma ti sembra una cosa normale?!"

Taehyung aveva evitato di raccontare la verità. Sarebbe stato strano – ed imbarazzante – da spiegare.

Così aveva deciso di sembrare stupido e aveva raccontato la prima cosa che gli era venuta in mente. Poi pensò che effettivamente era dicembre, e che fosse normale prendere il raffreddore in quel periodo dell'anno, e che quindi non doveva neanche crearsi una scusa ma ormai era troppo tardi. Forse era stupido davvero, non lo sembrava solo.

"Non devi scendere e andare a lavoro?"

"Sto andando! Tu faresti meglio a stare in casa e non uscire dalla tua stanza. L'ultima cosa che voglio è il raffreddore."

"Devo lavorare..."

"Vuoi maneggiare le bevande dei clienti? Davvero?!"

Forse non era una buona idea. Per di più, a causa del raffreddore, non dormiva bene da giorni ed ora le occhiaie erano così nere sotto agli occhi del ragazzo, testimonianza delle notti in bianco.

"Le bollette non si pagano da sole."

"Ma se stai male puoi prenderti un giorno, ti è anche quasi passato! Anche perché domani c'è un'altra corsa. Andiamo, non vorrai mica lasciare che Seoco vinca perché non c'è nessuno capace a guidare seriamente una macchina!"

Il rapporto tra Yoongi e Taehyung era particolarmente stretto. Taehyung correva anche prima di incontrare Yoongi. Ma il più grande riusciva ad organizzare al meglio i suoi impegni e pianificare gare a cui partecipare. Era tipo un segretario, o un qualcosa del genere.

Taehyung starnutì e annuì leggermente, prendendo il tè fumante che Yoongi gli aveva messo davanti. Poi lo aveva salutato ed era uscito, controllando la sua casella postale perché gli era arrivata una notifica. Eccola lì, in cima a tutte, una mail con la scritta in grassetto prendeva tutta la sua attenzione, indicandogli che doveva aprirla.

Ma quando lesse il mittente ricacciò il telefono in tasca, sbuffando, e dirigendosi al campus.

Jimin e Taehyung si salutarono su quella pista improvvisata, vicino alla loro macchina. Il più alto aveva subito intravisto Hayun vicino a Seoco, e tutta una serie di ragazzi lì intorno. Gli dava proprio fastidio che fosse lì, senza un motivo apparente.

"La sorellina di Namjoon non è troppo amichevole con il nemico?"

"Taehyung, so che Seoco è uno stronzo, ma andiamo, non possiamo definirlo nemico!"

"È che non lo sopporto proprio. È uno sbruffone ma non è in grado neanche di guidare la sua macchina come si deve!"

"Sai che non ti fa bene fare così prima della gara. Concentrati su altre cose e, se ti dà così fastidio, la prossima volta chiediamo alla sorella di Namjoon di venire con noi."

La testa di Taehyung scattò in direzione dell'amico, togliendo gli occhi da Hayun che, con la sua birra tra le mani, sentiva la conversazione senza prenderne parte. "No, non voglio che venga con noi!" Jimin lo guardò interrogativo prima che Tae si spiegasse. "Non la sopporto e poi, ripeto, fraternizza con il nemico!"

"Beh, non ho pensato che potessi essere geloso di Seoco" continuò a stuzzicarlo Jimin, offrendogli una sigaretta.

"Non sono geloso di Seoco. È solo che quella ragazzina mi dà sui nervi."

"E qual è il motivo?"

Taehyung sapeva il motivo. "A pelle" rispose invece.

Taehyung non aveva mai avuto un bel rapporto in generale con le ragazze. Era alto, aveva dei bei lineamenti e spesso le donne avevano confessato di voler passare una mano tra i suoi capelli morbidi, ma lui non riusciva a relazionarsi con loro. Nonostante piacesse. E sapeva di piacere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 01, 2022 ⏰

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