Era passato ormai un mese dall'accaduto a casa di Calum.
Calum non si era fatto vivo a scuola per due settimane, ora mi evitava sempre.
Zayn aveva trovato lavoro a Manchester e fu costretto a trasferirsi, lo stesso fece Louis quando ricevette una chiamata da suo padre: era stato preso all'accademia, quella che mesi fa aveca fatto il provino.
Aveva sempre voluto entrare nel mondo del teatro e dello spettacolo e sono davvero felice per lui, era già la terza volta che provava ad entrarci.
Liam e Soph tra un po' si sposavano, che ne so io. Erano andati a vivere insieme e boh, dalle chimate di Liam sembrava stesse andando tutto per il meglio.
Niall era stato licenziato e non ho ancora capito precisamente per quale strano motivo ma sembra che una signora aveva iniziato a insultarlo perchè non riusciva a trovare il cd che aveva chiesto, lui le rispose con un cordiale 'e allora cercatelo te, puttana.'.
In sostanza, nella casa ci eravamo rimasti io, Niall e Harry. Louis ogni tanto veniva a trovarci.
Era sabato mattina, mi svegliai e guardai subito la sveglia: erano le 9:00.
Ma che cazzo? Quando voglio dormire mi tocca svegliarmi alle sei e ora che potevo dormire mi svegliavo presto, bah.
Mi misi dei pantaloni della tuta e un maglione, era metà febbraio e faceva davvero freddo.
Scesi le scale e trovai Harry a guarare la tv, steso sul divano con una coperta.
Mi infilai sotto la coperta con lui sedendomi accanto, gli diedi un bacio sulla guancia, lui continuava ad avere lo sguardo fisso sulla televisione.
Una cosa era strana di Harry, ne aveva molte in verità, ma quando guardava la tv era sempre, come.. incantato.
"Buongiorno, bimba."
"Giorno nonna."
Giuro che sembrava nonna Rosy. Con la copertina e la tazza di thè caldo, identico.
"Ripeti scusa."
Scoppiai a ridere a quello strano cipiglio che ora aveva in volto, era adorabile.
"Sembri nonna Rosy, Harry." Risi più forte, lui fece il finto offeso. "Ti faccio vedere io nonna Rosy."
Velocemente poggiò la tazza sul tavolino e mi si fiondò sopra, mi trovai stesa sul divano con Harry a cavalcioni su di me.
Iniziò a farmi il solletico ovunque e io odiavo il solletico, giuro che non lo sopportavo.
"No Har-" Risi più forte dimenandomi, "Harry ti-ti prego, no Harry no!" Urlai.
Presi il cuscino che avevo sotto la testa e glielo tirai in faccia. "Ah, è questo che vuoi?"
Prese anche lui un cuscino e iniziò a tirarmelo addosso, lui continuava a ridere ed io lo stesso.
Dopo un buon quarto d'ora di cuscinate eravamo sfiniti. Si buttò di fianco a me e io per cercare di non cadere mi strinsi a lui.
"Dio che guerra." Disse stiracchiandosi e allargando le braccia, con questo gesto mi spins in là, io cercai anche di aggrapparmi alla sua maglia ma scivolai giù dal divano.
"Harry!" Urlai quando mi sentii cadere. Ci volle un secondo e mi ritrovai con il cogige che aveva sicuramente fatto un buco nella parquet.
Lo sentii ridere forte e battere le mani, una foca.
"Cosa ridi, stronzone." Dissi massaggiandomi il fondoschiena. Rise ancora più rumorosamente e cercai di tirargli uno schiaffo ma fallii.
"Dai, vieni su." Disse divertito, mi afferrò e mi mise stesa sopra di lui.