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In soli tre giorni, contro ogni mia speranza, riesco a portare tutto il denaro a Marianna. Che però non ne sembra contenta.

«Dove l'hai trovati?» non prende nemmeno le banconote, mi guarda solo malfidente.

«Nicolò, gliel'ho chiesti a lui.» cerco di essere convincente.

«Lo chiamo ora e glielo chiedo?» mi provoca, e io sbianco. «Come li hai trovati?» inizia a innervosirsi, come poche volte l'ho vista fare.

«Marianna, stai tranquilla. L'importante è che ora siate a posto.»

«Ti sei prostituita?»

«No, no. Assolutamente no, stai tranquilla. Davvero.»

«Allora hai spacciato?»

A questa domanda non rispondo, ma capisce da sola di aver centrato in pieno la verità.

«Ti prego, non lo dire a Nicolò.»

«È solo di questo che ti preoccupi?» penso sia la prima volta che mi stia urlando in faccia. «Che lo venga a sapere lui? Seriamente?»

«Non potevo chiederli a Nicolò, e non volevo che voi andaste nei casini.» spiego.

«Così ci vai tu invece nei casini.»

«No, stai tranquilla. È già risolto. Devo solo degli ultimi soldi a una persona, ma è roba da poco.»

«Non vogliamo dei soldi che provengono da quelle cose.» ritorna a parlare a voce bassa.

«Che alternativa avete? Dormire in mezzo alla strada, come ho fatto io?»

Entrambe dure, ci guardiamo negli occhi, finché lei sbuffando prende i soldi dalle mie mani.

«Lo faccio solo per Gabriel.» aggiunge.

«Io l'ho fatto per tutti voi.»

«Papà non deve sapere niente. Né che mi hai prestato soldi, né il modo in cui li hai guadagnati. Chiaro? Farà domande, ma me ne occuperò io.»

«Nemmeno Nicolò.» ci tengo a precisare.

Torno poi a casa mia. Sono distrutta. Domani mattina tornerà Nicolò, e ancora non abbiamo chiarito. In realtà penso ci sia poco da chiarire. Non ho nemmeno il diritto di arrabbiarmi. Ha scopato con la sua ex, sì, ma lui era single. Devo solo riprendermi da questa doccia fredda.

Ma chi è che bussa alla porta, a quest'ora di notte?

Il resto non mi importa ||Tony Effe||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora