36. YoU bEtTeR sToP-

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Era come provare la sensazione di essere senza peso.

Mentre Izuku cadeva attraverso il portale i suoi sensi erano totalmente persi, finché non sentì un paio di mani afferrargli le spalle con forza. Venne tirato all'indietro e Izuku si voltò per vedere Stain dietro di lui, che cercava di capire esattamente cosa stesse succedendo.

"Dannata Lega dei Villain-" Mormorò sottovoce mentre continuavano a cadere.

Troppo presto sbucarono dall'altra parte e atterrarono sul pavimento duro. Izuku atterrò per primo con Stain che gli cadde addosso facendogli emettere un gemito di dolore.

"Levati di dosso vecchio-"

"Sta' zitto, ragazzino ingrato."

"Ah, benvenuti. Stavamo aspettando il vostro arrivo." li accolse una nuova voce e Izuku alzò la testa mentre spingeva via il corpo stanco e ferito di Stain.

La voce era graffiante e un po' lamentosa, quasi come se la persona che aveva parlato fosse troppo giovane. Non che Izuku avesse niente da ridire sul fatto di essere giovane. I suoi occhi incrociarono quelli rossi e divertiti che lo fissavano.

La faccia del ragazzo era impressionante e Izuku dovette lottare per non reagire in alcun modo. La sua pelle era disgustosamente pallida e ricoperta di cicatrici per quello che sembrava un grattare costante, se le ferite fresche che aveva sul collo e che si stava grattando in quel momento erano di qualche indicazione.

Anche la sua pelle era estremamente secca, cioè, aveva ovviamente bisogno di una crema idratante. Forse Izuku ne aveva una in una delle sue tasche, spesso dimenticava cosa ci metteva dentro.

Il ragazzo si alzò da dove era seduto ad un bancone e la teoria di Izuku sul fatto che fosse giovane venne confermata dalla sua bassa statura e dal suo corpo magro. Le sue scarpe rosse stridettero mentre camminava in avanti e Izuku si ritrovò a fare una smorfia davanti a quell'aspetto che i due condividevano.

Si inginocchiò all'altezza di Izuku, alcuni dei suoi capelli azzurri che gli cadevano davanti al viso mentre guardava il ragazzo ancora a terra.

"Mi chiamo Tomura Shigaraki. È bello incontrarti finalmente Serpentine."

Shigaraki... perché quel nome suonava familiare?

Forza Izuku, pensa! Perché si sentiva come se conoscesse quel nome? Perché perché perché-

Oh merda-

"Sei tu quello che ha guidato l'attacco alla UA."

"Beccato," rispose l'uomo-ragazzo?? con un sorrisetto mentre si rialzava e si avvicinava al bancone. "Allora hai sentito parlare di me, bene."

"Shigaraki-" La voce roca di Stain uscì come un ringhio quando l'uomo iniziò ad alzarsi in piedi, ignorando le varie ferite che aveva ottenuto dal loro combattimento.

"Stain, bentornato. Sapevo che prima o poi saresti tornato."

L'espressione dello stermina eroi si strinse in un cipiglio e Izuku sentì istintivamente di voler indietreggiare davanti all'intensa sete di sangue che sprigionava.

Il ragazzo, Shigaraki, si sedette su uno degli sgabelli del bar e un'altra figura apparve agli occhi di Izuku mentre si faceva strada dietro il bancone e cominciava a prepararsi un drink. "Tomura, potrebbe essere saggio arrivare al punto prima che la situazione peggiori." La figura sembrava fatta della stessa nebbia attraverso la quale erano caduti per arrivare lì.

Doveva essere quel villain-portale di cui aveva parlato Eraser.

"Su, su Kurogiri, non è il modo di trattare i nostri ospiti." Shigaraki riportò la sua attenzione su loro due, "Vorreste qualcosa da bere?"

Desperately Departing || My Hero AcademiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora