53. *Sniff* Fine.

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"COME OSI ANDARTENE SENZA NEANCHE DIRE ADDIO?!"

Hitoshi aveva incontrato Izuku in ospedale. Lui era entrato con i paramedici che avevano portato Eri in terapia intensiva in modo da assicurarsi che stesse bene e gli avevano promesso di tenerlo aggiornato. Non appena erano corsi via con la bambina, Izuku si era voltato e aveva visto un Toshi dall'aria molto incazzata.

Ed ecco com'era finito a cercare di scrollarsi di dosso il ragazzo che aveva tentato di fargli un agguato ma era riuscito solo ad aggrapparsi alla sua schiena.

"Toshi! TOSHI! Staccati!"

Izuku alla fine riuscì ad afferrare il ragazzo e a posarlo a terra il più delicatamente possibile, presumendo di aver già tirato abbastanza la corda e di non aver bisogno di far arrabbiare il suo amico più di quanto non avesse già fatto.

"Mi aspetto una spiegazione e delle scuse, in questo momento."

"Lo so, lo so, e te le meriti-"

"Puoi dirlo forte."

"Toshi-"

"No. No, non resteremo qui a fare finta che tu non sia partito per una missione segreta che ti ha quasi fatto uccidere di nuovo e che non me l'hai detto. DI NUOVO!"

Izuku sospirò. Sì... se lo meritava. "Lo so..."

"Com'è che stai ancora bene in questo momento? Di solito la gente non si scontra con il leader della mafia uscendone con un aspetto migliore di prima."

"Ahah, già..." Izuku si strofinò la nuca, incerto su come iniziare. "È... un po' difficile da spiegare. Vieni con me a fare un controllo per assicurarci che non ci sia niente di sbagliato in me e ti dico tutto."

Hitoshi fissò il suo amico che stava sfoggiando un sorriso un po' troppo grande e innocente per i suoi gusti. Come osava. Se n'era andato e si era quasi fatto uccidere sul serio di nuovo, e stava semplicemente lì a sorridere aspettandosi che i suoi occhioni dolci funzionassero?

...Voglio dire, non aveva tutti i torti, ma Hitoshi era comunque incazzato.

Sfortunatamente per Hitoshi, Izuku sapeva che non avrebbe mai potuto dire di no ai suoi occhioni dolci. Non li faceva spesso, ma quando li faceva erano la sua più grande debolezza. Hitoshi non poteva farne a meno, era così raro vedere il suo amico con un'espressione così carina in faccia, lo coglieva alla sprovvista.

"Ok, va bene."

Izuku fece un balzo entusiasta e saltò tra le braccia di Hitoshi per un abbraccio, con un enorme sorriso stampato in faccia, "Grazie Toshi, sei il migliore!"

"Lo so..."

_____

I due ragazzi tornarono nella stanza d'ospedale di Izuku e incontrarono un'infermiera lungo la strada che accettò di fargli un controllo e assicurarsi che tutto andasse bene. Una volta finito e constatato che Izuku era in condizioni ancora migliori di quanto avrebbe mai potuto aspettarsi, se ne andò per occuparsi di altro.

L'infermiera se ne andò, e non appena la porta si chiuse, Hitoshi si rivolse a Izuku con un'occhiataccia.

"Va bene! Va bene... ti dirò tutto."

_____

"Porca puttana."

"Già..."

Izuku, fedele alle sue parole, raccontò a Hitoshi tutto quello che era successo. Finì per dover ricominciare da dopo che erano stati separati alla base dei villain e poi da lì andò avanti. Hitoshi rimase seduto in silenzio mentre ascoltava ciò che il suo amico aveva passato, interrompendo solo per fare qualche domanda o per fare un commento che quasi sempre li faceva scoppiare a ridere entrambi.

Desperately Departing || My Hero AcademiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora