CAPITOLO II

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«È tardissimo, sbrigati. Tra dieci minuti tocca a te».
«Lo so Daniela, rilassati».
«Mi rilasserò quando sarai su quel palco». Getta uno sguardo al massiccio orologio al suo polso facendo una smorfia: sono ormai le 12. La manager lo strattona pesantemente, spingendolo in camerino. «Fai veloce» intima chiudendo la porta. Veloce, va sempre tutto troppo veloce ultimamente. Dall'appendiabiti prende il completo fucsia e si da una sistemata al ciuffo ribelle che gli cade sulla fronte. «Allora rockstar ci sei?» .
«Arrivo».
Un minuto dopo è dietro le quinte, pronto ad entrare sul palco, in diretta nazionale. Per un attimo gli sembra di essere ancora ad Amici, con tutti i tecnici che gli girano intorno, ma questa volta è diverso: c'è lui al centro dell'attenzione. «Pochi secondi» sussurra un addetto in cuffia facendogli segno di prepararsi. Daniela alle sue spalle è come sempre al telefono. Incrocia il suo sguardo e le sorride. È una donna di cinquant'anni, che ha messo il suo lavoro davanti a tutti e tutto. Ha due figli che vede una volta due volte a settimana, se va bene, e non perché non li ami, ma perché il suo lavoro viene prima. Lui la capisce, sa cosa significa vivere in funzione di un sogno, e per questo la rispetta. «In bocca al lupo» legge il labiale da lontano.
«Crepi» riesce a rispondere prima di essere spinto verso l'entrata della scena. «Forza. Tocca te» .
« ... Luigi!».
Mentre percorre i metri che lo separano dal centro del palco il pubblico in studio esplode in un applauso fragoroso. Non si abituerà mai a tutto questo affetto, a tutto questo sostegno, al supporto che ogni giorno la gente riesce a dargli. Dischiude le labbra in un sorriso spontaneo e saluta tutti quanti con la mano. «Ciao a tutti!».
Non appena raggiunge il microfono, la base musicale parte immediatamente ed inizia a cantare. La musica è da sempre stata parte integrante della sua vita, la quintessenza della sua anima, quella parte del suo essere che non potrà mai rinnegare, anche se volesse. Mentre canta guarda il pubblico attorno a lui, cercando di intercettare i loro sguardi come se potesse intercettare i loro pensieri e le loro emozioni. La facilità con riesce ad arrivare alle persone è disarmante ed ancora non se ne capacita.

...

L'ultima nota, l'ultimo accordo. La canzone è finita e la base scema via. «Grazie» urla nel microfono rivolto al pubblico adorante.
«Eccolo qua il vincitore di Amici!» esclama dopo un secondo il presentatore raggiungendo il centro del palco e mettendogli un braccio sulle spalle con fare protettivo. «Purtroppo abbiamo spazio solo per qualche domanda prima della pubblicità ».
"Per fortuna" pensa esausto da tutte queste interviste, una dietro all'altra, lasciandosi scappare un sorriso visibilmente forzato. «Come ti senti da quando hai vinto amici? La tua vita deve essere cambiata radicalmente, ti manca il vecchio Luigi?».
«Non penso ci sia un vecchio Luigi ed un nuovo Luigi. Sono sempre la stessa persona, con qualche esperienza in più sulle spalle e tante nuove consapevolezze».
«A chi dedichi la vittoria?» .
«Alla mia famiglia e a me stesso» "Che domande banali, si sono sforzati poco... per lo meno non riguardano la mia vita privata".
«Ti auguro tanta fortuna Luigi! Spero tornerai presto ospite qua da noi su Italia Uno! Un applauso! Fatevi sentire!». Il pubblico risponde all'incitamento del presentatore con un boato fragoroso. «Grazie» dice salutando con la mano e avviandosi verso il bordo del palco per uscire di scena. «Tre, due , uno. Perfetto ragazzi, siamo in pubblicità». Il cameraman di fianco a lui spegne la videocamera, in sincro con tutti gli altri addetti. Guarda l'ora: meno di trenta minuti per essere dall'altra parte di Roma. Niente pranzo. Ancora.
«Andiamo, è tardi» spunta fuori Daniela da dietro un ormone corpulento.
«Chiama un taxi».
«Già fatto, è qua fuori che ci aspetta. Bevi un po' d'acqua mentre andiamo e mangia, ti ho recuperato un panino dal bar degli studios». Gli allunga un sacchetto bianco di carta con dentro un misero toast che si dovrà far bastare. "Meglio che niente" . «Grazie», non fa in tempo  a dire che già si ritrova a camminare a passo spedito verso l'uscita, rischiando come minimo cento volte  di urtare qualcuno.

...

«Abbiamo finito per oggi».
«Grazie a Dio. Oggi pomeriggio sono libero?».
«Si, libero per andare in casa discografica a firmare alcuni dischi e un po' di merchandising» ribatte Daniela sventolando il telefono in aria con fare divertito.
«Ho bisogno di un attimo di pausa. Non reggo più questo ritmo».
«Avrai tempo di riposare. Ora non è il momento per farlo. Devi promuovere il tuo disco, battere il ferro finché è caldo: sei uscito ora da Amici, attorno alla tua figura c'è un hype pazzesco, bisogna approfittarne».
«Lo so Daniela ma santo cielo, sono sballottato da una parte all'altra dell'Italia senza stop. Prossima settimana inizio con il tour promozionale. Ho visto i miei genitori mezza giornata da quando sono uscito dal programma e ...».
«Sei stato otto mesi senza di loro, puoi resistere ancora un po'. È per il tuo bene Gigi, per il tuo futuro». È consapevole di tutto ciò, sa benissimo che è quello che deve fare e che è il suo sogno ma avrebbe davvero bisogno di un attimo di pausa da tutto questo. «Allora?» chiede Daniela in mancanza di una risposta da parte sua. Annuisce desolato . «Non fare quella faccia Luigi. Lo so che hai un programma serrato e mi dispiace ma credimi, tra qualche mese o anno mi ringrazierai. Ora sali su quel taxi». "L'ennesimo".

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