The perfect boy (is a girl?)

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Niall sprimaccia un cuscino e se lo mette dietro alla testa, sistemandosi più comodamente sul divano su cui si è placidamente stravaccato: una mano posata languidamente sullo stomaco reso leggermente gonfio dalla pizza di cui si è strafogato fino ad un attimo fa e dalla birra ghiacciata che si è gustato, ovviamente una Guinness, perché è Irlandese e -oh, andiamo!- l'Irlanda non si tradisce, mai.
Cosa potrebbe volere di più?
Oh, giusto! Dimenticavo!
Lo schermo azzurrino della televisione (sì, quella con fin troppi pollici -senza contare le ditate- ) sta trasmettendo le immagini della partita di calcio Irlanda-Italia.
"Perfetto. Semplicemente perfetto" è quello che pensa con soddisfazione il giovane biondo, mentre caccia un grosso rutto e si stiracchia allungando i piedi sul pouf verde acido.
"Oh, ma che schifo!" si lamenta Liam, compagno della serata (e di appartamento) di Niall e vittima dei suoi odori molesti.
L'Irlandese non sembra affatto scomporsi e -anzi- ride divertito senza vergogna, anche se forse l'alcol gli ha dato una mano e -no, mannaggia!- l'Italia ha appena segnato, che palle...
Per distrarsi dalla tragica piega presa dalla partita inizia a ragionare ad alta voce: "Sai, Liam? La ragazza perfetta è quella che gioca alla PlayStation e ama il calcio, fidati di me, amico!" e sottolinea il tutto annuendo con convinzione, mentre il suo amico lo guarda perplesso scuotendo la testa: "Come no, Nì. E il ragazzo perfetto è quello che si trucca, si depila e fa la spesa!".
Ma Niall non risponde, perché vittima della digestione è già crollato in un sonno profondo, e, beh, meglio così, almeno non deve vedere la sua amata Irlanda perdere in maniera catastrofica l'incontro calcistico del secolo.
Ma siamo sicuri che questo discorso sia rimasto solo fra i due amici?

Mmmh...

Zayn -il terzo coinquilino- socchiude la porta: non aveva intenzione di origliare o di comportarsi come un ladro, ma poi: "...si depila e fa la spesa!" aveva sentito esclamare Liam e lui...
Beh, lui vuole piacere a Liam, così torna con lentezza sui suoi passi, senza fare rumore, ed esce nuovamente di casa, un sorriso quasi diabolico dipinto sul volto mentre si incammina verso il supermercato.

No, Zayn non si sente affatto in imbarazzo o fuori luogo.
Come no.
Passa velocemente tutti i prodotti dal carrello alla cassa, cercando di non farsi notare da nessuno.
Abbassa lo sguardo sulla sua spesa: rossetto, ombretto, fondotinta, fard, mascara, ceretta, unghie finte, smalto, e persino una parrucca: "Cavolo, ci mancano solo gli assorbenti!" pensa sconcertato.
La cassiera lo guarda storto e lui arrossisce imbarazzato mentre balbetta qualche scusa e ridacchia istericamente: "Sa, no? E' così che vanno le cose con le sorelle minori...".
Poi butta tutto alla rinfusa nella borsa di carta riciclata e si affretta a pagare per potere uscire da quel luogo di dolore e tortura.
Ma è quando esce finalmente dalle porte automatiche, che si sente veramente male: ora deve andare a comprare...
Dei vestiti.
E non sarà affatto semplice dare delle spiegazioni alle commesse.

Il moro entra con passo incerto in una delle tante botique del centro della città -per quale diamine di motivo non è semplicemente andato al centro commerciale?? Mah...- e si guarda attorno con fare piuttosto disperato: non deve assolutamente farsi notare da nessun...
"Salve, posso aiutarla?!" come non detto, maledizione!
"Pensa ad una scusa, Zayn, una scusa qualsiasi... Ma che sia una buona scusa! Perché non l'ho preparata prima?!" riflette in fretta il giovane prima di annuire e rispondere gentilmente: "Si, ecco... C'è un mio caro amico che si sposa, così gli abbiamo organizzato una festa e... Ecco, per raggiungere il suo regalo dovrà superare delle prove e una di queste è... Vestirsi da donna".
"Ma che carino! Ma che cosa dolce!" -DOLCE?! Ma quando mai? Zayn strozzerebbe chiunque gli organizzasse qualcosa del genere...- la commessa emette un risolino che pare più un nitrito e batte le mani prima di muoverle con un cenno verso il ragazzo e dire: "Come facciamo per la taglia?"
"Lui... Lui è... Più o meno come me, sì" risponde con poca convinzione e forse pure arrossendo leggermente, ma se la donna ci casca non ci è dato saperlo...
O forse sì, visto che poi sullo scontrino -fin troppo kilometrico- fa risultare anche il suo numero di cellulare che -ops!- Zayn dimentica per sbaglio nel bidone perché grazie, ma no, non è interessato.
E poi il suo cuore è già impegnato, o non si sarebbe mai ficcato in un guaio del genere.
Quando finalmente esce dal negozio nota che si è fatto buio pesto, così decide di spostare la prossima fase dell'operazione al giorno successivo.
L'ultima cosa che pensa prima di addormentarsi è: "Grazie ad Allah ho tre sorelle femmine...".

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