LOLA.
"È ora". Pensai sentendo la sveglia che risuonava nella mia testa già da 2 minuti. Spalanco gli occhi e mi tiro su dal letto come non avevo mai fatto prima. Sarà che questo è il mio primo vero giorno di scuola in una città in cui vivo solo da 1 settimana.
Sono tesissima. Sento il cuore battere a mille "Stai calma Lola stai solo andando a studiare" provo a dirmi nella mia testa per calmarmi. ma non ci riesco, tutto così nuovo per me che se da un lato non vedo l'ora, dall'altro sono terrorizzata.Apro la finestra della mia nuova camera ancora spoglia, qualche scatolone qua e là ancora da aprire, un colore beige sulle pareti che mi trasmette un certo senso di tranquillità, ne ho bisogno adesso in effetti, per il resto è una stanza ancora sconosciuta per me.
Guardo fuori e la vista è fantastica, siamo su una collina di uno dei quartieri più belli di Londra, con una macchia verde piena di fiori e tantissimi alberi verdi. Molto diversa dalla realtà della city frenetica del vero cuore della città. Molto diversa soprattutto dalla vista che avevo fino a dieci giorni fa considerando il fatto che vivevo dall'altro lato del mondo, in Corea del Sud.
Corro in doccia in super ritardo. "Strano" penso, mia madre non è venuta nemmeno a vedere se fossi già sveglia, sono da sempre abituata a gestirmi da sola ma pensavo che almeno oggi anche lei fosse in ansia per me.
Mi guardo allo specchio per mezzo secondo, ho ancora i capelli bagnati, intanto indosso la divisa della scuola, gonna plissé sopra il ginocchio grigia, camicetta celeste e gilet con il simbolo sul lato destro dell'istituto che rappresenta blu scuro.
Osservo il viso. Coperto di lentiggini da sempre contorno dei miei occhi verde cristallino, mi infilo la collana che mi aveva regalato mia nonna durante l'ultimo viaggio in Italia, una sorta di amuleto con una piccola pietra azzurra incastonata "ti porterà fortuna" mi aveva detto, stringendomi le mani con il dubbio di quando mi avrebbe rivista la prossima volta.Un ultima occhiata al mio aspetto, non sono abituata a vedermi così avendo sempre studiato da privatista non ho mai dovuto indossare nulla di così 'infagottato' perciò guardarmi mi fa un effetto strano, prendo lo zaino e scendo al piano di sotto.
Regna un silenzio assordante in questa villa così grande. Ancora di più perché è per gran parte semivuota, non ci sono foto che ricordano la mia famiglia da nessuna parte, nessun pezzo di arredamento che mi fa sentire davvero "a casa" dato che ogni volta che cambiamo paese, cambia anche il mobilio.
Arrivo in cucina , mi verso un bicchiere di succo e vedo sul tavolo un biglietto "Sono dovuta partire per Brighton, ho un convegno per tre giorni, auguri per questa nuova avventura, ti voglio bene, mamma". Fantastico.Mia madre non c'è neanche in un giorno così importante per me, sono completamente sola in una situazione così nuova, insomma sono abituata a badare a me stessa dato che i miei sono spesso fuori per lavoro, però oggi è diverso. Sbuffo e mi dirigo verso l'uscita.
"Signorina Pierce è pronta?" È Terence l'autista della mia famiglia da ormai 11 anni, un signore sulla sessantina, distinto e sempre molto formale.
"Buongiorno Terence" sorrido, "Se non le dispiace oggi andrei a piedi, c'è il sole e il mio istituto è a soli dieci minuti a piedi da casa perciò..."
"Come preferisce signorina, buona giornata" lasciandomi uscire dalla porta credo con un sospiro di sollievo per non dover trasportare i miei in giro per mille città a destra e a manca per qualche giorno.
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The New Me.
Teen FictionLola è una ragazza di 17 anni. Nata in Italia e cresciuta in giro per il mondo ma in una vita fino ad ora troppo perfetta ed ordinaria per lei. Famiglia benestante ma con troppi segreti da nascondere, Madre Avvocato, padre broker sempre assente,lei...