LEI
Partimmo per la nostra luna di miele. E non mi parve vero che tutto fosse andato per il meglio. Senza intoppi. Levon aveva ragione, Fattore non aveva nulla contro di me. Non avevo firmato nessun contratto. E agire senza freni e paure sembrava averlo placato definitivamente.
Intanto l'aereo decollò.
Can sapeva quanto odiassi l'aereo. Cercò di tenermi distratta. Ma non bastò a placare la mia ansia. Nemmeno il paesaggio oltre il piccolo vetro la placò. Nonostante ne fossi piacevolmente affascinata. Solo una volta giunti a destinazione mi sentii rilassata.
Sospirai come se avessi trattenuto il respiro per tutto il viaggio. Can si prese cura del mio bagaglio a mano e anche di me. Mi trascinò lungo le strade. Un paio di volte provai a mettermi in contatto con i miei genitori, volevo solo sapere qualcosa di Bianca: dormiva, mangiava, rideva. Quella lontananza era una deprivazione. La mia bambina era così lontana che non riuscivo a starmene serena. Giungemmo in Hotel. All'ultimo piano c'era una camera da letto. Con un letto enorme e dei petali rossi disseminati sul lenzuolo di seta. Era la suite. Uno scatolo di cioccolatini adagiato nel bel mezzo del letto. Rimasi incantata.
"nessuno ci disturberà!" sussurrò Can, sistemando le nostre cose qua e là per la stanza. Ed era quello il problema. Come potevo rasserenarmi sapendo che la mia bambina era così lontana da noi?
"a cosa pensi amore?" chiese Can sedendosi sul letto. "mi manca Bianca!"
Scoppiò a ridere.
Afferrò il telefono e compose il numero.
"facciamo una videochiamata con lei, sono solo dieci giorni, possiamo farcela!" Sorrisi e provai a rilassarmi.
Trascorremmo parte della serata in videochiamata con la mia famiglia. Poi Can provò a riagganciare.
"non avrei mai immaginato che potessi essere una mamma così premurosa!" "immagina quando avremo un altro figlio!" dissi
LUI
Desideravo un altro figlio con lei ma non potevo ammetterlo. Non volevo che avvertisse pressioni.
"ti piacerebbe un altro figlio?" chiese scrutandomi.
Aveva le stesse doti di sua madre per caso? Leggeva nel pensiero? "mi piacerebbe vederti alle prese con un piccolo Can!"
"speriamo sia maschio allora questa volta!" disse sfiorandosi il ventre.
Mi bloccai e la osservai. "sei incinta?"
Storse le labbra e sorrise.
"ho fatto tre test!" ammise e scoppiò a ridere.
"è grandioso amore mio!" gridai e mi chinai a baciarla.
E lo avrei fatto sempre. Avrei baciato mia moglie per il resto della nostra esistenza. Così pian piano presi a spogliarla.
"cerchiamo di goderci questa luna di miele come solo noi sappiamo fare!" sussurrai in un soffio sul suo collo.
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