Finalmente arrivammo a casa. Avevamo passato tutto il pomeriggio all'ospedale, così mi dissero di andare a stendermi. Il medico mi aveva prescritto di mettermi subito a letto una volta tornata a casa, così andai in bagno a cambiarmi. Spogliarmi e rivestirmi fu una faticaccia, dovevo reprimere un urlo ad ogni movimento, ma alla fine ce la feci e andai a stendermi sul letto.
Sospirai, finalmente sola. Erano tutti nell'altra stanza, così potevo concedermi di crollare. Mi sentivo così male. Mi faceva male anche respirare, ma il mio non era solo un dolore fisico. Non so come spiegarlo, mi sentivo così piccola e insignificante. Quei mostri mi avevano usata come un oggetto. Mi avevano affamata, fatta congelare e quasi uccisa a forza di botte.
Le lacrime mi rigarono le guance. Se i miei amici non fossero arrivati in tempo, sarei morta. Mi sentivo così indifesa. Sapevo che non aveva senso. Ero a casa, non ero sola e le finestre erano chiuse. Ma il mio corpo continuava ad avere paura: il mio cuore non ne voleva sapere di calmarsi, avevo la pelle d'oca e il dolore non mi aiutava di certo.
Il busto mi esplodeva di dolore ad ogni respiro. Mi guardai intorno in cerca di un antidolorifico. Ero un po' stordita dal sonno e dalla febbre. Sentivo infatti il viso caldo e freddo su tutto il resto del corpo. Fuoki doveva averci pensato, giusto? Spostai lo sguardo sul comodino e finalmente lo trovai.
Ebbi un po' di difficoltà a raggiungerlo. Dovetti allungarmi verso il comodino e il fianco mi esplose di dolore facendomi ansimare, ma tenni duro. Presto qualcuno mi avrebbe portato qualcosa da mangiare ma non sarei riuscita a farlo con il petto che andava a fuoco ad ogni respiro.
Stavo giusto imprecando quando Fuoki entrò in camera. Teneva un cuscino con sopra un piatto con un filetto di pesce. L'odore mi fece brontolare lo stomaco, tanto che arrossii. Avevo una fame da lupi. Fuoki posò il piatto sul comodino per un momento per aiutarmi a mettermi dritta. - Ah! - mi ritrovai a gemere tirandomi su con le braccia, sentii gli occhi diventare lucidi. Faceva un male cane. Mia cugina mi sistemò i cuscini dietro la schiena e potei rimettermi giù.
Fuoki mi guardò dispiaciuta. Il suo viso era scuro di preoccupazione e stanchezza. Non doveva essere facile per lei vedermi in quello stato. Mi sentii uno schifo, perché non combinavo altro che guai? Perché non ne facevo mai una giusta? - Mangia, il dottore ha detto che devi tenerti in forze.
Facile per lei. Il suo busto non le andava a fuoco ad ogni respiro, ma aveva ragione. Stavo morendo di fame e il mio stomaco si contorceva tanto da farmi male. L'unica cosa che avrei voluto fare era mangiare e andare a dormire. Era stata una giornata così lunga ma dubitavo che nel sonno avrei trovato conforto. Sì, forse essendo davvero esausta sarei sprofondata in un sonno profondo e senza sogni.
Ci sperai con tutto il cuore, non volevo rivivere quell'inferno. Mi passò le posate e cominciai a mangiare. Mi sembrò la cosa più buona che avessi mai mangiato, andavo pazza per il salmone. Nonostante il dolore lo spazzolai in un baleno. Fuoki ridacchiò. - Michael aveva detto che lo avresti divorato.
Avrei voluto ridere, ma il dolore me lo impedì, così mi limitai a sorridere. Michael mi conosceva meglio di quanto conoscessi me stessa. - Ahimè, Michael mi conosce troppo bene - replicai stringendomi nelle spalle. Una fitta di mal di testa mi colpì facendomi chiudere gli occhi, così portai lo sguardo agli antidolorifici. - Quanto dura l'effetto?
Mia cugina mi lanciò una lunga occhiata preoccupata. Forse aveva paura che ne facessi un abuso. - Se la prendi ora dovrebbe permetterti di dormire senza sentire dolore. - mi rispose. Si alzò per posare il piatto sul comodino. - Ma vacci piano. Possono creare dipendenza, se me prendi troppe.
Annuii. Questo lo sapevo, ma non potevo certo morire di dolore. Forse intendeva che avrei dovuto prenderle solo quando avrei dovuto alzarmi per lavarmi o per mangiare, o nel caso avessi dovuto alzarmi. Aveva ragione, però. Sapevo anch'io che gli antidolorifici potevano creare dipendenza, perciò decisi di andarci piano. L'avrei presa solo per dormire. - Farò attenzione - le assicurati cercando di sorriderle. Non volevo che si preoccupasse così tanto per me. - La prenderò solo per dormire. Spero solo di non avere incubi.
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Fuoky e Korall: Missione Terra
FantasiaFuoki e Korall sono due principesse, due cugine, la prima principessa del mondo infuocato e la seconda del più grande regno subacqueo, l'Etrea. Insieme al migliore amico di Korall, Michael, e al ladro professionista Thomas Steal, le due ragazze dovr...