- capitolo 7 -

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Alvin parcheggió il piú vicino possibile alla portaaccanto alla quale stava aspettando la sorella e scaricó Allison di peso, per poi appogiarla sul divano del soggiorno. << Ha urlato per due, due ore, ora te la sbrighi tu sorellina >> ansimó tra identi prima di lasciarsi cadere sul tappeto davantial camino. Summer rise divertita, poi scossó leggermente l'amica per sevegliarla. Allsion aprí lentamente gli occhi e si portó subito una mano alla fronte, si sentiva stanca e stordita e ancora non aveva realizzato quanto successo quel pomeriggio.Guardó fuori dalla finestra e si accorse che era sera, doveva aver dormito un bel po'. << Mi fa male la testa >> mormoró cercandodi mettersi a sedere. << Eh sí, dillo a me! >> si lamentó il ragazzo, indeciso se restare a godersi l'inferno che si sarebbe scatenato nel giro di pochi minuti o se prendere una bottiglia di rum e chiudersi in camera. Si tiró su a sedere e la rima cosa che le venne in mente fu: << dov'é la mia Jeep? >> << Tranquilla, un carroattrezzi la sta portando a casa tua >> la rissicuró l'amica sedendolesi accanto. << Ti ricordi cos' hai fatto oggi pomeriggio? >> Le chiese l'amica appoggiandole una mano sul braccio. Di colpo le tornó tutto in mente e cercó di non perdere il controllo come aveva giá fatto in precedenza. << Ho preso fuoco e ho scoperto di non avere mai vissuto a Miami >> mormoró inclinando la testa di lato << e poi anche tuo fratello ha preso fuoco >>. << Okay, ora ti racconteró una storia, ascoltami attentamente, va bene? >> Annuí mentre Alvin la fissava divertito << sí, una favola >> << sta zitto! >> lo ammoní la sorella prima di inizare a raccontare

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<< C'era una volta un arcangelo, era bello, forte >> << la solita lecchina >> << Alvin , non mi interrompere! >> sbraitó lanciandogli contro uno dei cuscini del divano. << C'era una volta un arcangelo, era bello, forte e ambizioso e tutti lo adoravano. Divenne il re del paradiso, il re piú potente e maestoso che si fosse mai visto. Il suo popolo lo rispettava e lo venerava e non aveva nessun nemico, nessuno che osasse mettersi contro di lui. Governó per secoli e il suo regno fuil piú prospero e lungo della storia. La situazione peró cambió quando decise di sposarsi con una donna conosciuta ad un ballo a palazzo, il suo nome era Lilith e sotto l'apparenza dolce e generosa era una donna ambiziosa e priva di scrupoli che finí presto per contagiarlo con le suemanie di grandezza. Con il passare dei giorni il resi rese conto che quello che aveva non gli bastava, il regno di Cittá dell'Eden non era sufficiente a soddisfare le sue sempre piú grandi ambizioni, voleva tutto, voleva conquistare la terra e regnare anche sugli esseri umani... alla fine il suo popolo inizió a temerlo, ad evitarlo, adavere addirittura paura di pronunciare il suo nome. Un giorno il suo altrettanto megalomane fratello minore, con l'aiuto di alcuni angeli e arcangeli e di una potente spada forgiata dalle piúantiche magie celesti, creó una dimensione di lava e fuoco situata sotto alla terra, dalla quale nessuno potesse fuggire  e glielo rinchiuse con l' inganno. C'erano peró alcuni angeli che ancora credevano in lui e lo riconoscevano come il loro capo, che pianificavo di riportarlo nel paradiso e  il nuovo re non voleva correre rischi, cosí li spedítutti nelle profonditá della terra insieme al loro leader, e fu cosí che nacque l'inferno. Il fuoco dell'inferno era stato studiato per fare soffrire in eterno chi vi venisse vincolato, ma qualcosa andóstorto, poiché gli angeli caduti, una volta perse le ali e i loro poteri originali, fecero del fuoco il loro elemento, la loro fonte di potere e resero l'inferno il loro nuovo regno. In seguito trovaronoil modo di uscire, ma non piú come angeli, ormaisi erano tramutati in qualcosa di diverso e di nuovo, in creature piú forti, che traevano gioia dal dolore e dalla distruzione, i demoni. Dichiararono guerra al paradiso. Fu un conflitto atroce e senza esclusione di colpi durante il qualescoprirono un modo per uccidere gli angeli e persino gli arcangeli; la cenere prodotta dal legnoconsumato dal fuoco infernale che ormai erano divenuti in grado di produrre e di governare, che volse immediatamente le sorti del conflitto in loro netto favore. L'ormai re dei demoni, ferito e tradito dal sangue del suo sangue, riuscí a riprendere il controllo di Cittá dell'Eden per quasiun anno ed instauró una tirannia basata sul terrore e sulle pubbliche esecuzioni di chiunque non gli andasse a genio. Suo fratello Nathaniel e alcuni arcangeli peró riuscirono a sfuggirgli, scapparono sulla terra, dove ebbero il tempo necessario per escogitare un nuovo piano e per trovare il tallone d'Achielle degli apparentementeinarrestabili creature infernali: l'acqua santa. Quando tornarono in paradiso con la loro nuova arma riuscirono a trionfare facendo leva sull'effetto sorpresa e sulla superbia dei loro avversari e alla fine riuscirono a rispedire Lucifero e i suoi demoni di nuovo all'inferno e crearono delle barriere piú forti delle precedenti per contenerli: delle fiamme troppo forti per essere controllate e un fiume di sangue e acqua santa troppo largo per essere scavalcato, lo Stige >>. Allison non capiva cosa centrassero quelle assurditá con lei eppure ne era rimasta affascinata. << Bene, questa é la versione convenzionale della storia in parte giunta  agli umani, che poi l'hanno rielaborata e  narrata comeun mito religioso, ma non é tutto quí, ne manca una parte. Una donna angelo dagli occhi celesti si innamoró del diavolo, contro ogni pregiudizio, durante la sua breve tirannia. I due ebbero una figlia durante il periodo della guerra... >> "Lucifer" fu tutto ció che le passó per la mente e si sentí una stupida per essersi accorta cosí tardí del collegamento. << Candace fu condannata a morte dal Consiglio angelico guidato da Nathaniel e la bambina venne cresciuta tra le nuvole del paradiso, ignara della sua vera natura e del sangue blu che le scorreva nelle vene. Il re peró vedeva la nipote come un'enorme minaccia al suo potere, sapeva che se un giorno fosse venuta a conoscenza della veritá sarebbe stata la fine per lui e piú la ragazza cresceva piú la sua paura aumentava fino al giorno in cui decise di porre fine alla sua ossessione. Inizió cosí a spaventare la sua gente rendendo comune il proprio timore che un giorno la ragazza potesse seguire le orme del padre e diventare una minaccia per tutti. A prova della sua tesi vi era l'innegabile natura della piccola, era per metá angelo e per metá demone e sarebbe rimasta cosí fino a quando, il giorno del suo diciannovesimo compleanno, una delle due nature avrebbe preso il sopravvento eliminando definitivamente l'altra.Quando il terrore generale raggiunse l'apice ebbe finalmente l'occasione di assicurarsi il trono cancellando ogni ricordo alla nipote e spedendolasulla terra quando aveva appena tredici anni. Per assicurarsi che niente andasse storto le affidó un angelo custode che incaricó di tenerla sotto controllo, di impedire ai suoi ricordi di riaffioraree di mantenerla sulla retta via in modo tale che il suo lato angelico potesse prevalere automaticamente rendendola innocua, in cambio probabilmente le promise che se la missione sarebbe andata a buon fine le avrebbe concesso leali rendendola un arcangelo. Ma Lucifero rivoleva sua figlia e pretendeva che giustizia venisse fatta. Grazie ad alcune spie infiltrate nella cerchia di Nathaniel riuscí ad ottenere tutte le informazioni piú riservate fino a trovare il modo di uscire dagli inferi: la spada che li aveva spediti nelle viscere della terra poteva anche farli risalire. Dopo anni e anni di ricerche da parte sua e degli angeli a lui rimasti segretamente fedeli riuscí ad entrare in possesso dell'arma, ma c'era ancora un piccolo particolare a separarlo dalla sua bambina; la spada celeste aveva perso una buona parte dei suoi poteri per esiliare lui ed isuoi sostenitori per ben due volte, quindi non era piú in grado di avere alcun effetto su un demone superiore, questo stava a significare che lui non poteva raggiungerla. Ecco perché optó per mandare sulla terra due dei suoi demoni piú fidaticon il compito di aiutare la figlia a scoprire la veritá in modo tale che potesse scegliere liberamente chi essere. I demoni peró una volta giunti sulla terra si accorsero di essere in netto svantaggio dato che Nathaniel, oltre ad aver spedito un altro angelo sulla terra aveva anche fortino ad entrambi i suoi scagnozzi il potere di manipolare la mente, di solito concesso solo agli arcangeli e che avevano usato ripetutamente per far dimenticare alla ragazza tutte le volte in cui aveva usato i suoi poteri demoniaci e ogni visione inviata dalle streghe al sevizio di Lucifero, giungendo al risultato di portarla ad un passo da finire in un qualche ospedale psichiatrico >> << ma un bel demone alias cavaliere senza macchia e senza paura strappó la principessa dalle grinfie di quei volatili spennacchiati >> concluse Alvin facendo poi un inchino teatrale. << Eh?! >> Allison balzó giú daldivano, gli ingranaggi del suo cervello lavoravano ai cento all'ora eppure non era ancora riuscita a rielaborare in alcun modo tutte le informazioni che le erano state fornite. Era assurdo, era tutto fin troppo assurdo... talmente assurdo da poter sembrare quasi vero. I vuoti di memoria, i sogni, le farneticazioni di Margaret e quello che era successo alla stazione di polizia potevano forse avere un senso dopo tutto, per quanto folle ed incredibile ogni tassello sembravaandare al suo posto, tutti tranne uno... << Purtroppo a causa di quello che ti ha fatto Nathaniel non ti puoi ricordare queste cose e ora che le sai loro non lo devono sospettare o ti cancelleranno la memoria di nuovo >> ecco la tessera mancante, i ricordi. << Immagino che il tuo primo ricordo sia qualcosa di simile ad una stanza di ospedale con un medico che di dice che hai avuto un grave incidente eccetra eccetra, di nuovo colpa di quegli schifosi bastardi che oltre ateletrasportarsi possono manipolare la mente delle persone e addirittura le loro emozioni >> aggiunse la ragazza ancora un po' stizzita dall'idea del fratello di scegliere la strada piú complicata quando ce n'erano di piú semplici.Con tutto quello che le passava per la testa Allison riuscí comunque a farsi strada una deduzione o forse piú una certezza, l'unica che le serviva per rendere concreto tutto quello che le avevano appena raccontato << Sara    >> ringhió tra i denti. Era stata praticamente la sua ombra per tutti quegli anni, se c'era qualcuno che la stava manipolando poteva essere solo lei. Il ragazzo applaudí e la ragazza annuí dicendo: <<  sí , ma non é da sola >>. Si concetró nei pochi istanti che le rimanevano prima che il dolore e il senso tradimento la travolgessero per capire chi fosse il suo complice e non le ci volle molto per giungere alla conclusione. << Rafael >> << di nuovo corretto principessa >> sorrise compiaciuto dal disgusto con cui la ragazza aveva pronunciato quel nome. << E comunque "principessa" non é un nomignolo ma il tuo effettivo titolo nobiliare >> aggiunse pensando che la ragazza lo stesse ascoltando, ma cosí non era perché la tempesta interiore che si aspettava da un momento all'altro era arrivatatravolgendola come un treno in piena. La sua migliore amica era in realtá una marionetta nelle mani dell'uomo che aveva rovinato la sua vera famiglia, l'aveva raggirata, ingannata, quasi portata alla follia con l'unico scopo di ottenere piú poteri. Per quasi sei anni si era presa gioco di lei mentendole spudoratamente ed impegnandosi ad impedirle di trovare se stessa, per sei anni si era finta sua amica e nonostante i recenti alti e bassi si fidava di lei, le voleva bene quasi come ad una sorella e invece era stato tutta una messa in scena, negli ultimi sei anni della sua vita non c'era stato nulla di vero. Poi c'era Rafael, il ragazzo cosí gentile e premuroso che aveva sí appena conosciuto, ma che comunque era giá riuscito a guadagnarsi la sua fiducia e non potevadi certo negare di aver provato qualcosa per lui, ma la connessione che sentiva era di nuovo uno sporco trucco mentale. Era tutto finto, forse anche i suoi sentimenti erano soltanto il prodotto di un gioco di strategia molto ben architettato nel quale lei aveva interpretato solo una pedina mossa da una parte all'altra di una scacchiera invisibile senza neanche rendersene conto, era come sevegliarsi da un sogno senza sapere cosa era successo realmente e cosa no. Per un attimo pensó che avrebbe anche potuto non credere a quella storia, ma sarebbe stata davvero stupida a non farlo... non si trattava semplicemente di una teoria assurda, ne aveva le prove, tornava tutto e ne era perfettamente consapevole. Passó ancora qualche minuto prima che il dolore e il senso di perdita si trasformassero in rabbia, una rabbia che non aveva mai provato prima di quel momento e che    le ardeva dentro come se aspettasse solo di essere liberata per poter radere al suolo qualsiasi cosa. Di lí a poco notó che le sue mani inziavano a prenderle fuoco, ecco comefunzionava, dedusse che succedesse quando si arrabbiava. Non si spaventó ne si sforzó di trattenere il calore che le si espandeva in tutto il corpo, al contrario decise di lasciare che la sua fiamma interiore bruciasse gli anni di inganni e bugie insieme al dolore da essi comportato. Dopoalcuni minuti riacquistó la capacitá di pensare lucidamente ed inizió a sentirsi una persona nuova, senza alcun passato. << Posso cuocere una  bistecca solo toccandola, mi piace >> sorrisementre si rilassava permettendo al suo corpo di riacquistare una temperatura normale facendo scomparire il fuoco. << Non voglio infrangere ituoi sogni principessa, ma la bruceresti anziché cuocerla >> ridacchió il ragazzo prima di notare la strana luce che le brillava negli occhi. << Non staró nell'ombra, devono pagare per quello che mi hanno fatto >> sibiló prima di afferrare il cellulare. La voglia di vendetta che le scorreva nelle vene era forte, cosí forte da riuscire a teneresotto controllo il senso di smarrimento e di tristezza, abbastanza forte da farla sentire di nuovo viva. << Stai bene? >> le chiese Summer con un filo di voce, preoccupata che stesse per fare una qualche idiozia e sempre piú convinta che le cose non avrebbero mai dovuto prendere quella piega. << Ma che razza di domanda é? Mi avete appena detto che sono la figlia di Lucifero, ció fa di me una principessa metá angelo e metá demone e tutto quello che ricordo della mia vita é solo una menzogna orchestrata da quella stronza che credevo essere la mia migliore amica >> disse tutto ad un fiato mangiandosi quasi le parole mentre apriva la cronologia delle chiamate. Trovó finalmente il numero che stava cercando << mai stata meglio >> aggiunse ironica prima di telefonare.

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 << Pronto?! >> << ciao Rafael, sono io... Allison >> si dovette mordere la lingua per non dire Selina. << Hey, ciao >> << senti... non riesco a non pensare a quello che é successo alla caffettetria e... mi stavo chiedendo se ti andrebbedi uscire... >> dovette mettercela tutta per mantenere un tono di voce tranquillo e allegro. << Sí, certo, va bene se ti passo a prendere domani alle sette e mezzo? >> << Va benissimo, ti mando il mio indirizzo >>. Riagganció e lancióun'occhiata soddisfatta a quelli che a conti fatti erano ormai i suoi unici amici, poi sorrise e    reclinó la testa di lato pensando: "preparatevi angeli, la principessa dell'inferno é di nuovo in gioco" e per quanto le sembrasse tutto cosí folle per una volta sentiva finalmente di essere sulla strada giusta. 

"Caro diario,non so se sia stupito per un demone tenere undiario, e in piú ho paura che qualcuno ti possa rubare e spifferare i miei segreti, quindi forse questa é l'ultima volta che ti scrivo, non so... finalmente ho scoperto chi sono: Selina Lucifer, la principessa dell'inferno e del paradiso. Proprio cosí, conosco la mia storia ma continuo a non averne i ricordi, per quello mi tocca aspettare fino al mio compleanno e onestamente non stó píu nella pelle, voglio scoprire chi sono realmente e soprattuto voglio conoscere mio padre, quello che sulla terra porta il nome di diavolo ma onestamenteho la sensazione che in realtá i ruoli di buoni edi cattivi siano piuttosto invertiti e soprattutto enormemente relativi in questa storia. Ho anche scoperto che Sara non é mai stata mia amica, é un angelo mandato sulla terra dal mio apparentemente poco simpatico zio per non farmi scoprire la mia vera identitáe idem per Rafael... e dire che mi piaceva e anche parecchio, sentivo una connessione cosíspeciale con lui... ma probabilmente era soltanto una stupida illusione dato che gli angeli hanno il potere di controllare le emozioni altrui, avrei dovuto capirlo che c'eraqualcosa sotto, io non mi innamoro, mai. Ad ogni sapere che della gente mi é entrata in testa mi da parecchio fastidio e non so di preciso come prendere il tutto, anche se adesso so la veritá continuo a non sapere cosadevo fare, mi sembra ancora tutto cosí assurdo... l'unica cosa che so é che ho bisogno di prendermi la mia rivincita e di dimostrare aquei bastardi che non mi possono controllare, al resto penseró poi."

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