- capitolo 10 -

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Quando arrivarono trovarono Allison seduta sull'uscio, non appena li vide si sbrigó a prendere Alvin per un braccio e a tirarlo in disparte. << Arrivo subito Sum, devo prima parlare in privato con quest'idiota >>. Si fermarono in salotto. << Perché? >> << Perché cosa? >> incredibile come tra i due sembrasse lui quello arrabbiato. << Perché hai dato fuoco ad una casa,ti sembra normale? >> Sbraitó indispettita. << Mi sono solo divertito un po' >> era evidente che c'era qualcosa che non andava, il suo solito sorriso arrogante questa volta nascondeva una nota di amarezza. << E hai dato la colpa a me >> aggiunse lei incrociano le braccia al petto. << Ed é colpa tua, guarda un po' >> era distante, freddo << perché? >> chiese ormai presa dall' esasperazione. Quella domanda gli fece sfoggiareun nuovo sorriso ambiguo, come se la ragazza avesse dovuto giá sapere la risposta. << Perché ti sei presa gioco di me, perché sei corsa dai lui, ecco perché ok? Perché oh, sembrará impossibile, anch'io ho un cuore, che scoperta >>Allison restó senza fiato, non si sarebbe mai aspettata una risposta di quel tipo, mai, e le parole le uscirono da sole, con una naturalezza incredibile: << sei proprio un cretino! >> << Cosa? >> << Sí! Intendo che ormai dovresti saperlo che ti amo >>. Fu come se il mondo si fosse fermato, come se esistessero solo loro due, e in quel momento Allison fece la sua scelta, non le importava di tutto ció a cui avrebbe dovuto rinunciare, il passato non aveva piú valore, come non l'avrebbe mai potuto avere una vita eterna senza di lui. Solo dopo essere rimasti incollati    un arco di tempo indeterminato si ricordó del vero motivo per cui li aveva chiamati: << ora peró mi aiuti a risolvere il tuo casino >>

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<< Quindi fammi capire una cosa, l'hai chiuso nel bagagliaio? >> Chiese Summer ammiccando verso l'auto. << Esatto, qualche idea? >> << Forse il tuo lato angelico potrebbe rendersi utile, cancellagli la memoria >> << non ho mai usato i miei poteri angelici, non so come si faccia! >> Intanto Ben riprese conoscenza ed inizió ad agitarsi: << fammi uscire subito mostro,apri >>. Allison lo accontentó solo perché se voleva cercare di cancellargli la memoria sapeva bene di dover instaurare un contatto fisico. Non appena fu sceso l'agressivitá della sua voce sciamó in un tono quasi isterico: << che cosa ci fai tu quí? >> Chiese indicando Alvin, il quale lo salutó con un sorriso a dir poco soddisfatto. << Tranquillo, non ti fará del male >> gli disse Allison mentre lo afferrava per un braccio << oraresta fermo e non parlare >> << ma cosa stai... >> << Zitto! >> Si concentó, riuscí ad entrare nella mente del ragazzo, era una sensazione assurda, come se stesse perdendo ognicontatto con il proprio corpo e con il mondo circostante. Inizió a cercare il ricordo da eliminare, ma perse subito il contatto e tornó bruscamente alla realtá, non avevva funzionato. << Ci serve un vero angelo >> mormoró << angelo?! >> << Fai silenzio, non stavo parlando con te >> << ce ne sono anche troppi in giro, vado a chiamarne uno >> << no sorellina, vado io, ultimamente ho piú autocontrollo di te >> << si é visto >> fece lei ironicamente indicando Ben. << Basta cosí! Sum vai a chiamare qualcuno e tu Alvin aiutami a portarlo dentro ok? >> nessuna obbiezione, in fin dei conti sembrava l'idea migliore. Entrarono in casa e  mentre Summer litigava al telefono con qualcuno Alvin cercava di origliare la conversazione per assicurarsi che la sorella non avesse chiamato proprio l'angelo che odiava piú di tutti il ragazzo. << Cosí ora mi vuoi cancellarela memoria? >> Le sibiló contro il ragazzo mentre lo spingeva verso le scale. << L'hai capitosolo ora? >> Chiese fingendosi incredula mentre si lasciava cadere sul letto dell'amica. << Bé certo, perché tu sei Allison Blooms, quella che calpesta i sentimenti di tutti, quella a cui importa solo di se stessa >> la ragazza annuí come se quelle parole non l'avessero minimamente toccata. << Capisco, solo ora ma capisco >> tuttod' un tratto l'ardore di prima aveva abbandonato la voce del ragazzo e gli occhi gli erano diventati lucidi: << non credi che almeno dopo tutto quelloche mi hai fatto passare meriterei di ricordare come sono morti i miei genitori e mia sorella e disapere che genere di essere li ha uccisi? >> Quelle parole riucirono lentamente a creare un varco nel cuore di Allison che rimase per un po' in silenzio ripensando a tutte le volte che le avevano mentito, poi annuí lentamente. << Se scappi via urlando le cose si potrebbero mettere molto male per te >> lo avvertí prima di spiegargli come stavano le cose nel modo piú semplice possibile. Gli disse che sia lei che Alvinerano entrambi demoni tralasciando il resto per cercare di rendere la storia un po' piú credibile e gli spiegó che i demoni avevano appunto il potere di prendere fuoco; non fu peró in grado di giustificare perché Alvin avesse fatto quello che aveva fatto. Quando ebbe finito notó che qualcosa era appena balenato in quei grandi occhiazzurri << tu hai dato fuoco alla tua vecchia casa >> le urló contro in tono accusatorio. << Io ho amato un mostro >> continuó per poi beccarsiuno schiaffo. << Anziché darmi del mostro mi dovresti essere grato, se non fosse per me ti farebbero credere di essere pazzo, ricordatelo >> << sí, hai ragione, ti sono grato per avermi rovinato la vita >>. Era stufa, stufa del comportamento da ragazzo, capiva bene quanto dovesse essere sotto schock ma in fin dei conti loera ancora anche lei, cosí gli afferró il braccio cosí forte da piantargli le unghie laccate di rosso nella carne. << Vuoi che riprovi? >> gli chiese stringendo la presa. << Selina portalo giú, sono arrivati! >>. Le ci volle un po' per portare di sottoBen, che ormai sapeva di non potere piú contare sull'aiuto della ragazza dopo tutte le insinuazioni che aveva fatto sul suo conto. Appena scesi in soggiorno Allison notó subito che Summer avevaportato Rafael. "Non é divertente!" le comunicó con un'occhiataccia. Anche Alvin sembrava parecchio innervosito della scelta della sorella. Poi Allison si accorse che l'angelo stava facendo di tutto per non incrociare il suo sguardo e, nonostante la tensione, riuscí a mantenere il controllo. << Allora, avremmo bisogno che tu gli cancellassi tutti i ricordi da... ieri sera in poi >> spiegó Summer indicando il ragazzo con un cenno. << Quindi poi mi lascerete sulle rovine di casa stordito e senza sapere cosa sia successo! >>Rafael li guardó tutti in faccia un ad uno, come segli dispiacesse fare una cosa simile e quando il suo sguardo incroció quello di Allison lei non si fece mancare l'occasione di infierire: << cosa c'é che non va? L'hai giá fatto parecchie volte con me >>. Il ragazzo evitó di guardarla in faccia, stava per acconsentire quando lei continuó: << e per questo, anche se Ben é un emerito idiota, nonte lo lasceró fare e in quanto a te....>> aggiunse voltandosi << sparisci dalla mia vista prima che cambi idea e attento a quello che racconti in giro,se ci dai fastidio riprenderemo da dove abbiamo interrotto, chiaro? >> Il ragazzo si alzó e corse via subito. Rafael sorrise, come se avesse finalmente visto del buono nella ragazza, la qualeperó si sbrigó a sedersi sulle ginocchia di Alvin. << Ottima scelta principessa, mi piace avere qualcuno che ricordi bene le mie opere d'arte >> sorrise nonostante non fosse quello il vero motivo per cui aveva lasciato andare il ragazzo. "Forse papá non sarebbe fiero di me adesso" pensó poi chiedendosi se Lucifero sarebbe venuto a conoscenza di quello che aveva appena fatto; di certo sapere che sua figlia aveva avuto compassione per un'essere umano non gli avrebbe fatto piacere, questo peró non bastava a farla pentire della sua scelta

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