«Hai bisogno di aiuto?» chiede Luigi notando che è la terza volta che Rose si riabbottona male la camicetta color glicine. «Sh, stai buono» lo zittisce lei facendogli la linguaccia.
«Dicevo solo per aiutarti».
«Carino tu lo dica, visto che sei stato tu a togliermela poco fa».
«Colpevole».
«Scappo. Il mio capo si starà chiedendo dove sono finita» dice dopo essersi ricomposta, girando la chiave. «Ciao Rockstar».
«Scappi via?».
«Esatto» con un'occhiolino chiude la porta e sparisce, lasciandolo li in piedi con la cintura dei pantaloni ancora mezza slacciata. Alcune immagini riaffiorano nella mente: Carola in mezzo allo studio, a rischio eliminazione, lui che sta morendo dentro e l'unica cosa che riesce a fare è farle l'occhiolino. «No, sto apposto» aveva farfugliato a Maria quando gli aveva chiesto se volesse per caso dire qualcosa. Apposto. Certo, stava solo assistendo all'eliminazione della persona per lui più importante là dentro, la sua Carola. Gli occhiali indossati a coprire le gli occhi lucidi e la voglia di gridare fortissimo che tutto quello era profondamente ingiusto. Aveva già deciso all'epoca che era meglio per entrambi stare separati. Poterla vedere, ammirare il suo sorriso dolce e sentire il suo profumo per casa, era si una pugnalata, perché ogni volta doveva ricordare a se stesso perché lo stava facendo, ma pensare di stare senza era più doloroso. Non era riuscito a dirle nulla quella sera quando si erano salutati, di tutti i pensieri che giravano vorticosamente nella sua testa, aveva farfugliato cose a caso, ma nulla che potesse far cambiare il loro rapporto. Ci aveva pensato però a dirle che quel qualcosa di profondo che lì lega per lui era spaventoso e che temeva li avrebbe distrutti e per questo era meglio rimanere solo amici. Ma nulla di tutto ciò uscì dalla sua bocca e Carola pensava ancora che per lei lui semplicemente non provasse nulla. All'improvviso si rende conto di essersi per un po' troppo nei ricordi e che non è proprio il caso che qualcuno entri e lo trovi con la cintura slacciata così si ricompone e decide di uscire. È la seconda volta che fa sesso con Rose e anche questa volta ha finito con il ricordare Carola. Deve smetterla, lei non fa più parte della sua vita, deve andare avanti. "Lei forse lo ha già fatto". A questo pensiero gli si stringe il cuore nel petto quindi cerca di allontanare immediatamente l'immagine di lei tra le braccia di qualcun altro. Esce dal bagno e si dirige nella sala riunioni dove si trovava prima di questo incontro divertente con Rose.
Non appena si affaccia alla porta nota che al meeting si è aggiunto anche Rossi. «Salve» saluta entrando e prendendo posto al fianco di Daniela che gli lancia un'occhiata che significa "Dove diavolo eri?! Ci hai messo una vita".
«Ciao Luigi! Finalmente. Il nostro Martini ci ha spiegato che la sua idea per il video di Tienimi Stanotte non ti piace granché».
«Non è che non mi piace» inizia. "Mi fa schifo"... «Non la reputo adatta a me e alla canzone».
«Cosa ti piacerebbe cambiare?» chiede nuovamente Rossi che sembra sul piede di guerra: Luigi sa benissimo che l'idea del regista, esperto di video musicali, è anche quella della casa discografica, anche se vantano indipendenza.
«Va bene qualche ripresa di contesto, sulle ballerine, sui drink o quello che volete. Ma non voglio passare come il montato della situazione. La mia canzone parla di amore non di scopare in giro».
«Luigi!» esclama Daniela sotto shock per la cruditá della sua affermazione.
Rossi accenna una risata: «Ho capito ma credimi che fa più visualizzazioni un format di questo tipo, ad oggi».
«E io ad oggi delle visualizzazioni non me ne faccio nulla e ...» si blocca all'improvviso colpito da un forte dolore alla tibia, causato dal piede di Daniela che questa volta ha superato se stessa per la forza con cui ha affondato le sue scarpe con il tacco viola, nella sua povera gamba innocente.
«Allora, nessuno vuole litigare qui. Ho una proposta allora Luigi. Inseriamo una storyline ma non voglio che tutto il videoclip sia su quella. Mi piacerebbe avere delle immagini anche casuali tue, voglio che sia tutto esattamente dinamico».
«Fatemi vedere cosa intendete e lo prenderò in considerazione».
«Il tempo stringe: prossima settimana no perché sei super impegnato, ma quella dopo voglio girare».
«Io non girerò fino a che non ci sarà qualcosa che mi soddisfi a pieno» ribatte con tono deciso appoggiandosi allo schienale dalla sedia di botto.
«Luigi, è nel tuo interesse far me uscire il videoclip il prima possibile» dice Daniela.
«Meglio aspettare che fare uscire una schifezza». "Forse ho esagerato" pensa vedendo Rossi incupirsi. «Luigi, sei giovane e non voglio fare l'uomo vissuto ma vorrei darti un consiglio: cerca di ascoltare quello che dicono gli altri, sopratutto se lavorano per con e per te. È logico che tu abbia le tue idee ma non essere chiuso di mente».
«Non lo è. Se posso essere onesta nemmeno a me fa impazzire la proposta di prima» interviene Daniela in sua difesa.
«Al di là della bontà della proposta, lui mi sembra ostile».
«Ostile? No, nella maniera più assoluta. Semplicemente non sopporto che vogliate farmi fare una cosa che a me sembra possa fare più danni che altro».
«Nessuno qua vuole obbligarti a registrare quello che ti abbiamo proposto, ci siamo visti oggi proprio per confrontarci».
«Allora facciamo così. Aspetto la nuova proposta per confrontarci di nuovo»....
«Sono contenta che tu ti sia imposto prima, ma stai attento ai modi. Non è un rimprovero, è un consiglio. Spesso si ottiene di più con la diplomazia: questi soggetti sono abitati ad essere loro quelli che dettano la linea di indirizzo. Tu lasciaglielo credere e manipolali agendo d'astuzia».
Luigi annuisce ed appoggia la testa sullo schienale del sedile posteriore del taxi, visibilmente provato dalla giornata.
«Non ti ho ancora ringrazia a dovere per ieri sera Dani».
«Non ti preoccupare. Avevi bisogno di vedere i tuoi genitori. Però se vuoi, puoi farmi compagnia a cena questa sera: mi facevate un'invidia ieri sera mentre mangiavate quei fantastici piatti di amatriciana».
Luigi sorride ma scuote la testa: «Questa sera no, ma domani sera molto volentieri».
«Hai un impegno casanova?» scherza lei ammiccando.
«Forse».
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IL MIO SBAGLIO SULLE OSSA
ФанфикE se tutto non fosse così complicato come sembra? "Con fare deciso entra in stanza lasciandolo sull'uscio. «Che fai, hai intenzione di restartene lì a fissarmi allungo?». «Perché, cos'altro vorresti che facessi?» ammicca serio chiudendo la porta ma...