Chapter one.

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Ora vi racconto la storia di quando io, una ragazza come tante, ha incontrato un ragazzo che non si aspettava mai di incontrare.
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Quella sera dovevo fare il turno al.. Bowling? Già.. Mi ero stancata di questi turni lavorativi ma.. Dovevo. Per la mia famiglia.
Pensavo che questi pensieri mi potevano rallegrare, ma era completamente inutile.
Mi aggiustai il colletto della polo nera e mi legai i capelli con un'elastico. Guardai la mia immagine riflessa nello specchio. Non ero una di quelle ragazze stupende. Avevo 24 anni. Avevo degli occhi scuri e i capelli biondo che ricadono sull'arancione..?
Mi accontentai dell'acconciatura e scesi nel salotto prendendo le chiavi della macchina, uscii fuori da casa mia dirigendomi verso il veicolo ed entrai all'interno mettendo in moto. Poggiai le mani sul manubrio cacciando un profondo sospiro preparandomi ad un'altra faticosa giornata di lavoro.

At bowling..
Salutai a tutti i miei colleghi che, come me, erano molto felici di lavorare. Mi avvicinai al bancone delle scarpe, già lavoravo là, e posai le chiavi negli scaffali sotto al bancone. Presi il solito blocchetto è una penna poggiando entrambe le braccia sul bordo del bancone, aspettando che arrivasse qualcuno pronto a chiedere numeri imbarazzanti del piede. Ma.. Ero così impegnata a disegnare forme sconosciute a me stessa sul libretto che non mi ero accorta dell'avvicinamento di un ragazzo al bancone. Così, alzai lo sguardo posandolo su di lui. No, non era possibile che era veramente.. Theo James. Lo guardai in viso, lo squadrai per bene da addirittura ricevere uno sguardo anomalo da lui.
Scossi il capo ritornando a me e lo riguardai.
'Ciao.. Voglio dire, buonasera. '
Prima figura di merda, fatta e, infatti, lui scoppiò a ridere.
'Non è la prima volta che ricevo occhiatacce del genere.'
La sua risata era contagiosa che cominciai a ridere pure io e subito dopo mi chiese..
'Mi servirebbero le scarpe che aveva prenotato il mio amico a nome di.. Bradley.'
'S-Si.. Subito.'
Mi girai di spalle cacciando un altro sospiro, più profondo di prima, cercando tra le buste, quella con il nome Bradley. Appena la trovai, la presi e mi rigirai verso di lui porgendola ma facendo cadere il suo mazzo di chiavi poggiato sul bancone. Seconda figura di merda. Così uscì da dietro al bancone abbassandomi per prendere le chiavi ma subito dopo si abbassò anche lui.
'S-Scusami.. Sono un po'..'
'Imbranata?'
Già, ormai l'aveva capito anche lui. Si mise a ridere aiutandomi ad alzare e mi guardò chiedendomi subito dopo..
'Come ti chiami?'
'Emily.'
Dissi in un sussurro, ancora non potevo crederci che stavo parlando con lui.
'Ti chiamerò.. Emy. Molto più bello.'
Sorrise afferrando la busta e si allontanò andando dal suo gruppetto di amici.
'.. Emy.'
Sussurrai queste ultime parole sorridendo sfacciatamente ritornando poi dietro al bancone.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 26, 2015 ⏰

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