Un apparente tranquillo pomeriggio d'estate

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Era a terra,sul fresco pavimento,difronte a quella che al momento le sembrò una così imponente finestra, guardando il tramonto,il sole che piano piano svaniva e lasciava spazio al tepore della notte,con la meravigliosa luna accompagnata da centinaia, migliaia di piccole stelle luminose che presto avrebbero punteggiato il cielo limpido.
Era spaventata; spaventata da ciò che sarebbe accaduto il giorno seguente, spaventata dal futuro, dalla novità, dal dubbio, dal non sapere. Spaventata però, anche da una piccola certezza che giacieva nel suo cuore come una fiamma però ardente, che lottava contro quella grande forza che avrebbe voluto spegnerla. Lei sapeva,anzi,era sicura che non avrebbe mai incontrato la sua metà, la sua Beatrice se n'era andata senza neanche guardarla. L'aveva abbandonata. Ma lei,dal canto suo, la sentiva, sentiva ancora la sua presenza e il cuore battere solo per lei. Sapeva essere vicina a quella presenza che già le aveva sconvolto la vita, silenziosamente però.
Lei vagava piano piano nel vuoto, nel nulla e nel tutto di quella che era la sua anima, ferita ma ancora speranzosa. Speranzosa perché credeva che nel suo mondo l'avrebbe trovata la sua Beatrice. Prima o poi,in quell'oscuritá che chiedeva di essere esplorata e amata, quella luce l'avrebbe trovata. *LA SUA* luce ... Sua e di nessun altro.
Peccato però, che al contrario di Dante, che aveva la certezza che Beatrice fosse lì, lei non ce l'aveva, anzi, vagava nel caos più totale che era sparso e represso dentro di lei con forza, senza avere la minima certezza che la sua metà si trovasse lì, proprio nel fondo del suo cuore ad aspettarla.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 21, 2022 ⏰

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